Vivo uno…Vivi Tutti!
Ci siamo trovate a parlare su Skype… eravamo in sei alla ricerca dei nostri Ragazzi e le prime parole sono state: “ Il solo fine del Gruppo attiva la colonna: Vivo Uno…Vivi Tutti!”
Buon Compleanno Andrea!
LA MADONNA DI POMPEI
Vergine del S. Rosario
La Madonna del Rosario ha un culto molto antico, risale all’epoca dell’istituzione dei domenicani (XII secolo), i quali ne furono i maggiori propagatori. La devozione della recita del rosario, chiamato anche salterio, ebbe larga diffusione per la facilità con cui si poteva pregare; fu chiamato il vangelo dei poveri, che in massima parte non sapevano leggere, perché faceva in modo di poter pregare e nello stesso tempo meditare i misteri cristiani senza la necessità di leggere su un testo.
Alla protezione della Vergine del S. Rosario, fu attribuita la vittoria della flotta cristiana sui turchi musulmani, avvenuta a Lepanto nel 1571. A seguito di ciò il papa s. Pio V (1504-1572), istituì dal 1572 la festa del Santo Rosario, alla prima domenica di ottobre, che poi dal 1913 è stata spostata al 7 ottobre.
Il 7 ottobre 2003 il mondo cattolico si è inginocchiato con Giovanni Paolo II ai piedi dell’immagine della Vergine di Pompei per implorare la pace. Dinanzi alla venerata icona mariana si sgrana un Rosario universale che risuona come alta, vibrante supplica di pace; è una giornata mariana radiosa, che corona il cammino spirituale dell’Anno del Rosario. Intorno alla maestosa facciata del Tempio di Pompei – che poco più di un secolo fa il beato Bartolo Longo (1841-1926) volle erigere proprio come monumento alla pace – il popolo dei devoti di Maria ha il volto dell’umanità peregrinante ed il cuore della Chiesa orante. Il terzo millennio con il suo fardello di drammi e di speranze, fa tappa a Pompei; sosta in quella Valle divenuta singolare ponte tra le antiche vestigia pagane e le straordinarie opere di una fede fattasi cemento di una nuova civiltà. Il 7 ottobre 2003, accanto all’icona della Madonna di Pompei c’è il Papa del Totus tuus; egli si unisce alla folla orante con la meditazione dei “suoi” misteri della luce, quasi per proiettare la luce di Cristo sui conflitti, le tensioni e i drammi dei cinque Continenti. Ogni Ave Maria, inoltre, ha il respiro di un grido dolente e la forza e l’anelito di speranza.
Il Rosario, non è solo impetrazione e proiezione della luce di Cristo sul mondo e fra gli uomini vessati da conflitti e tensioni, ma è anche straordinario compendio dell’Evangelo. L’uomo e la donna del tempo post-moderno hanno bisogno di respirare a pieni polmoni il buon profumo di Cristo per disintossicarsi, ritemprarsi ed ossigenarsi della genuina bellezza e bontà del Mistero! Nella sintassi evangelica del Regno, respirare, contemplare, assimilare, percorrere, conoscere, amare, sono verbi di “movimento”, cioè d’impegno martoriale; conducono, mediante l’opera silenziosa ed efficace dello Spirito, a Cristo, e Cristo conduce al Padre, origine, senso e meta della nostra fede. Questa sintassi evangelica è stata scrupolosamente esperita da Maria di Nazareth, vera discepola-maestra di vita cristiana.
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