In questo periodo estivo abbiamo fatto una pausa con la pubblicazione degli articoli del sito, ma non sono cessate le indicazioni, storie, liriche nella bacheca di facebook. Riprendendo il nostro scrivere vogliamo ricordare alcuni brani interessanti.
"C'è una prudenza superiore che di solito va sotto questo nome. L'una è la prudenza dell'aquila, l'altra della talpa. La prima consiste nel seguire coraggiosamente il proprio carattere, accettando impassibili gli inconvenienti e le disgrazie che ne possono derivare."
(Chamfort)
Andrea era del corpo delle aquile… E anch'io debbo farne parte…debbo andare avanti con tenacia e coraggio per raggiungere le alte vette…pur se mi sento debole e stanca per giungere fino a te figlio mio!
Ancora per te : La speranza quale elemento tematico luminoso e nostalgico.
E’ la “speranza” una creatura alata
che si annida nell’anima –
e canta melodie senza parole-
senza smettere mai-
E la senti dolcissima nel vento-
e ben aspra dev’essere la tempesta
che valga a spaventare il tenue uccello
che tanti riscaldò-
Nella landa più gelida l’ho udita-
sui più remoti mari-
ma nemmeno all’estremo del bisogno
ha voluto una briciola – da me.
E.Dickinson
Ti avevo chiesto di aspettar l'Assunta prima di andartene e di lasciarmi salutare il mare… Ed hai atteso …ALL'ULTIMA SERA, Turoldo…" E quando gli altri neppure sapranno / più che tu esisti/ allora io sarò ad aspettarti./ Quando nessuno / più ti porterà un fiore / che non sia di pietà,/ e gioia nessuna / altri penserà di raccogliere / dalle tue mani vuote,/ allora siederemo a tavola insieme / e divideremo quel nulla / che ci sarà d'avanzo."
Sulle strade del mio vivere
Non è stato sempre facile
Ma dal dolore s'impara un po' di più
Quando il tempo no n è docile
Quando tutto sembra immobile
Io non mi fermo, io non mi butto giù
Domani è un altro giorno
E il mondo
Avrà un respiro che si avvolgerà su me
Poi mi chiedo, e credo
Che il cambiamento sia la fonte della mia energia
Il mio contrario mi aiuta a crescere
A capire che si può perdere
Ma l'importante è non darsi vinti mai
E così se cado mi rialzo sempre
E rimango qui
Contro le mie ombre
Poi mi chiedo, e credo
Che il cambiamento sia la fonte della mia energia
Che il cambiamento dia un senso a questa vita mia
…e m'illudo che tutto possa ricominciare…così com'era ….prima….
Questa la dedico a te Mentore, uomo di pace: Coltivo una rosa bianca
In luglio come in gennaio
Per l’amico sincero
Che mi dà la sua mano franca
Per chi mi vuol male e mi stanca
Questo cuore con cui vivo
Cardi nè ortiche coltivo
Coltivo una rosa bianca.
Una stupenda poesia di pace e di amicizia del più grande poeta cubano, José Martí, è diventata una delle canzoni di Sergio Endrigo più giustamente note nel mondo.