Vivere il presente
(da Carlo Molari FB MdM)
Il presente è l'unica realtà essenziale della vita, è cioè l'ambito attraverso cui ci giunge l'offerta di vita, che è una sola. Tutto ciò che ciascuno di noi vive, può essere il luogo dove avviene la nostra crescita personale, come figli di Dio, che siamo chiamati ad essere, che è il compimento del progetto salvifico che ciascuno di noi porta con sé. L'attività che svolgiamo, per esempio, è lo spazio del nostro divenire, …attraverso cui la forza creatrice si esprime. Non è possibile perciò vivere il presente rimanendo chiusi al suo interno, esso infatti contiene una presenza che lo trascende, porta una tensione verso l'eterno, rimanda a una realtà che non può contenere. Vivere il presente in prospettiva teologale non significa evaderne per pensare al cielo o attendere un premio, ma significa immergersi talmente nel presente da uscirne verso un'altra dimensione per coglierne le sue valenze eterne. Non si tratta tanto di uscire dal presente seguendo la freccia del tempo in orizzontale verso altre cose, ma si tratta di trascendere il presente cogliendo l'azione che lo fonda, la Presenza che lo costituisce. Se Dio infatti è il creatore, non siamo noi a vivere il presente, ma noi consentiamo alla Vita di esprimersi in noi, non siamo noi ad amare, ma permettiamo al Bene di diventare amore in noi. Bisogna consentire al Presente di esprimersi nel piccolo spazio temporale secondo la successione degli eventi.
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