Auguri Presidente!
Caro Signor Presidente,
l’ho guardata oggi pomeriggio, mentre rivolgeva il Suo saluto ai parlamentari e mi sono anch’io commossa a fronte di tanta disponibilità e impegno nel voler continuare il mandato a servizio del Paese.
Ci ha ricordato di Lei giovane deputato ed ho pensato al mio ragazzo ventunenne, quando partì per l’Accademia dove avrebbe conseguito il grado di ufficiale.
Guardavo Lei e, nel contempo, provavo l’emozione di un cuore giovanile che crede in un ideale a cui non potrà mai rinunciare e a cui rimarrà fedele tutta la vita.
Chi vive di forti valori commisura la sua vita in forza di essi e assume comportamenti che lo portano ad impegnarsi in iniziative esemplari.
Lei è una dimostrazione di onestà, correttezza, di rettitudine non facili a ritrovarsi in questa società depravata e corrotta …
Anche il mio tenente era coerente, altruista, generoso e soprattutto amava l’Italia.
Il suo percorso non era stato facile … Un tempo, fare il militare, significava guadagnarsele le “stellette” e le condizioni in cui fu costretto a vivere inizialmente non furono leggére.
Ricordo una mattina quando mi telefonò dopo una nottata vissuta in esercitazioni all’addiaccio che nemmeno riusciva a parlarmi … e quando gli chiesi: “Ma Andrea, cosa succede?” mi rispose a bassa voce, deglutendo: “ … non è facile … mamma!” … e non aggiunse altro.
Ma quando lo mandarono di guardia al Quirinale, per meriti acquisiti, mi inviò la sua fotografia, orgoglioso di poter mostrare finalmente con la sua persona, la sua forza, la sua fierezza il servizio prestato alle istituzioni del suo paese.
Ecco, Signor Presidente, volevo dirle questo vedendola porgere il saluto all’altare della Patria, davanti ad un “milite ignoto”, figlio di mamma anch’esso, rappresentante di tutti i soldati d’Italia, passati, presenti e futuri … Ho visto lì anche il mio tenente, con la sua preghiera in mano … quel foglietto che teneva sempre nella giacca e recitava ogni giorno.
Questi sono i ragazzi italiani … non quelli che contestano, tirano sassi, inveiscono contro le autorità … Sono ragazzi semplici, mancati in servizio … ragazzi che, ancora oggi, ci parlano di ideali dimenticati da tanti, ma che lei, caro Presidente sa simboleggiare da vero “cittadino italiano”.
Le lascio questa preghiera che leggo con lei, in nome di tutti i soldati mancati in servizio … Possa incoraggiarLa nel non sentirsi solo ed a compiere il Suo onesto, leale, onorevole dovere a servizio della Patria.
Auguri Presidente!
Signore Dio degli Eserciti,
che hai costituito di molti popoli l' umana famiglia,
da Te creata e redenta,
guarda benigno noi,
che abbiamo lasciato le nostre case per servire l' Italia.
Aiutaci, Signore,
affinché, con la forza della Tua fede,
siamo capaci di affrontare fatiche e pericoli
in generosa fraternità d' intenti,
offrendo alla Patria la nostra pronta obbedienza,
la nostra serena dedizione.
Fa che sentiamo ogni giorno,
nella voce del dovere che ci guida,
l' eco della Tua voce;
fa che siamo d'esempio a tutti i cittadini
nella fedeltà ai Tuoi comandamenti,
alla Tua Chiesa e nell' osservanza delle leggi dello stato.
Dona, o Signore, il riposo eterno
ai nostri morti ed ai caduti di tutte le guerre.
Concedi ai popoli la pace nella giustizia e nella libertà
e che l' Italia nostra,
stimata ed amata nel mondo,
meriti la protezione Tua
e la materna custodia di Maria
anche in virtù della concordia operosa dei suoi figli.
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Join the conversationEdda Cattani - 23 aprile 2013
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