Medianità Carismi Mistica

La “parapsicologia umanistica”

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Ancora sui fondamenti della parapsicologia umanistica

 

Corrado Piancastelli

 

               

 

         Tonino, un grande amico mio e del CIP e tra i  primi ragazzi che intorno al 1945 formarono il mio primo avventuroso "gruppo", mi scrive da Parma una lettera, concernente la parapsicologia umanistica, che mi offre l’opportunità di chiarire a tutti alcune cose. Dice Tonino (riassumo): nella parapsicologia tradizionale (materialistica o spiritualistica) c’è stato un preciso approccio alla fenomenologia attraverso un metodo che ha portato a certe conclusioni sui fenomeni stessi, o pseudo tali, secondo le linee di tendenza delle singole scuole di pensiero.   

       Invece nella parapsicologia – dice sempre Tonino – non sembra esservi un metodo pratico se non quello filosofico e constatativo dei fenomeni che a questa disciplina si iscrivono, discettando su una branca fenomenologica indimostrabile sul piano pratico. Sarebbe tuttavia esaltante se attraverso un metodo si potesse dimostrare che la  creatività, l’illuminazione, ecc. fossero realmente i segnali dell’Anima.

            Questa, in sintesi, la lettera del mio amico, alla quale cercherò di rispondere nel più breve spazio disponibile.

Punto primo:  l’esame del paranormale, applicato ai fenomeni fisici è pur sempre stata una ricerca sugli aspetti fisici dei fenomeni stessi, perchè la natura o l’origine "altra" di un fenomeno non può essere dimostrata in laboratorio. Il metodo scientifico riconosce soltanto il rapporto causa-effetto e non altro. La causa, quindi, è sempre stata, in parapsicologia, al di là della Natura conosciuta e le leggi che regolano i fenomeni paranormali (se rigorosamente accertati tali) non rientrano nel metodo scientifico che il mondo della scienza si è dato da Cartesio in poi.

            Se ne deduce che i tentativi, finora escogitati, di provare l’esistenza del mondo spirituale (con o senza la presenza dell’Anima individuale) erano (e sono) votati al fallimento perchè nessuno studio di fenomeni fisici che ricadono sotto i sensi e le apparecchiature di rilevamento, controllo e analisi, potrà risalire – osservando il solo porsi del fenomeno – al mondo spirituale.

          Tra l’altro è anche necessario sottolineare che tutti i tentativi "spirituali", di autenticarsi nel fenomeno, cozzano contro il principio stesso del fenomeno, il quale come tale appare sempre denotato in modo materiale. Tutti i filosofi e i teologi sono sempre miseramente falliti di fronte a questo irrefutabile riscontro.

            La parapsicologia classica, ripetendo l’errore della vecchia metapsichica, per conferirsi una identità pseudo-scientifica si è votata al solo studio dell’apparire e non dell’essere, privilegiando la casistica e l’aneddotica. In tal modo si è occupata di apparizioni, di premonizioni, di fenomeni fisici, di trance fisica, di telecinesi, di medium ad effetti fisici, cioè di una gamma di fenomeni visibili supponendo di provare, attraverso ipotesi di lavoro, l’esistenza di una causa spirituale.

            Se ne è avuta un’ultima prova nella discussione, recentissima, sulla rivista del CSP di Bologna, tra il prof. Granone e me. L’illustre scienziato torinese accetta le ricerche sulla mia medianità ma confuta le conclusioni sulla natura spirituale dell’Entità A.

            Il passaggio, cioè, tra una verifica dei fatti e una causa non umana, per la scienza, è ancora da dimostrare. Così stanno i fatti nell’attuale cultura cosiddetta ufficiale.

            La parapsicologia umanistica, nella mia impostazione,  non esclude affatto l’analisi del fenomeno (ci mancherebbe!), ma restituisce al termine "fenomeno" il significato dell’essere; vale a dire che per noi c’è il phainòmenon, da phàinesthai, che significa, sì, l’apparire ma soltanto, husserlianamente, se questo apparire rappresenta l’in-sè della cosa che appare. Detto in altro modo meno tecnico, il "phainòmenon" ci interessa se coincide con il suo essere, poichè se non c’è questa identificazione il fenomeno resta fenomeno, e l’essere vi resta separato e dunque il primo non può risalire al secondo che resta, kantianamente, un noumeno, cioè cosa in sè irriconoscibile. Non c’è alcun dubbio che se il supporto "spirito" potesse manifestarsi, cioè la natura substanziale che possiede, noi, come uomini, non potremmo e non sapremmo riconoscerlo: anzi non lo vedremmo affatto.

            Questa è, a mio avviso, una delle necessarie premesse dell’intero discorso.

            Da qui alla parapsicologia umanistica il passo è brevissimo.

            La coscienza alta dell’uomo si mostra (come fenomeno) attraverso il suo porsi (nella scena evolutiva della vita), solo laddove produce un surplus fenomenico o plusvalore proprio in senso marxiano.

            Cos’è il surplus?  Se da un atto creativo dell’uomo l’effetto prodotto non è solo puramente meccanico e deterministico, cioè non realizza soltanto merce/ prodotto o riutilizzazione socio-economica, vuol dire che c’è un surplus, un plusvalore, tra l’altro dimostrabile: infatti l’evoluzione degli individui o generale del mondo è il risultato non degli atti sociali e umani, o semplicemente della loro sommatoria, ma dal generarsi di questo plusvalore che produce etica in movimento-accrescimento esponenziale, evoluzione e cambiamento: cioè ricchezza conoscitiva ed esperenziale non direttamente proporzionata alla causa che ha generato il movimento. Si pone in atto, cioè,  un demoltiplicatore come cassa di risonanza in cui il rapporto causa-effetto cessa di esistere in senso meccanico.

          Così come marxianamente il valore dell’uomo non coincide col lavoro, perchè c’è un plus-valore irriconosciuto, così l’attività spirituale o etica non è il risultato delle attività dei neuroni (essendo questi di origine materiale) e costituisce proprio quel surplus che io considero l’espressione di un sottosistema non collegabile alla mente, l’Anima cioè.

            E’ chiaro che, a questo punto, io mi vada ora a ricercare tutti quei denotatori che danno corpo al surplus, perchè essi mi diventano automaticamente i segnali di quell’Anima di cui cerco la dimostrazione.

            In un certo senso io lavoro sulle differenze, sugli scarti. Contemporaneamente, poichè queste differenze sono visibili (e dimostrabili), esse rappresentano il phainòmenon in cui la cosa che si mostra è lo stesso essere che si dà all’osservatore esterno.

            Ora, se la differenza tra la natura animale di cui siamo dotati (nel rapporto causa-effetto) e la natura creativa che abbiamo mostrato di possedere nel corso della storia (lo scarto), il plus-valore è un segnale solido che ci differenzia definitivamente dalla materia dei neuroni, allora questo segnale è implicitamente deducibile: forse non sperimentalmente, si capisce, ma sicuramente storicamente. E se la storicità è parte del processo conoscitivo – e dunque ha valore statistico – ne consegue che, concettualmente, il processo storico-statistico ha funzione di verità scientifica al pari delle prove di laboratorio.

            Creatività, intuitività, libertà, simbolizzazione, ecc.  non sono, poi, astrazioni filosofiche, ma precise qualità della Persona umana osservabili e provabili attraverso le scienze del comportamento. La psicologia, comunque,  si limita a descrivere le funzioni, ma non le cause di queste tipologie. Per esempio dell’intuizione dice che è un fenomeno percepibile esterno (empirico) o interno (di natura metafisica); per la creatività, che si tratta di una prestazione lontana ed estranea all’Io che si produce in modo autonomo e non conformista; per l’ispirazione si scomoda una personalità secondaria inconscia dotata di "alta potenza creativa" che si esprime in condizioni poco note dando luogo a prestazioni e conoscenze singolari; confuso è, poi,  il significato di simbolizzazione, almenchè non si tratti di simboli con precisi riferimenti  (la croce, la bandiera, la patria, il sacro, ecc., o simboli come quelli corporei, dei sogni, dei comportamenti verbali individuali o collettivi). Altrettanto complesso è il significato di "immaginazione" vista anche come non dipendente dall’esperienza sensibile tanto che gli antichi la ritenevano originata dall’alto, tranne Aristotele che la considerava legata alle sensazioni nel senso di un proseguimento dell’attività dei sensi, mentre per Plotino si tratta di un momento dell’Essere al pari dell’Anima. All’immaginazione si lega più precisamente l’immaginario (Lacan) che, ad esempio nell’interpretazione di Sartre, è la facoltà della coscienza di trascendere le cose. Nell’immaginario ricadono i miti, i simboli onirici, la creatività poetica. Ma, anche qui, ci sono distanze da prendere perchè la scienza rinuncia a trovare le cause, occupandosi di percorrere le strutture differenziate con cui l’immaginario si presenta. Bachelard, invece, riconosce all’immaginario una funzione complementare allo spirito scientifico, mentre con Lacan esso avrebbe la sola funzione di liberare immagini false da riconoscere attraverso la fase dello specchio.

            Si potrebbe continuare a lungo – peraltro difficile per i non addetti – su questa strada che ho voluto mostrare al nostro Amico (ed a quanti la pensano nello stesso modo) per spiegare che in parapsicologia umanistica non ci arrampichiamo affatto sugli specchi, ma stiamo fondando una metafisica scientifica che abbraccia le neuroscienze e la filosofia, ma non la teologia dove Tonino sospetta che noi si vada a finire separandoci dalla scienza dei fenomeni.

            Dimostrare che tutti questi fenomeni appartengono decisamente all’Anima, sicuramente non sarà facile (se riuscissi a farlo mi darebbero il Premio Nobel!), ma personalmente penso (e Andrea mi dà ragione) che è questa la strada da percorrere: essa parte dall’uomo e non viene dall’alto. Tuttavia, paradossalmente, è l’alto che si mostra nel "fenomeno della vita" e si mostra con segni spuri legati alla struttura dell’Anima che devono essere riconosciuti e interpretati a condizione che si smetta di pensare che siamo corpi in cui abitano le anime, ma che siamo Anime in cui abitano i corpi.

      E’, anche questa, la lezione dell’Entità A.

                                                                           

 

 

 

 

 

CORRADO PIANCASTELLI

 

Corrado Piancastelli, (Napoli), è scrittore, poeta e saggista impegnato su temi metafisici e psicologici concernenti sia l'esistenza e il divenire dell'Essere, che sulla fondazione del soggetto partendo dalla fenomenologia, dalle neuroscienze e da esperienze personali soggettive.

Piancastelli è nato, culturalmente, come critico letterario ad orientamento psicoanalitico occupandosi della lettura psicoanalitica del testo e successivamente della teoria e della pratica delle procedure psicoterapeutiche e delle modificazioni sociali. E' stato docente all' Università Popolare, ha collaborato con " La Fiera Letteraria" e nel 1958 ha fondato e diretto ( fino all'80) la prestigiosa rivista "Uomini e Idee" a cui collaborarono scrittori, critici, artisti e scienziati di livello internazionale. "Uomini e Idee" ha ripreso le pubblicazioni nel 1997, sempre con Piancastelli come direttore. Da tale data la Rivista si occupa definitivamente di neuroscienze, di filosofia e di stati modificati di coscienza.

Piancastelli ha creato, nel 1980, anche una Fondazione scientifica ( ISUP – Istituto di Socio-psicologia Umanistica e Psicoterapia ) di cui è presidente, fondando contemporaneamente una comunità per tossicodipendenti . Organizza, sia con la Fondazione ISUP che con l'Associazione "Uomini e Idee"(che gestisce l'omonima rivista), convegni, seminari di studio e di ricerca intorno a problemi esistenziali di ricerca dell'interiorità e di proposte per la messa a punto di una epistemologia della soggettività su basi scientifiche e filosofiche a partire dal problema della coscienza e dalla rifondazione di un neo umanesimo rivisitato dalle neuroscienze.

E' autore di una quindicina di libri e di centinaia di saggi. Ha anche diretto la rivista di psicoanalisi "Quaderni Reichiani"; ha collaborato, a suo tempo, oltre alla Fiera Letteraria, anche a "La Nuova Sardegna" ed ha tenuto rubriche di psicologia su "Il Mattino" di Napoli e per radio. Tiene conferenze in tutto il Paese ed è seguito da un vasto pubblico.

Due volte "Premio Cultura" della Presidenza del Consiglio dei Ministri; finalista ad un "Viareggio", Premio "Bagutta" Giornalista del mese.

 

prodena@libero.it

Edda CattaniLa “parapsicologia umanistica”
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Spiritologìa

Trascrizione di autorevole Dibattito sul tema:

Comunicazione con l'aldilà e dintorni del Paranormale

 

Ascoltato su RADIO RAI – trasmissione 'Oggi 2000'

Con la partecipazione diretta e telefonica di

* Monsignor Corrado Balducci: Teologo, Filosofo, studioso di Psichiatria e Parapsicologia.

* Padre Amort: Teologo, Scrittore e ben noto Esorcista

* Professor Steno Ferluga: Astrofisico. Presidente del CICAP

* Partecipa in collegamento: Giuseppe Ferrari, Professore e Segretario generale del GRIS
* Padre Andre' Reich della Cattedra di Paranormologia collegata all'Universita' Lateranense

 

************

 

Trascrizione del Testo

 

RAI Radio 1 – Domenica 15 novembre 1998 (ore 10.00)

Trasmissione "Oggi 2.000

 

Parte Prima

… Il Papa, nell'udienza di Mercoledì, due settimane fa.
Ma sentiamo dalla stessa voce di Papa Woityla, cosa ha detto:

"…non bisogna tuttavia pensare, che la vita oltre la morte, cominci solo con la resurrezione finale, questa infatti è preceduta dalla condizione speciale in cui si trova fin dal momento della morte fisica ogni essere umano. Si tratta di una fase intermedia, in cui, alla decomposizione del corpo, corrisponde la sopravvivenza e la sussistenza di un elemento Spirituale il quale è dotato di coscienza e di volontà, in modo tale che l'io umano sussiste, pur mancando nel frattempo del complemento del suo corpo".

Il papa parla dunque, lo avete sentito, di una condizione speciale in cui si trova l'uomo dopo la morte fisica. Di una fase intermedia, in cui sopravvive un elemento Spirituale dotato di coscienza e volontà.
Il mistero dell'anima.
Ospiti di oggi 2.000, in questo percorso con i misteri dell'aldilà: Monsignor Corrado Balducci, teologo, filosofo, studioso di psichiatria e parapsicologia. Autore di numerose pubblicazioni.
– Buongiorno Monsignor Balducci
– Buongiorno.
– C'è poi, in collegamento da Bologna, il professor Giuseppe Ferrari, segretario generale del GRIS .
– Buongiorno Professor Ferrari
– Buongiorno.
– E il professor Steno Ferluga, Astrofisico, docente di Fisica all'università di Trieste, Presidente del CICAP, Centro Italiano Controllo Paranormale in collegamento da Trieste.
– Buongiorno Professor Ferluga
– Buongiorno.

E allora, prima di cominciare ad approfondire il nostro discorso perché l'aldilà attira così tanto l'attenzione Popolare, rivolgiamo questa domanda a Monsignor Balducci che è quà in studio con noi.

– "Monsignore (Balducci) come mai l'attenzione per questi fenomeni??
– E perché oggi si vanno diffondendo questi fenomeni di comunicazione con l'aldilà, coi defunti ? "
E ed è, dico da subito – e non è una cosa che dico io solo – una nuova forma di spiritismo.
Spiritismo mitigato, all'acqua di rose diciamo, che è iniziato undici anni fa. Nel 1987.
Da una signora: Agnese Moneta, la quale signora aveva perduto un figlio in età molto giovane e fragile, e chiamò un medium, o andò da un medium, per vedere se riusciva a mettersi in contatto.
E di lì, iniziò il tutto. Sono stati stampati alcuni libri da questa signora. Pubblicati.
E lei pensa di parlare col proprio figlio. Questo intensificarsi di libri e conferenze e interviste che cominciò a fare, ha dato motivo alla nascita di una corrente spiritistica, come dicevo, molto mitigata.

– Professor Ferrari, l'interesse della Scienza, quando comincia ??
– Innanzi tutto, c'è da dire che l'interesse della scienza, è molto più antico, non è contemporaneo.
Le basti sapere che ad esempio, verso la fine del secolo scorso, lo scienziato russo Mendeleev, che era l'ideatore del sistema periodico degli elementi, arrivò a costituire una commissione scientifica nell'ambito della società di fisica, che studiasse i fenomeni di tipo Spiritico. Per tanto lo spiritismo è un fenomeno che non è recente.
All'università di Leningrado, come si chiamava allora, appunto c'era una cattedra di Parapsicologìa.
Beh, io quì non parlo tanto di parapsicologia, quanto proprio di una commissione particolare costituita all'interno della società di fisica di allora, per studiare i fenomeni Spiritici.
Che poi arrivò ad una conclusione ben precisa. Comunque venne sciolta questa commissione da un Mendeleev molto amareggiato, perché arrivò anche a dichiarare che aveva assistito allo spettacolo della menzogna, che con le buone o con le cattive aveva la meglio sulla verità.
Tanto la commissione era arrivata a conclusioni negative sui fenomeni di tipo spiritico.

– Voglio chiedere al Professor Ferluga: e la ricerca scientifica su questi fenomeni, in Italia, quando è cominciata e a che punto è?

– Diciamo che, per fare della ricerca scientifica, occorre avere dei fenomeni.
Se, non ci sono quelli. Manca il punto di partenza per una ricerca scientifica.
E in effetti la Scienza, anche dopo il tentativo di Mendeleev come si diceva giustamente prima, la Scienza, nei confronti dello Spiritismo, è sempre rimasta completamente al di fuori, completamente scettica sull'autenticità della cosa.
Ora noi abbiamo questo comitato, il CICAP, che fa un lavoro di informazione del pubblico, e anche di investigazione scientifica con criteri razionali di tipo scientifico, di alcuni casi che vengono di volta in volta presentati dai mass-media dai giornali, dalla televisione, a proposito del paranormale.
In tutti questi casi, però debbo dire, che noi da quando esistiamo – e sono dieci anni che esistiamo – non abbiamo mai trovato nulla di autentico.

– Ecco, grazie professor Ferluga.
Prima di andare avanti con i nostri ospiti, iniziamo questo nostro viaggio con una serie di brani registrati.
Ascoltiamo questa intervista, che Miriam Castelli ha fatto a Padre Gabriele Amorth, Teologo ed esorcista ben noto.

– Esiste un filo diretto tra l'aldilà e l'aldiquà. Insomma è vero che qualcuno riesce a parlare con le anime dei defunti ??
– Non è vero per iniziativa nostra. È vero per iniziativa di Dio.
Ossia è vero che Dio possa permettere che un defunto si presenti per sua iniziativa.
Questo è possibile.
Ne abbiamo anche varie prove e vari casi nella vita dei Santi.
Ma che sia l'uomo, con suoi marchingegni, con suoi sistemi a potere evocare le anime dei defunti. Questo no.

– Ma perché tante persone evocano le anime dei defunti ??
– Ci sono tanti motivi. Direi che l'evocazione dei defunti, è un po' insita nella mente umana per il desiderio di parlare con le persone care. O per il desiderio di avere aiuti, protezioni, consigli. Quindi presso tutti i Popoli anche i più antichi esiste l'evocazione dei defunti.
Lei immagini anche oggi, un padre muore il figlio, la figlia, come desidera un padre o una madre, parlare con questi. Una persona cara, un marito perde la moglie, di cui era innamoratissimo, il desiderio di mettersi in contatto con lei.
Motivi di interesse, di chiedere consigli, se fa bene di fare una cosa o farne un'altra.
Ci sono tanti motivi, motivi di studio, di curiosità, tanti motivi che possono portare a questo.

– Motivi di studio di curiosità scientifica, dice Padre Amorth. Lei, Monsignor Balducci, come studia questi fenomeni, come li ha incontrati ?
– Io li ho incontrati, perché fin dall'inizio dello spiritismo, c'è una spiegazione che venne data dagli scienziati del tempo. Non dai sacerdoti, dai teologi.
E cioè la spiegazione animistica, le anime dei disincarnati.
Poi piano piano, a questa interpretazione, i teologi ne escogitarono un'altra.
Sempre rimanendo nel mondo dell'aldilà. È l'ipotesi demoniaca. E in quanto tale, certo in particolare quella che interessava me.
Ma non è questa la spiegazione vera come tipo di fenomeno. Ma dal momento che gli scienziati con la prima spiegazione erano andati nel mondo dell'aldilà a cercare questa spiegazione. Non potevano pensare i teologi che fossero fenomeni naturali.
E allora No, le anima dei disincarnati. Perché guai, non sarebbe consono, Dio non permetterebbe. Sono, vivono all'unisono in gran parte, per lo meno quelli che sono nella via purgativa, con la volontà Divina. Quindi non si possono prestare a queste cose.
Poi, ma da questo insieme di spiritismo del tempo, nacque addirittura una religione spiritica. Oggi e ieri, lo spiritismo, significava tre cose: una, un metodi di investigazione.
La seduta spiritica.
Un altro modo, una maniera di provocare questi contatti. Ed è la seduta spiritica.
Terzo significato, nacque una religione basata su questi interventi che fu ufficialmente scritta, raccolta da Allan Kardec, anziché il suo proprio nome Denise Riveil.

– Prima di dare la parola ai nostri ospiti laici, sentiamo ancora la parola di padre Amorth intervistato da Miriam Castelli:
– Che cos'è lo spiritismo.
– Lo spiritismo, è una invenzione di satana per spingere l'uomo a volere andare al di là delle sue conoscenze.
Il Libro della Sapienza ci ammonisce: "Uomo non volere sapere cose più grandi te".

– Ma allora in queste sedute spiritiche intorno a un tavolino, in una stanza buia, con i convitati che fanno la catena congiungendo pollici e mignoli, c'entra anche il demonio.
– Può c'entrarci. Molte volte c'entra la suggestione, c'entra l'imbroglio.
Da notare che oggi le sedute spiritiche sono diventate più numerose che nel passato.
Perché mentre nel passato si doveva chiamare un medium o una medium che andava in trance, e allora si chiedeva di evocare un'anima di un defunto. Poi magari si sentiva una voce, si sentiva qualcosa, ma nessuno poteva garantire che fosse proprio quel defunto che veniva evocato.
Adesso ci sono tanti altri sistemi. Lei pensi che il 36% dei ragazzi delle scuole superiori, hanno fatto almeno qualche volta il cosiddetto "gioco del bicchierino": il cartellone con un bicchierino o una moneta che si sposta, forma delle lettere e tanti ne hanno subìto degli shock da dover ricorrere poi alle cure di uno psichiatra.
Però c'è anche il rischio che ci sia la coda del diavolo. Io ho persone che per avere fatto molte volte sedute spiritiche, sono state colpite da mali, malefici o addirittura dalla possessione diabolica.
Poi ci sono anche altri sistemi. Glieli dico perché sono purtroppo molto usati.
Per esempio, uno se lo fa anche da solo, la seduta spiritica. O in genere i 2 mezzi più usati: col registratore o con la scrittura automatica.
C'è addirittura un movimento chiamato movimento della speranza, purtroppo ne fanno parte anche sacerdoti, i quali insegnano ai genitori che hanno dei figli morti, come parlare al figlio defunto.

Parte Seconda

– E di queste cose ve ne faremo sentire delle registrazioni e parleremo dei congressi della speranza. Adesso voglio chiedere al Professor Ferluga: Lei come scienziato, come affronta l'aldilà ?
– Non lo affronto per nulla, perché la scienza si occupa dell'al di qua. Si occupa dello studio della natura.
Tanto se esistessero dei fenomeni concreti che ci dessero delle evidenze sperimentali dell'esistenza di un altro universo di altre cose, potremo studiarle scientificamente.
Ma quì siamo a livello proprio di teologia. Lasciamo la sopravvivenza dell'anima ai teologi.

– Dunque Professor Ferluga, tutto quello che avviene nello studio di questo fenomeno come lo spiega. Come suggestione, come fenomeni positivistici di telepatia. Come lo spiega ?
– È molto interessante cercare di capire appunto cosa succede invece di quello che le persone credono che avvenga.
Perché in realtà, in questi tentativi di contatti con i propri morti, diciamo, ci sono delle persone che sperano di comunicare con l'aldilà. Che si illudono, che credono, che sono profondamente convinte di avere dei contatti, però poi si va a studiare quello che accade si scopre che il contatto in concreto non c'è.
Che non c'è un trasferimento di informazione nuova, che viene dal di fuori, ma l'informazione a disposizione sono sempre quelle che sono nell'ambiente o nella coscienza.
O eventualmente che potevano anche essere nell'inconscio di qualcuno dei partecipanti o dei presenti.

– Professor Ferrari, lei ha una posizione diversa ?
– Ma, io vorrei aggiungere qualcosa a quello che ha detto Monsignor Balducci, quando parlava di scienziati che avevano indagato questo mondo spirituale, chiamiamolo così, per primi.
Io penso che lui si riferisse a scienziati umanisti, alla scienza umanistica.
Perché per quanto riguarda scienze fisiche naturali, la scienza sperimentale, come ha detto il Professor Ferluga, credo assolutamente che non sia il suo compito di indagare in ambito Spirituale.

– Monsignor Balducci è qui. Monsignore, si riferiva a scienziati umanistici ??
– Ma, i dotti del tempo, io adesso in concreto, che siano filosofi, scienziati. Fattostà che non c'è stata una spiegazione naturale. Ma io purtroppo ho parlato di 2 spiegazioni.
Ma invece quella che è la vera spiegazione, purtroppo all'inizio non ho sentito cosa è stato detto e me ne dispiace assai – ho sentito le ultime parole di Ferluga, dove ha accennato a questa spiegazione del soprannaturale.
Certo non c'è nessun ragionamento che ci possa portare all'aldilà. È oggetto di fede.
Ma adesso lasciamo stare la prima interpretazione delle anime dei disincarnati.
Questa fu la interpretazione che fece Manbaster di tutte queste cose.
Poi i teologi risposero con quella demoniaca. Neppure questa era la spiegazione del fenomeno in sé. Dovevano arrivare agli inizi del secolo attuale per potere avere un qualche cosa di serio e con la Metapsichica – si chiamava – Charles Risse, prima ancora degli anni 20, verso la fine degli anni 10.

– Dica Professor Ferrari
– Io direi che in realtà, dimostrare l'esistenza dell'aldilà, dal punto di vista delle scienze sperimentali, è impossibile.

– Certo, è basato sulla fede, quindi siamo in un campo completamente diverso.
– Allora addentriamoci in questo itinerario di mistero. Sia fede, sia scienza, sia positivismo, sia spiritualismo, l'avevamo detto prima, ci sono delle associazioni di genitori – cosiddetti congressi della speranza – genitori e figli che vorrebbero mettersi in contatto con i figli, con gli amici morti, con i genitori, ma questa cosa come la fanno?
Com'è possibile ? Ve lo spiego così didascalicamente, fanno funzionare un registratore con un nastro vergine. Lo fanno registrare come se dovesse funzionare in un ambiente silenzioso e c'è chi racconta – e adesso lo ascolteremo – che una volta riascoltata la cassetta ha sentito voci, bisbigli, rumori.
È possibile, come è possibile ?
A queste domande aveva già cercato di dare delle risposte il programma "Misteri" di Lorenza Foschini.

– Le rievocazioni, vanno direttamente contro al primo comandamento, che è il comandamento fondamentale. Anche Gesù lo ha ricordato, che il primo comandamento è l'amore a Dio, quindi all'unico Dio. Non ci sono altri dei.
Non si crede più oggi all'unico Dio, e allora si va dietro a queste favole.
Non si crede più all'unico Maestro.
Non si va a cercare la verità da Gesù Cristo che ha detto: "Io sono l'unico Maestro, la Via, Verità e Vita". Si va a cercare di qua e di là.

E allora tanti credono di potere essere cristiani pur professando delle fedi, delle convinzioni.
Tipico. Oltre un quarto degli italiano, crede nella reincarnazione.

La reincarnazione è assolutamente incompatibile con gli insegnamenti biblici.

– Il primo testimone, è un sottufficiale dell'aeronautica che vive a Roma.
– Non so come è successo, ma un giorno ho messo una cassetta nel registratore.
Chiusi la stanza e andai via. Me ne dimenticai. Ritornai nella cameretta di mia figlia.
Guardai tutte le cose, sembrava di starle vicino insomma.
Mi volevo aggrappare a qualcosa.
Mandai indietro la cassetta istintivamente. E feci play.
Sentivo dei rumori di sottofondo.
A un certo punto, sento una voce che chiama mia figlia. E dopo che questa signora ha chiamato mia figlia. Si sente la voce di Maddalena.
E ride. Ritorno indietro e la riascolto. La riascolto 100 volte.
(Si sente la registrazione)
– Certo che è difficile per voi. Comunque dice: ciao Alberto, mamma e papà.
– La prima frase di Maddalena mi ha salvato.
Secondo me – io ho pensato molto a questo – è che Dio ha avuto pietà di noi.
Di noi, di mia moglie, di Andrea.
E ce l'ha fatta sentire. Mia figlia non è morta.

Lei mi richiama: La voce grossa non sta bene".
La faccio risentire.
Questa è la cassetta dove Maddalena parla al fratello.
La prima volta non si sente bene.
La voce inconfondibile di mia figlia. Se non la riconosce il padre, chi la riconosce…
E poi altri nastri, di altri ragazzi, ragazze, mio padre e mia madre.
Questa è la mia mamma che mi fa coraggio che dice : "campare bisogno eh":

E ascoltiamo ora un'altra testimonianza tratta da Lorenza Foschini di un anno e mezzo fa.
– Voglio dire subito che la mia storia è un poco diversa. Perché io ciò due figli ed un marito nel cosiddetto aldilà.
Io registro le loro voci e sono più di 10 anni. Ognuno si presenta con la propria voce.
Ma la cosa più eclatante è che loro parlano di noi adesso. Di questa vita qua.
Non sono rimembranze della loro vita, di quando erano sulla terra.

Allora, io sto salutando mio figlio, e dico: "Massimo mi senti ?"
E lui risponde : "ecco, torno, sono contento (dove vive lui) .

Poi c'è il padre che dice: "Si riferisce alla nascita del nipotino che è avvenuta recentemente".
– Esistono, sono convintissima, e non ho bisogno più di niente.
(Altre voci)

– Ricerche, esperimenti, fatte nell'ambito di associazioni cattoliche, comunque fatti da credenti.
Qual è la posizione della chiesa? Prima di sentire Monsignor Balducci, sentiamo ancora Padre Amorth al microfono di Miriam Castelli.

– Qual è dunque la posizione della Chiesa?
– La posizione della chiesa è che un peccato di superstizione decisamente contrario a leggi Divine addirittura scritte nella Bibbia. Quindi un peccato grave. Quindi aggiungo io da esorcista, una porta aperta per l'intromissione del maligno.

– Se qualcuno avesse praticato lo spiritismo e volesse uscirne. Come può farlo ?
– Smettendo subito. Con tanta Preghiera e quando occorresse anche con benedizioni e Sante Messe. Uno deve riparare un peccato commesso. Aggiungo anche – penso che anche questo sia interessante sapersi – che molte volte c'è l'azione malefica.
E non rare volte l'azione malefica del demonio, può rivelarsi anche a distanza di molti anni.
Ci sono dei casi di persone maleficiate o addirittura possedute dal demonio – poi durante l'esorcismo, io interrogo il demonio – e ho saputo che la causa erano state sedute spiritiche fatte per esempio 20 anni prima.
E le conseguenze possono anche rivelarsi a grande distanza di tempo.

– Monsignor Balducci. Questa è una condanna dello spiritismo. Ma si può condannare anche questi esperimenti del nastro ??
– Un momento. Ci sono troppe cose da dire. Dunque, un punto fermo è che oggi – e non solo da oggi – io questo lo scrivevo in un libro del 1959. Un punto fermo è che questi fenomeni hanno in sé una spiegazione naturale. E questa spiegazione naturale quale sia, non ce né ancora una soddisfacente.
Io dirò per quanto concerne il Movimento della speranza, questi contatti coi defunti.
Ce ne sono almeno 13. E lo stesso nome con cui a volte, spesso si indicano questi congressi, sono "convegno di Psicofonia" – perché Psicofonia, è già una delle 13 spiegazioni che però è assurta al punto di indicare questo tipo di manifestazioni.
La spiegazione naturale, per cui se uno volesse in un caso particolare dire: "Sì, quì c'è veramente la voce di mio figlio" è veramente un caso non naturale o preternaturale o soprannaturale. Lo deve poter dimostrare nel caso singolo. E questo vale per tutto il preternaturale. Vale per riconoscere la presenza del demonio.
Vale per riconoscere le cosiddette lacrimazioni, che oggi ce ne sono tante. Tutto quello che è preternaturale oggi, ha una spiegazione naturale come tipo di fenomeno.
Ciò non toglie dal momento che esiste Dio, che esiste la Madonna, che esistono i defunti. Ciò non toglie che anche i defunti possono. Ma possono nell'orientamento dell'economia Divina – col permesso Divino – hanno bisogno del permesso Divino.
Io parlo dei defunti, non dei cosiddetti dannati.
Il Paradiso e il purgatorio.
Questi vivono in armonia con Dio. Per cui, queste mamme, oltre ad altri inconvenienti, che avrò modo mi auguro di poter dire – altri inconvenienti, tra l'altro vengono pure ingannate, perché sono vittime di una spiegazione.
Nella loro convinzione sono vittime di una spiegazione scientifica.

– Sentiamo il Professor Ferluga. Avete avuto modo di indagare su questi fenomeni di cui abbiamo parlato anche prima, di queste registrazioni ??
– Certamente. Abbiamo indagato e debbo dire che mi sento un po' a disagio, tra defunti, dannati, tra preternaturale, soprannaturale.

Non tiriamo in ballo queste cose. Perché per spiegare quando si sentono quei rumori, quei fruscii sulle audio cassette, lasciati nei registratori, è sufficiente considerare le interferenze radio.
Noi abbiamo fatto delle misure abbiamo fatto dei lavori. Abbiamo anche un valente collaboratore che si chiama Morocutti (che è un tecnico elettronico esperto in queste cose).
Ci ha fatto proprio ascoltare come questi rumori che in certi casi possono sembrare delle parole, in realtà possono addirittura essere dei messaggi delle navi nei porti, a centinaia di chilometri di distanza – in un codice particolare che cripta i messaggi.
Sono messaggi criptati, per cui decriptati, viene fuori che la nave chiede di poter entrare – con un certo rimorchiatore – sono interferenze radio di cui il nostro etere, l'ambiente elettromagnetico in cui viviamo è pieno.
Quindi questo spiega da sé, senza bisogno di ricorrere a nulla, quella casistica che si chiama Psicofonia. Quel discorso delle audio cassette.

– Professore, semplificando questa spiegazione che sta dando lei, per gli ascoltatori; in pratica il registratore non farebbe altro che captare delle onde radio. Onde Hertziane, come le vogliamo chiamare che stanno vagando nell'etere. O che in diretta sono bloccate in qualche cuscinetto dell'atmosfera. È così no?
– Molto banalmente, il registratore ha tutta una circuiteria elettronica dentro, la quale fa da antenna che si comporta in maniera molto inefficiente, ma in qualche modo fa da radio. Capta le trasmissioni.

– Sentiamo il Professor Ferrari, come spiega questo fenomeno del registratore.
– Ma guardi, io vorrei fare due tipi di riflessioni. Concordo con quanto ha detto il Professor Ferluga.
Sicuramente perché non si capiva proprio nulla dai messaggi andati in onda.

– E sono tra i più chiari. Debbo dire….
– La prima riflessione di quel mondo che si cerca di scrutare – perché chi ha contatti con l'aldilà, cerca di scrutare un mondo che non conosce. Che ritiene di aver questi contatti.
Io credo che rimarrà sempre un mistero per la sapienza umana. Perché se non fosse così, considerando anche che l'autentica conoscenza di determinate realtà significa possibilità di influire, se non di dominare sulle stesse. Allora dovremmo chiederci perché quell'uomo che ritiene attraverso sedute spiritiche o tecniche di vario genere, di avere la possibilità di interagire a piacimento con questo mondo – non è neppure in grado di determinare con certezza ciò che può accadergli nella vita terrena di tutti i giorni.
Cioè, lui domina una realtà sconosciuta e non è in grado di dominare quella in cui vive.
Prima considerazione.
La seconda è legata strettamente all'appartenenza religiosa di molte persone che praticano questo tipo di sedute spiritiche o di contatti con l'aldilà di vario genere.

– Al di fuori di queste spiegazioni naturali o filosofiche, noi vi proponiamo adesso una testimonianza in qualche modo curiosa. C'è un altro episodio raccontato soltanto, ma degno di fiducia per il personaggio che ne è al centro.
Il padre Agostino Gemelli, mitico fondatore dell'Università Cattolica.
A raccontarlo è un sacerdote. Padre Ulderico Pasquale Magni.

– Ma io direi che l'esempio più eclatante è stato quello raccontatomi dal padre Ernetti, Benedettino, docente di musica polifonica al conservatorio di Venezia.
Il 17 Settembre 1952 era al laboratorio di Padre Gemelli a Milano per potere fare delle esperienze di ricerche di musica.
Nel momento in cui s'è rotto il filo (a quei tempi c'era il filo) Padre Gemelli che era un tipo sanguigno… ha perso la pazienza e come al solito si rivolgeva a papà.
Papà dammi una mano. Rimette su il filo e sente papà che gli dice: "Ma si che t'aiuto".
Lui è rimasto costernato, ha detto, ma questo è mio papà !
Ha riprovato e gli ha detto: "ti aiuto testone". Lo ha chiamato testone, come lo chiamava da vivo.
Hanno preso l'apparecchio e l'hanno portato da Pio XII e padre Gemelli sudava freddo, m'ha detto Ernetti – perché diceva adesso il Papa mi accusa di spiritismo.
Il Papa gli disse: No Padre, questo non è spiritismo, quì è un fatto di scienza che bisogna approfondire.

 

Parte terza

Paranormale è al centro dell'attenzione religiosa. Tant'è che a Roma, all'accademia Alfonsiana, collegata all'Università Lateranense c'è una cattedra di Paranormologia, retta dal padre Redentorista André Reish.

Ascoltiamolo al microfono di Stefano Maria Paci.
– Come mai un insegnamento sul paranormale in una Università Cattolica ?
– Io sono incaricato qui – la prima volta nella storia della chiesa – una Cattedra diciamo a parte, per questi fenomeni. Soprattutto nell'ambito religioso, si parla di molti fenomeni paranormali straordinari. E allora si deve vedere se questi sono soltanto delle immaginazioni o qualche finta. O se c'è qualche cosa dietro tutto questo. Vuol dire un fenomeno reale.

– Voi studiate tutti i fenomeni legati al paranormale. Anche fenomeni legati alle apparizioni di Spiriti o cose simili.

– Sì, quello che io faccio qui, io ho introdotto il nome di Paranormologia. Vuol dire la scienza dei fenomeni paranormali. Certamente come lei ha detto anche la questione di spiriti e spettri. Della sopravvivenza.
– Lei si è mai imbattuto in fenomeni spiritici, che hanno un fondamento reale ??
– No, in una cosa naturale o una cosa di immaginazione.
– È lo zero virgola uno per cento che rimane.
– Ci sono delle persone che hanno una certa forza. Ho visto un fenomeno per esempio di psicocinesi. Vuole dire che c'era una persona, e in quel momento un pezzo di vetro si è mosso per cinquanta centimetri. Questo l'ho visto.
Un'altra cosa si trattava di una casa infestata, connessione con una persona.
Una ragazza di 16 anni. Io parlavo con questa ragazza. In un momento sento un rumore molto forte. Tutte le scatole di una scrivania erano uscite.
– Lei, dopo i suoi studi , che immagine ha dell'alida ?
– Dell'aldilà, tutte queste informazioni che si hanno nell'ambito dello spiritismo, di tutte queste parti no. Per mezzo delle tavole ceranti, delle voci sul nastro e così via. Tutto questo per me non è convincente. No…

– Per affrontare il Paranormale, ci sono oltre a questo del registratore di cui abbiamo dato una interpretazione spiritualista e positivista? Tanti tanti altri sistemi: la scrittura automatica, i medium, la psicocinesi, etc. Monsignor Balducci e Professori Ferrari e Ferluga. Vorrei delle conclusioni da voi. Siamo in presenza di fenomeni di Fede, di telepatia, di suggestione, di energie fisiche sconosciute, di truffe o di mistificazioni.
E in che percentuale diamo una soluzione. Cominci lei Monsignor Balducci.

– Guardi Padre Reiss, ha parlato dell' 1%. Io sarei ancora più scettico.
Vorrei aprire una porta. Sono ancora meno, quando si parla di fenomeni, non si può parlare di fenomeni – lo ho già detto prima questo – ma il caso singolo, se interessa, che va messo in considerazione e sottoposto a una spiegazione. Ma il caso singolo, se rientra solo nella parapsicologia non è ancora di sicura spiegazione. Perché la parapsicologia ha fatto qualche progresso. Ma solo nel dire – ed è già molto – che certi fenomeni li studia lei.
Sono naturali. Vorrei spendere anche una parola a favore, forse Ferluga non mi sente – perché lui ha ridotto solo al fatto delle onde elettromagnetiche ecc. No lasciamo anche che la parapsicologia faccia i suoi studi.

– Come li fa la parapsicologia – professor Ferluga – la parapsicologia i suoi studi ??
In che direzione ?
– Allora, nella parapsicologia ci sono tante sfaccettature. Se si fa parapsicologia in maniera un po' fantasiosa, poco rigorosa, e pronti a credere a tutto, con la volontà di trovare qualcosa a tutti i costi, anche se magari non si è confortati dall'evidenza.
Beh, allora non è parapsicologia, non è scienza.
Se si fa parapsicologia con rigore scientifico – e sono pochi, ma c'è qualcuno che lo fa – non si trova fino adesso nulla.
Perché gli unici parapsicologi che hanno lavorato in maniera veramente scientifica non hanno ancora trovato un solo fenomeno paranormale che sia stato dimostrato e comprovato. Quindi in sostanza non c'è niente da fare. Non ci sono i fenomeni. Ed è lì che bisogna partire per fare scienza.

– Professor Ferrari, una sua sintesi.
– Due cose guardi, una con le parole di Mendeleev: Sono gli spiritisti che debbono convincerci che la loro ipotesi è fondata sui fatti e non contrasta alcuna legge naturale.
Seconda, con le parole della Sacra Scrittura: Deuteronomio Cap. 18.
"Non si trovi in mezzo a te, né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti. Perché chiunque fa queste cose è in abominio al signore".

– Grazie. Una parola conclusiva a Monsignor Balducci.
– Per questo ci sono anche dei decreti del Sant'uffizio: 1998 – 1917.
Ma io volevo concludere, visto che di tempo non ce ne è più a disposizione. Ma perché io vorrei rivolgere queste parole, questi consigli a quelli che sono impelagati in questa ricerca. Che non viene dal cielo. Non la vuole il Signore.
Il Signore vuole una cosa da noi: la Fede, la Fede.
Ricordate cosa disse San Tommaso "Se non metterò il dito non crederò".
Seconda cosa. Ma perché non utilizzare la sofferenza a scopo di suffragio per questi figli che sono morti. Signore offro a te questo dolore.
A suffragio dei miei figli.
Non turbiamo la serenità dei nostri defunti. E chiudo con una frase di S. Agostino.
Meditiamola. S. Agostino dice: "I nostri cari fissano i loro occhi pieni di gioia nei nostri pieni di lacrime". Non turbiamo questa serenità. Questa gioia loro, se vogliamo bene ai nostri cari defunti.

– Grazie Monsignor Balducci. Le abbiamo dato modo di concludere alla maniera del Sacerdote. Come giusto per una trasmissione di informazione religiosa.
– Ringraziamo gli ospiti e voltiamo decisamente pagina e ascoltiamo le cronache del Giubileo.

 

 

Edda CattaniSpiritologia
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