…e Lene continua…
Vi siete mai chiesti come si fa a sapere quando una canzone, un’opera, un quadro, una storia, un racconto, sia finito? Non ci sono regole… te lo senti dentro nello stomaco.. senti volare le farfalle nello stomaco e volano fino alla fine del corpo, ti fanno arricciare le dita dei piedi fino quando qualcosa a cui ti sei dedicato con amore e con passione non sia completato. Noi due stiamo costruendo insieme il nostro capolavoro. Qualcosa che è iniziato proprio nel momento in cui sei morta. inutile addolcire la pillola, la verità è questa. ora siamo a metà tra la fine e l’inizio, tra la vita e la morte.. come in un brodo primordiale di emozioni. Il nostro corpo è una perfetta combinazione di alta ingegneria informatica con interazioni meccaniche ed idrauliche e queste perfette combinazioni ci consentono di PENSARE. Ecco, io e te insieme stiamo costruendo qualcosa di geniale.. di unico, stiamo mostrando al mondo cosa significa abbattere le barriere della morte e attraversarle, renderle superflue. Noi stiamo attraversando i confini del tempo.. stiamo costruendo qualcosa di unico.. stiamo trasformando l’ordinario in straordinario. Nella definizione di genio si legge: Il genio è «chi supera gli schemi e proietta il pensiero oltre i limiti del possibile»; è «colui che ha capito tutto, o quasi, della vita. E… nonostante ciò continua ad amarla». Il genio «anche da grande rimane un bambino malinconico» ed è «chi ti porta dove non sei mai stato». E nonostante ciò continua ad amarla… è quello il punto essenziale. Qualcuno ha scritto che errare è umano e perseverare è diabolico. Io voglio preservare nel tuo esistere attraverso me. Mi accosto alla definizione che i Romani hanno dato di genio, per loro era il demone buono, l’angelo custode, colui che guidava e accompagnava l’uomo durante il suo cammino su questa terra e fino alla morte donava le proprie capacità cognitive al suo protetto al fine di trasformare, modificare e ricreare la realtà. Alla morte poi il “genio” si perdeva nell’oceano dell’immateriale per volare in questo cosmo di imperfezioni.. tu sei il mio genio…. per te e per tua siurel… questa canzone.. non so se ho scelto la canzone giusta per trasformare il mio dolore in gioia, ne tantomeno conosco la differenza tra il vero ed il falso, non chiedetemi se ci siano differenze sostanziali negli esseri umani, per me siam tutti uguali… non riesco ad afferrare le sfumature di colore che si annidano dietro ad ogni pensiero.. che sia esso portato in musica o in immagini.. ma so.. che questa è la nostra forma espressiva migliore.. non la più alta.. la migliore.. poi un giorno guarderemo il mondo dalla nostra stella e scopriremo che abbiamo fatto qualcosa di talmente piccolo ed inutile che ci ha permesso di cambiarlo per renderlo migliore, l’importante è… non fermarsi mai di giocare con la vita. Il tuo papà