Solidarietà Partecipazione

Concerto di Natale

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Concerto di Natale

Il 14 dicembre u.s. abbiamo avuto il piacere e l’onore di ospitare la Corale Novantanove diretta dal Maestro Ettore Maria del Romano. L’iniziativa nasce dalla collaborazione con l’Associazione Ilaria Rambaldi Onlus la cui Presidente Avv. Maria Grazia Piccinini l’ha proposta alla nostra attenzione per uno scambio di solidarietà fraterna.  Il concerto è stato molto gradito e il vasto repertorio grandemente apprezzato dal pubblico presente; soprattutto il brano “Signore delle Cime” che proponiamo in diversa edizione ha commosso fortemente tutti gli ascoltatori, già sensibilizzati dalla lettura della missiva che inseriamo:

 

 

Carissimi,

a nome dell'Associazione che rappresento, Vi dò il benvenuto e vi ringrazio di essere qui per il ns. Concerto di Natale, che quest'anno si svolge a Padova.

Un grazie particolarmente sentito, va ad Edda Cattani ed al suo staff, che hanno organizzato questo evento e che con questo loro lavoro hanno inteso aiutare la Associazione Maria Rambaldi ONLUS e ricordare Ilaria.

Vi chiederete cosa fa l'Associazione Maria Rambaldi ONLUS e come opera…

Ebbene la nostra, è un'associazione nata dopo il terremoto del 6 Aprile 2009, ed è nata per ricordare Ilaria Rambaldi, una delle vittime del terremoto d'Abruzzo e per reagire in modo costruttivo e concreto ad un dolore lacerante e distruttivo, che avrebbe portato solo alla sterilità del mio animo, che oltre ad essere Presidente di questa Associazione, sono anche e prima di tutto, la mamma di Ilaria.

 

 

L'associazione è nata da un mio desiderio, come mamma di Ilaria, e dalla considerazione cui sono giunta alcuni mesi dopo la sua partenza, che il dolore che io sentivo, e sento, così forte e cupo, potesse servire agli altri e trasformarsi in energia positiva e luminosa, per indicare una nuova via, un nuovo percorso.

E' stato così che l'Associazione è nata per dedicarsi alla diffusione della cultura della prevenzione, della difesa dell'ambiente e del rispetto del territorio e delle regole. Come ben sapete, spesso, la natura viene accusata di aver procurato danni e vittime, ma in realtà, è solo l'uomo con le sue costruzioni malfatte, col suo abusare dei fiumi, dei laghi, del terreno non consolidato, dei dirupi, a causare danni e lutti a stesso.

So che non è un discorso facile ed a molti di voi, questo discorso appare lontano ed estraneo. Lo so perché anch'io ero come voi e sentivo parlare di queste cose con lontananza e distrazione.

Invece, se le norme fossero state rispettate, se non si fosse costruito su terreno inedificabile, se i costruttori avessero costruito secondo la regola dell'arte, Ilaria sarebbe ancora qui.

Ilaria non c'è più e con lei tanti ragazzi, andati via in quel terremoto, solo di universitari se ne contano 55, perché l'avidità, la cupidigia, la stupidità, hanno creduto di avere la meglio sulla natura e sulla onestà.

Vi chiedo di aprirvi a questo discorso e di farlo da oggi, senza aspettare di pagare un prezzo, per cambiare l'atteggiamento verso la Prevenzione.

Siamo in territorio sismico, siamo tutti soggetti ad un rischio. Siamo in un territorio disastrato a livello idrogeologico a causa dell'incuria e del malaffare, dell'ignoranza e della superficialità da parte di chi ci amministra e di chi opera in materia di costruzioni e di pianificazione del territorio.

L'associazione che rappresento, vuole combattere tutto questo proponendosi la sensibilizzazione dei cittadini, verso il problema della prevenzione, per rompere un muro di indifferenza ed apatia che porta al ripetersi ossessivo e sempre uguale di lutti e tragedie , contro le quali, DOPO, non si può fare nulla, ma contro le quali si può fare tanto, fino ad abbassare o azzerare il rischio, se si opera PRIMA:

Questa è la ns. MISSION, il Ns. SCOPO e questa la BATTAGLIA che combattiamo tutti i giorni. Non è una battaglia facile, perché l'apatia e gli interessi di alcuni, sono ancora troppo forti, ma noi ci rivolgiamo alla base, a tutti i padri e le madri di famiglia, ai ragazzi, ai bambini che, crescendo porteranno in sé il seme di questo messaggio e di questa educazione.

Per Ilaria, non si può fare che questa battaglia, per voi tutti, che siete qui stasera, per i Vs. cari e per tutti coloro che noi raggiungiamo con il ns. messaggio ed anche per coloro che non riusciamo a raggiungere, noi lottiamo tutti i giorni, per cambiare l'atteggiamento e l'approccio a questo problema.

Ad esempio, noi abbiamo preso, altre popolazioni che, a differenza di noi, hanno imparato ed imparano dalle esperienze negative. Ad esempio i Giapponesi, i Neo Zelandesi, che vivono in territori molto difficili, ma che vi convivono senza correre i rischi che corriamo noi.

Aiutateci dunque a cambiare la mentalità corrente, cambiando voi stessi per primi, e sosteneteci a raggiungere questi obiettivi !

Grazie infinite per l'attenzione e la partecipazione.

Associazione Ilaria Rambaldi ONLUS   II Presidente  Avv. Maria Grazia PICCININI

 

Edda CattaniConcerto di Natale
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Emergenza terremoti

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Quando la terra trema

 

29 maggio 2012 – C'e stata una violenta scossa di terremoto che ha fatto tremare tutto il nord Italia intorno alle 09:00 l'epicentro localizzato nella pianura padana avvertita in Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Toscana, Piemonte e Liguria per il momento non ci sono indicazioni sulla magnitudo ed epicentro aggiornamenti tra poco…

29 maggio 2012 – Un nuovo forte sisma ha fatto tremare il nord Italia alle ore 09:00 locali,secondo i dati dell'Usgs( l'istituto sismologico americano) di magnitudo 5.8 Richter ad una profondita' di 9.6 km localizzato a 40 km NNO da Bologna,60 km E da Parma in Emilia Romagna,sia magnitudo che epicentro potranno essere soggetti ad aggiustamenti per i prossimi minuti

Si sta concludendo il mese di maggio con una temperatura piacevole e tanti progetti: le vacanze in arrivo, i ragazzi e gli esami, i conti che non tornano ma si possono far quadrare e l’ottimismo… che non manca mai… del popolo italiano. Ci sono sì coloro che si tolgono la vita perché non riescono ad uscirne, ma forse non sono stati sufficientemente accorti o si tratta di casi di “sporadica tensione”… così si tira avanti… Poi improvvisamente l’uomo si trova davanti all’inatteso, al “male” ineludibile che non riesce ad evitare… ed è il “Silenzio di Dio”.

Allora ti chiamo Signore in tribunale e ti chiedo ancora una volta “perché?” perché hai permesso tutto questo nella tua terra, nel tuo terreno di caccia…? Non erano bastati i disastri invernali…Genova, La Spezia… i morti annegati… Oggi le macerie e gli operai al lavoro, per guadagnare il pane per la famiglia… Perché mio Dio, perché? Tu taci Signore e noi non capiamo e ci sarà chi ancora una volta farà promesse “elettorali” e poi dimenticherà questa povera gente, costretta a rimboccarsi le maniche e a farsi forza… a darsi coraggio … in una temporanea, fugace prova di solidarietà!

 

  La nostra solidarietà

 

Cile, oltre 700 morti e cresce il numero dei dispersi. "Allarme tsunami in ritardo"

Ha avuto ripercussioni anche nell'entroterra il terremoto che ha avuto come epicentro un punto in mezzo all'oceano al largo delle coste del Cile. Molte le vittime, intere zone del paese sono rimaste isolate. Nella notte è scoppiato un incendio a Concepcion (Ap)

 
 
ultimo aggiornamento: 01 marzo, ore 12:42
Conception – (Adnkronos) – Soccorsi ostacolati dalle scosse di assestamento. Farnesina: non risultano dispersi. Ma manca all'appello un professore di Ascoli Piceno. Dall'Ue subito aiuti per 3 milioni di euro. Il governo accusa la Marina per non aver lanciato in tempo l'allarme.

va ai bambini più bisognosi del nostro aiuto…..

Haiti

Emergenza Terremoto scala 7.0:

Haiti/Terremoto scala 7.0:

"catastrofe di proporzioni enormi"

 Siamo solidali con la popolazione:

SERVE TUTTO!

"…non ci sono i sacchi per trasportare i morti…"

http://www.nphitalia.org/

 

 

Edda CattaniEmergenza terremoti
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Il pianto degli agnelli

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da "La coscienza degli animali"

Credo sia opportuno pubblicare anche questo…

 

 

La coscienza degli
animali

 

 

 La Pasqua si avvicina. Gli scaffali dei supermercati sono un trionfo di uova di cioccolata di ogni dimensione, di colombe con tutte le possibili varianti — con uvetta, senza uvetta, ricoperte di cioccolata, con lo zabaione — per accontentare i gusti più stravaganti. Da qualche anno poi, alle più tradizionali colombe, si sono affiancati dolci a forma di campane e di agnelli, anche questi in svariate versioni. Per chi vive in campagna, e ha lo sguardo abituato ad osservare ciò che succede nella realtà circostante, la Pasqua è quel momento in cui le gemme sui rami iniziano a ingrossarsi e i peschi e gli albicocchi, spesso temerariamente, schiudono i loro fiori. Le prime lucertole si svegliano e il loro fruscio si sente in prossimità dei muretti mentre le uova dei rospi, avvolte a migliaia da una lunga collana gelatinosa, ondeggiano tra le piante dei laghetti. Nel sottobosco spuntano le primule, le violette, i crochi, le pervinche e il mesto pigolio invernale degli uccelli si trasforma nella grande sinfonia che prelude al corteggiamento.

 


Il periodo che precede la Pasqua è il periodo in cui la vita si muove nuovamente verso la sua pienezza e, con questa sua forza oggi così poco compresa, spinge anche noi a rinnovarci, ad abbracciare con una nuova visione lo scorrere incerto della vita. Anche molti animali partecipano a questo rinnovamento. La maggior parte dei capretti e degli agnelli nascono con la luna piena di febbraio e, dopo i primi giorni di timidezza trascorsi zampettando dietro l'ombra rassicurante della madre, si lanciano in corse scatenate con i coetanei del gregge. Chi non ha mai visto gli agnellini giocare, non avrà mai un'immagine chiara della gioia che può pervadere la vita. Si inseguono in gruppi, sterzano, cambiano direzione, saltellano sulle zampe anteriori e posteriori, se c'è un punto più alto nel pascolo, una roccia, un tronco abbattuto, un fontanile, fanno a gara a saltarvi sopra e questo per loro è il massimo divertimento, e poi di nuovo riprendono a rincorrersi, ogni tanto si affrontano e si caricano a testate, simulando l'età adulta. Poi le madri li richiamano, e allora è tutto un correre, un raggiungere con misteriosa abilità, tra la folla del gregge, la propria genitrice, uno spingere con testa, un vibrare di codine soddisfatte.

 

Sul pascolo scende allora il tenero silenzio della poppata. Ma poi un giorno, poco prima della Pasqua, mentre gli agnellini pan di spagna sorridono invitanti sui banchi dei supermercati, nelle campagne arrivano i furgoni e caricano i piccoli delle pecore e delle capre. La gioia se ne va dai pascoli e subentrano gli strazianti belati delle madri che per tre giorni corrono incredule da un lato all'altro chiamando a gran voce le loro creature con le mammelle gonfie di latte. Poi, dopo tanta agitazione, sulle campagne scende il silenzio e i pascoli tornano ad essere delle distese brulle in cui i corvi zampettano tra le madri svuotate dal dolore. Intanto gli agnellini, avvolti nel cellophan, sono arrivati nei banconi dei supermercati: interi, a pezzi, o solo la testa, che pare sia una prelibatezza. Non posso non sussultare quando vedo, schiacciati dalla pellicola, quegli occhi opachi e quei dentini che già strappavano la prima erba.

 

 

 


L'altro giorno mi ha chiamato un'amica che lavora vicino al mattatoio. «Mi sono messa i tappi, ma non serve a niente. Vengono scaricati ogni giorno, a centinaia, e urlano con voci da bambini, disperate, rauche, in preda al terrore, ma, a parte me, nessuno sembra farci caso. In fondo ogni anno è così. È la vita, è la tradizione, è Pasqua e questo è il rumore della Pasqua». Già, perché la Pasqua è soprattutto un pranzo tradizionale, una mangiata di quelle che si fanno di rado, con l'abbacchio trionfante in mezzo alla tavola, un abbacchio ridotto a prelibatezza culinaria, a segno di una cultura gastronomica mai tradita, spogliato da ogni valenza che superi il tratto gastrointestinale. Ma in quei belati, in quelle urla, in quella vita che è pura innocenza, non è forse celata la domanda più profonda sul senso dell'esistere? Perché la morte irrompe e devasta, senza guardare in faccia nessuno. Nella nostra società così asettica e così impregnata di onnipotenza, lo dimentichiamo un po' troppo spesso, ma dimenticare l'ingombrante presenza della morte vuol dire abdicare, fin da principio, al senso della vita. Quando la morte scende su uno dei miei animali, gli altri fanno dei lunghi giri per non avvicinarsi al corpo, per non guardarlo e, per qualche giorno, il loro comportamento cambia, diventa stranamente assente, come se qualcosa, al loro interno, all'improvviso avesse cominciato a vibrare in modo diverso.

 

 

 

 

La contemplazione della morte non può non provocare un profondo senso di timore, timore per quell'occhio brillante che improvvisamente diventa opaco, per quel vivo tepore che si trasforma in fredda rigidità. È per questa ragione che tutte le culture dell'uomo hanno sviluppato dei rituali di macellazione per rendere questo passaggio meno temibile — temibile per l'animale, ma temibile soprattutto per noi, temibile per la potenza evocativa racchiusa nel sangue che scorre.
Ma in una società come la nostra, totalmente profana, in cui nulla è più sacro e gli unici timori concessi sono legati alla materia, la catena di morte del macello non è che una realtà tra le altre. Le urla degli agnelli sono un rumore di fondo, uno dei mille rumori che frastornano i nostri giorni. E forse non sapere ascoltare questo lamento è il non saper ascoltare tutti i lamenti — i lamenti delle vittime delle guerre, dei malati, dei bambini torturati, uccisi, delle persone seviziate, abbandonate, dei perseguitati, di tutte quelle voci che invano gridano verso il cielo. È anche il non saper ascoltare il nostro lamento, di persone sazie, annoiate, risentite, incapaci di vedere altro orizzonte oltre quello del nostro minuscolo ego, incapaci di interrogarci, di affrontare le grandi domande e di accettare il timore che, da esse, inevitabilmente deriva.

 

 

Sdraiati sul comodo divano della teodicea, continuiamo a ripetere che Dio non può esistere perché permette il male degli innocenti e questo assunto ci placa, ci quieta, ci mette dalla parte della ragione, proteggendoci dall'insonnia delle notti e dall'angoscia straziante del dolore del mondo. Quanti orrori — e quanti errori — derivano da quest'immagine di Dio onnipotente, da quest'idea di un Dio con la barba, seduto su una nuvola, parente stretto di Zeus, con i fulmini in mano, pronto a scagliarli sugli empi della terra. L'onnipotenza di questa società ipertecnologica, non deriva forse proprio da questo? Dio non è onnipotente, come ci aveva promesso, e dunque diventa nostro compito assumerci l'onnipotenza, raddrizzare le cose storte in cose dritte, creare il paradiso in terra, un paradiso in cui la giustizia finalmente trionfa, grazie alle nostre leggi. Il paradiso in terra però, come già abbondantemente ci hanno mostrato le tragedie del Novecento, ben presto si trasforma nel suo opposto perché, quando l'uomo crede di agire unicamente secondo i principi assoluti della ragione, sta già srotolando un reticolato e prepara potenti luci al neon per illuminare ogni angolo della prigione.
Forse il pianto delle migliaia di agnelli immolati per routine consumistica in questi giorni non è che il pianto di tutti i milioni di vite innocenti che ogni giorno in modi diversi, da che mondo è mondo, vengono stritolate dal male. E quel pianto che si alza verso il cielo senza ottenere risposta, ci suggerisce forse che il passaggio, la vera liberazione — la vera Pasqua — è proprio questa. Sapere che Dio non è onnipotente, ma, come Agnello, condivide la stessa nostra disperata fragilità. E solo su quest'idea — sull'idea che condividiamo la fragilità, che le tue lacrime sono le mie e le Sue sono le nostre — si può immaginare un mondo che non scricchioli più sotto il delirio dell'onnipotenza ma che si incammini nella costruzione di una vera umanità.

 

 

Edda CattaniIl pianto degli agnelli
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Passa parola… cuccioli!

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La solidarietà non ha limiti!

 Riceviamo questa mail e mi par giusto pubblicarla… con tutto il suo "corredo".

Coraggio danno solo amore!!!

PASSA PAROLA !!! 

                                    SE QUALCUNO FOSSE INTERESSATO.                                            
Vi prego inoltrate… senza il nostro aiuto diventeranno grandi dentro ad  
una gabbia!Ho in totale 37 cuccioli, mi serve davvero una mano:  Silvia    
 339-5795890  339-5795890                                                                 
Anche se non interessati, inoltrate per favore. Magari qualche vostro      
conoscente può volere qualcuna di queste piccole pallotte… sono davvero  
tanti, aiutateci per favore. Grazie.                                        
                                                                            
                                                                            

 Dopo aver pubblicato "La coscienza degli animali"

come non adottarne uno ???

Edda CattaniPassa parola… cuccioli!
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La coscienza degli animali

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 La coscienza degli animali

 

 

 

"La giornata di oggi rappresenta un passaggio fondamentale ed una grande conquista per l'affermazione di una nuova coscienza di tutela e rispetto degli animali e dei loro diritti. Un salto culturale dal quale in futuro nessuno potrà più prescindere". È quanto afferma il Ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, presidente del comitato ministeriale per la creazione di un'"Italia Animal Friendly", che oggi ha proposto ed ottenuto l'approvazione delle misure che cambieranno radicalmente lo scenario della sperimentazione animale nel nostro paese.
"È stato approvato in commissione Affari Sociali – continua il Ministro Brambilla – il nostro emendamento alla legge comunitaria 2011, di recepimento della direttiva del 2010, che ci permette di voltar pagina con la sperimentazione animale dopo decenni di orrori. Abbiamo quindi corretto i grandi errori della direttiva europea 63/2010 e abbiamo introdotto in maniera importante e definitiva il principio per cui l'utilizzo degli animali, in quanto esseri senzienti e portatori di diritti, deve essere abbandonato in favore dello sviluppo di metodi alternativi in vitro. Questo principio, solo in parte accolto dalla direttiva europea, diventa centrale nella nostra impostazione. Il testo approvato dalla commissione -spiega l'on. Michela Vittoria Brambilla- prevede infatti misure adeguate per la concreta attuazione del loro sviluppo e la destinazione di congrui finanziamenti allo scopo. Inoltre, in attesa che siano perfezionati metodi alternativi e completamente sostitutivi della sperimentazione su animali, sarà possibile effettuare test su cani, gatti e primati, solo previa autorizzazione del Ministero della Salute e del Consiglio Superiore di sanità. Inoltre, gli animali non potranno essere più utilizzati per esercitazioni didattiche (eccetto l'alta formazione di medici e veterinari) e per esperimenti bellici".
"Infine, ho oggi assolto ad un preciso impegno – continua il Ministro Brambilla – che avevo preso con tanti cittadini, associazioni animaliste e comitati spontanei, che si sono mobilitati contro lo stabilimento Green Hill di Montichiari, dove sono allevati cani di razza beagle destinati ai laboratori. Pochi giorni fa, avevo postato sulla mia pagina personale di facebook e su quella creata dai militanti animalisti, un messaggio di solidarietà con una promessa di aiuto concreto per fermare quello che considero un vero e proprio orrore indegno di un grande paese civile. Sono felice di poter dire oggi che ho mantenuto la mia parola e mi sono fatta interprete delle aspettative dei tanti italiani che non sono più disposti ad accettare che il nostro paese ospiti quella che viene definita una ‘fabbrica di morte’: il nuovo testo vieta quindi su tutto il territorio nazionale l'allevamento di primati, cani e gatti, destinati alla sperimentazione.
Dopo tanti anni di militanza animalista – ho fondato all'età di tredici anni la sezione lecchese della lega contro la vivisezione lombarda – nei quali mi sono battuta senza sosta per cambiare la normativa del ‘92 e dopo il recente ulteriore impegno che avevo assunto per correggere gli errori della direttiva europea 2010, che non protegge affatto gli animali e i loro diritti, considero un grandissimo successo l'approvazione oggi di queste misure che rappresentano una vera e propria svolta, della quale vado molto fiera".
I membri del comitato ministeriale per la creazione di un Italia Animal Friendly del ministro Brambilla, che hanno quindi avuto tutti parte nell'approvazione di questa misura, sono i deputati Basilio Catanoso, Fiorella Ceccacci, Paola Frassinetti, Gabriella Giammanco, Gianni Mancuso, Barbara Mannucci, Manuela Repetti, Michele Scandroglio. Del comitato fanno parte anche i rappresentanti delle associazioni nazionali di tutela ambientale e animale, oltre a quelli di Anci, Upi e delle Regioni.
 

 

 

 

  

In questi giorni di calura estiva, molti di noi staranno partendo per qualche giorno di doveroso riposo. Mentre prometto di accompagnare tutti inavigatori di questo sito che solo in quest'ultimo mese (secondo il mio Account personale in GOOGLE Analytics ha raggiunto 6.419 Visualizzazioni di pagina) auguro un periodo di "sano" riposo e ripropongo, in questa pausa che facciamo, alcuni articoli importanti…

            

 

Ci siamo occupati da sempre dei nostri cari amici animali che hanno accompagnato la vita dei nostri ragazzi e soprattutto che ancora ci stanno accanto e alleggeriscono tanti momenti di solitudine… Vi sono molte storie di cui siamo a conoscenza e ne parleremo… anche di sopravvivenza, perchè no? Sarà anche questo un percorso interessante per tutti.

Mi piace introdurre questo argomento così importante con le parole de:

Il Piccolo Principe…

Cosa vuol dire addomesticare…e…

LA MIA ROSA.

 

 

Nasce il manifesto …

per i nostri amici a 4 zampe

 

 

Giovedì 13 maggio, a Milano, si è tenuto il primo incontro pubblico del pool di illustri relatori che hanno deciso di essere "La Coscienza degli Animali". E' questo il titolo dell'iniziativa nata dalla volontà del Ministro Brambilla, e dal prof. Umberto Veronesi, che intendono "fare" la coscienza degli animali e dare voce a chi non l'ha. Hanno messo il loro volto anche Vittorio Feltri, Susanna Tamaro, Dacia Maraini, Franco Zeffirelli, Don Luigi Lorenzetti, Franco Bergamaschi (L'Erbolario) e l'avvocato svizzero Antoine Goestchel…

 

Pubblichiamo l'intervento del ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla in occasione del lancio del Manifesto "La Coscienza degli Animali", con il suo invito ad aderire

Di seguito l'intervento tenuto dal ministro Brambilla, il 13 maggio 2010, nella cornice di Palazzo Reale:

Quando si parla di coscienza, la mente vola immediatamente alle sfere più alte e preziose dell'essere umano. La coscienza è quel nucleo primordiale che all'interno di ogni essere indirizza l'esistenza al bene. Lo stesso termine, però, può essere usato in una diversa accezione, ossia come "consapevolezza" di ciò che accade intorno e dentro noi stessi.Ed è con questo duplice significato che nasce qui oggi "La Coscienza degli Animali". Nove interpreti di questa coscienza, ognuno con la forza della propria affermazione professionale ed umana, che vogliono dare voce a chi voce non ha.

L'idea è venuta a me e ad Umberto Veronesi: confrontandoci su un tema che ci sta molto a cuore, quello della tutela del benessere e dei diritti degli animali, abbiamo cercato di trovare le ragioni per le quali ancora oggi nel nostro paese, un grande paese sotto moltissimi punti di vista, si compiono abusi e crudeltà sugli animali. Eppure una famiglia su tre possiede almeno un cane o un gatto. Eppure il 90 per cento degli italiani dichiara di amare e rispettare gli animali. Abbiamo concluso che, nel grande e indispensabile cambiamento culturale che stiamo attraversando, le bravissime associazioni di tutela animale sono state lasciate troppo sole. Occorreva dunque che tutta la società scendesse in campo per difendere gli animali, con una decisa azione promossa da alcuni importanti esponenti di differenti contesti professionali e sociali che, sulla carta, nulla avevano a che fare con loro.
Un oncologo di fama mondiale, un ministro della repubblica, ma poi anche un grande giornalista, scrittrici molto amate dal pubblico, un artista di indiscusso talento, uno stimato teologo, un imprenditore di successo e un avvocato di riconosciuta professionalità. Abbiamo coinvolto diversi illustri personaggi ai quali ci lega lo stesso modo di intendere il rispetto delle vita in tutte le sue forme.
Noi siamo qui e vogliamo metterci la nostra faccia. D'ora in poi "faremo" e "saremo" la coscienza degli animali e la nostra voce sarà forte e chiara.
Per questo oggi vi presentiamo il Manifesto de "La Coscienza degli Animali" per raccogliere la vostra adesione e perché sia sottoscritto da tutti quei cittadini che, come noi, credono che gli animali nascano uguali davanti alla Vita e per questo abbiano il diritto di essere rispettati.
E il primo diritto degli animali è proprio il diritto alla vita, perché essi hanno un elevato livello di consapevolezza, coscienza, sensibilità e molti di loro hanno la capacità di sviluppare sentimenti.
Infliggere sofferenze agli animali per crudeltà, o peggio per divertimento, è un atto di violenza e un segno di arretratezza morale che non fa parte del mondo civile.

 

 

 

LA COSCIENZA DEGLI ANIMALI PDF

Il rispetto per la Vita è una delle grandi conquiste dell’uomo, è un segno di civiltà.

E la Vita non è solo la “nostra” Vita, ma anche quella di tutto ciò che ci circonda.

Chi rispetta la Vita deve rispettarne ogni forma.

Chi è crudele con gli animali lo è anche con gli esseri umani.

Gli animali hanno un elevato livello di consapevolezza, coscienza, sensibilità e molti di loro hanno la capacità di sviluppare sentimenti.


Il primo diritto degli animali è il diritto alla vita.

Infliggere loro sofferenze per crudeltà, o peggio per divertimento, è un atto di violenza e un segno di arretratezza morale che non fa parte del mondo civile.

 

Per questo è necessario porre un freno al massacro degli animali nella stagione venatoria, fino alla totale abolizione della caccia. Non è degno di un Paese civile uccidere per sport, spesso con metodi crudeli, esseri viventi ignari e indifesi.

Per questo va eliminata la inumana detenzione di animali nei circhi e negli zoo.

Per questo va drasticamente vietata l’importazione di animali esotici da altri Paesi e continenti.

 

Per questo va regolamentato il barbaro trasporto di animali da macello in condizioni vergognose, senza cibo e acqua per giorni, ammassati in spazi invivibili. Anche agli animali presenti negli allevamenti occorre garantire un ambiente sano e che consenta libertà di movimento.

Per questo deve essere sempre vietato il feroce sgozzamento degli animali da macello senza stordimento e la conseguente agonia per dissanguamento.

Per questo va vietata e penalizzata la vivisezione, che è priva di reale validità scientifica.

Va inoltre punito l’abbandono degli animali domestici e la loro detenzione in condizioni degradanti e va promossa un’azione di sensibilizzazione contro l’uccisione di animali per ricavarne capi di abbigliamento, come le pellicce.

 

Gli animali nascono uguali davanti alla Vita e per questo hanno il diritto di essere rispettati.

Rispettando gli animali, rispettiamo noi stessi, la natura di cui facciamo parte e, soprattutto, rispettiamo il valore della Vita.

Guarda il sito che si occupa dell'iniziativa: http://www.lacoscienzadeglianimali.it/

 

 

 

 

 

 

 


Edda CattaniLa coscienza degli animali
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Le “Madri Coraggio”

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Su FB si trovano anche le Madri che combattono una battaglia che sembra non avere fine…

Ornella Gemini mamma di Niki

QUESTO SONO IO  NIKI

 

Potrei scrivere per ore….per farvi entrare nel mio Dolore…nella mia Disperazione…ma come rappresentarvi il Vuoto…il Silenzio assordante…l'Assenza…le notti bianche in cui il reverse della mente ripercorre il Tempo….il Tempo felice in cui Niki riusciva a rendere tutto "speciale", un suo sorriso, una sua battuta, una sua risata, riempivano di contenuto ogni momento…..il tempo della sua infanzia….della sua adolescenza…..della sua Università….poi il momento dello tsunami…..e poi la fine…..la fine di tutto….del Tempo…

Solo domande poi affollano la mente…perchè, perchè spezzare la vita di un ragazzo senza pietà??????????

Noi, il Comitato Verità e Giustizia per Niki (Abruzzo), il Comitato Verità e Giustizia per Niki (Toscana) siamo in attesa della Verità e della Giustizia per Niki Aprile Gatti

Novità!!! (v. commenti)


 

 A Niki dicevo sempre che l'arcobaleno era il patto che Dio aveva stretto con l'uomo ……..Guardate l'ho appena fotografato fuori della libreria…….
Con me ormai non stringerà MAI PIU' PATTI!!!
A Niki li mandavo anche per mms quando ne vedevo uno……questo lo dedico a Lui…….

 

Angela Ambrosio Mamma di Anna

 

"ASSISTENZA E DIGNITA' PER MIA FIGLIA"

Qui possiamo fare qualcosa… 

Ecco la goccia di vita: una madre che non ha denaro per comperare un panino alla figlia ammalata, destinata ad una fine precoce, perchè già segnata da una malattia incurabile! E noi cosa possiamo fare oltre che lamentarci delle istituzioni, delle promesse mancate, dell'insensibilità delle persone…

Certo, possiamo dire: "Ti sono accanto con la preghiera…" mentre le ore passano inesorabili e ad una bimba si spegne sempre più il sorriso! Guardiamo questa creatura dal corpicino piagato  che aspetta una nostra risposta… e la sua Mamma… così dignitosa che vuole solo un lavoro per fargliela…

 

Grazie infinite a TUTTI. Ecco qua ciò che occorre: AMBROSIO ANGELA – Via Malacarne, 2 S.Gennaro Vesuviano (NA) 80040   Conto Posta posta-pay è 4023 6105 6956 8968 Codice fiscale MBRNGL66A41H931T


L'accorato appello di una mamma che da sola lotta contro la Klippel Trenaunay Weber la malattia rara di cui è affetta sua figlia Anna destinata a morire. Angela Ambrosio, una signora di San Giuseppe Vesuviano che da sedici lunghi anni convive con una gioia immensa e con un dramma che le dilania l'anima e la mente. La gioia infinita è sua figlia Anna. Le sue piccole conquiste, le emozioni, i gesti, gli sguardi e l'innata vanità di una ragazzina che, grazie all'amore incommensurabile di sua sorella Pina e di mamma Angela si conquista ogni giorno dei suoi dolorosi 16 anni di vita. Il dramma è la Klippel Trenaunay Weber. Una malattia rara per la quale non vi sono cure e che in fine al percorso ha un solo triste e nefasto epilogo. Al momento Anna sta vivendo una fase della malattia similare ad un malato terminale di cancro. Dolori atroci, necrosi, sanguinamenti, infezioni, linfoangite, metastasi in tutto il corpo e aggressività in momenti dolorosissimi. "Mia figlia è dolcissima, nonostante l'afasia e il ritardo intellettivo che l'ha colpita dopo un vaccino, ma che non ho potuto mai provare a causa della sua patologia. – dice mamma Angela – Anna capisce tutto e vive una sofferenza atroce sin dalla nascita. E' stata seguita dal secondo policlinico di Napoli, che diagnosticò la Klippell Trenaunay Weber, ma non contenta scrissi al centro di informazioni di malattie rare, che mi ghiacciarono con una lettera, che conservo ben stretta. Mi dicevano che non sapevano come aiutare Anna così come tanti altri nel mondo. Non c'erano cure". Poi l'inizio del calvario. Prima i ricoveri che pian piano si diradarono nel tempo, poi mille scuse, poi indirizzarono Angela alla terapia del dolore. "Ci andai con Anna,e loro mi dissero se provavo con gli oppiacei. – ricorda la signora – Nel giro di 24ore mia figlia aveva un blocco renale e per poco non moriva. Poi l'allontanamento definitivo dall'ospedale anche se il professore Andria, mi disse che se avessero avuto riscontri, per aiutare Anna mi chiamavano. Ma quando?" Angela è una mamma coraggiosa e da anni combatte una battaglia di dignità per la sua Anna che è stata lasciata sola sia dalle strutture ospedaliere che da quelle assistenziali territoriali. Quasi come se, visto che non si salverà da questo triste destino, fosse stata cancellata dalle persone che hanno diritto all'assistenza ed alla dignità della malattia. Anna risiede a San Gennaro Vesuviano, ma non va a scuola ed occuparsi della sua assistenza continua sono mamma Angela e Pina la sorella maggiore, che ha rinunciato agli studi universitari pur di accudire la sorella. Due donne sole. Ed Anna. A cui lo stato riconosce 480euro al mese. "Pago 345 al mese di fitto più spese condominiali e bollette. Come dobbiamo vivere?" – con amarezza affermo: "Io no ho più fiducia nelle istituzioni, non mi sento cittadina italiana. E dov'è l'articolo 1 della Costituzione italiana?"Angela anela ad un lavoro. Sino ad oggi, invece, le istituzioni non hanno fatto nulla nonostante le dovute insistenze,ho lavorato presso una cooperativa della 328 ambito nove come figura di assistente ai minori.nei comuni vesuviani "Purtroppo i pagamenti avvenivano ogni 5mesi e non tutta la retribuzione, mentre a me i soldi necessitavano tutti i giorni e fui costretta a lasciare", ricorda in questi anni ho anche registrato la fine del mio matrimonio con il disinteresse del padre di Anna. Ha trovato porte chiuse dappertutto e qualche associazione si è avvicinata solo per cercare di approfittare della condizione di Anna. Quello che è riuscita ad ottenere lo ha fatto solo con l'aiuto di una rete di persone amiche che l'hanno aiutata ad arredare la piccola casa in cui vivono. Non ha l'auto anche se Anna ama uscire. "Ci sono belle giornate di sole e stamattina mi ha detto: "io uscire". Dove la porto se non ho i soldi per comprarle un panino? – dice con la voce tremante, ma determinata – Senza di me Anna non avrebbe dignità e sto facendo di tutto affinchè non la perdi mai". vorrei acquistarla l'auto..ma l'accompagno di Anna non è reddito e non ho una busta paga per accedere ad un finanziamento..come fare non so..e l'auto è essenziale per me.Se gli succede qualcosa devo chiamare l'autoambulanza…!!!!!!E il lavoro per Angela è la condizione essenziale affinchè questo possa accadere dal momento che a Napoli non valgono le agevolazioni, che il Nord eroga a chi vive condizioni di estrema difficoltà per malattie così gravi come una casa ed un sussidio di 500euro al mese.Anna ama tantissimo il mecdonald.



Quando sei disperato confida in Dio….quando hai bisogno di luce confida negli Angeli….quando chiedi aiuto ai Santi…quando hai bisogno di conforto alla nostra Madre Celeste…prega alla Santa Coroncina e alla Madonna..e nella disperazione chiedi agli altri che Lodano e pregano con te….Amen

 La Mia Fede in Dio per Anna

La fede che mi accompagna da 17anni…ricordo ancora le parole del mio ginecologo":abortisci..perchè rischi di morire…io dissi….se Dio mi vorrà io sarò qui…"è nata Anna…malata da subito…ma amata da subito..e di li ho iniziato il mio percorso di fede…vedendo una scena da far brividi..e da allora poso sempre queste due raffigurazioni vicine….guardai lo sguardo della Madonna e quello di Gesù….ed io dissi…"Madre sono pronta…ho capito..come tu hai accettato tuo figlio in croce cosi accetto mia figlia in questo calvario"..e di li ho vissuto l'inferno con medici,familiari,il mio ex..ma l'unica cosa che mi reggeva la fede..ho visto apparizioni..profumi speciali…e io dicevo tra me e me.. "certo Gesù ti lavo i piedi"..poi dopo che non per scelta ma per necessità mentale e tranquillità forzata…decido di vivere da sola…e li ecco che al mio fianco Gesù mi affianca Pina l'altra mia figlia..mentre col maschio sto attraversando un altro calvario il rifiuto verso la malattia della sorella..e ha scelto di non vivere con me…ma questa è un altra storia…parliamo di noi tre, di noi in piena sofferenza e simbiosi decidiamo di dedicare il nostro tempo ad Anna..dopo che quei famosi luminari decidono di lasciarci sole..ed ecco il miracolo della fede…Anna 4anni fa per i medici ormai era arrivata alla fine…io mi inginocchio a Dio…..e dico.."sia fatta la tua volontà..ma non la mia..ma se è mio compito diventare un medico senza laurea…infondimi in me lo SPIRITO della sapienza e cosi sia"..da allora invenzioni su invenzioni…esami fatti da medici miei amici…uno dei miei amici medici..mi fà…."Angela ma come cammina con queste gambe?..non perchè sono enormi come un elefante…non perchè ci sono angiomi tuberosi interni(dette metastasi)..ma perchè Anna non ha più il funzionamento delle vene..in particolare le safene sono otturate…" e io…"credi in Dio"?…..io e Anna sicuramente stiamo affrontando una missione…."..e lui "qual è"..e io..ecco una del nostro cammino è questo…"lui mi guardò….e io.."sai Lazzaro…si alzò e camminò..eppure era morto…."non replicò….quando poi andai dalla ginecologa e gli mostrai l'ecografia all'utero…mi disse che era piena di angiomi tuberosi…e io chiesi…"allora non avrà ciclo?"..ma lei non rispose…avevo scelto lei…ma fu solo un caso…suo figlio era morto qualche anno prima in un incidente…guardai i suoi occhi….e mi fece intuire…"se io dicessi di si…e come direi a te…mio figlio torna"….mi guardò ancora e mi strinse le mani..e mi disse.."ma si mangiamoci un cioccolatino che è meglio….."..sicuramente sono confortata dalla fede….ma ho bisogno anche del conforto umano,fraterno..dove fino ad un anno fa lottavo da sola, senza stato e sanità…ero alla mia terza caduta per sorreggere la croce di Dio su calvario..e li che mi sono resa conto che avevo bisogno di aiuto……Lode a te mio Dio…e grazie per la vicinanza di voi tutti….Angela Ambrosio

 

Edda CattaniLe “Madri Coraggio”
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Nel nome del cuore

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Nel Nome del Cuore 2011

Si ripete anche quest’anno e per l'occasione diversi artisti di primo piano metteranno la loro musica al servizio della solidarietà: lo scopo di Nel nome del cuore 2011, infatti, è quello di raccogliere fondi per le popolazioni povere del Burundi e dello Sri Lanka.

Gli artisti presenti a Nel nome del cuore 2011 saranno Renato Zero, Nek, Roberto Vecchioni, Raf, Noemi, Nair e Il Volo, con il coro dei bambini del Teatro Carlo Gesualdo a supportarli live.

Il ricavato della serata sarà devoluto totalmente a tre progetti benefici a favore delle poverissime popolazioni delle due nazioni africane. Verrà potenziata la struttura ospedaliera di Mutoy, in Burundi, mentre nello Sri Lanka arriveranno 100 biciclette per i bambini che devono recarsi nelle lontane e scarse scuole del paese. In più verranno sostenuti gli sfollati della guerra e saranno ricostruite 40 case distrutte dalle inondazioni.

Per finire con il ricavato di Nel nome del cuore 2011 verrà edificata la Casa di accoglienza San Francesco, una struttura per giovani nello Sri Lanka.

Per donare 2 euro basterà mandare un SMS al numero 45501, dal 10 al 22 giugno. Per maggiori informazioni rimandiamo al sito sanfrancesco.org.

 La solidarietà da Assisi 2010

 

 

 

L’appuntamento con l’edizione 2010 di “Nel nome del cuore” è per questa sera 4 giugno alle ore 21:10 su Rai1 con la diretta del concerto benefico che ogni anno si svolge dalla piazza inferiore della Basilica di Assisi, condotto da Carlo Conti. Una serata che vedrà sfilare sul palcoscenico alcune delle voci più belle del panorama artistico italiano: Renato Zero, Massimo Ranieri, Malika Ayane, Francesco Renga, Irene Fornaciari, I Nomadi e il tenore scoperto da “Amici di Maria De Filippi” Matteo Macchioni. Tante stelle tutte unite per solidarietà, l’intero ricavato della serata sarà infatti devoluto a due progetti benefici per l’assistenza all’infanzia.

 

 

 

A Grand Goâve, Haiti, sarà ricostruito un centro di accoglienza destinato a giovani e bambini, mentre in Colombia, a Corozal, sarà finanziata la ricostruzione di una mensa parrocchiale, posta al servizio di una delle comunità più povere del pianeta. Per partecipare attivamente alla causa basta telefonare il numero 45505 per donare 2 euro o inviare un messaggio allo stesso numero, donando 1 euro. Alla campagna di raccolta fondi telefonica aderiscono i gestori Telecom Italia, Vodafone, Wind e 3.

 

 

A proposito di questa manifestazione Padre Giuseppe Piemontese, Custode del Sacro Convento di Assisi a proposito dell’edizione di quest’anno e di quelle degli anni passati ha dichiarato :

 

“Nel Nome del Cuore, quella che abbiamo chiamato ‘ festa estiva di San Francesco’ rappresenta un momento di serenità e di sana allegria per i giovani, gli adulti e le famiglie. Quest’anno si preannuncia ricca di proposte culturali, di racconti francescani e di amicizia con la popolazione di Haiti e con le missioni francescane collegate alla Basilica di S. Francesco. Negli anni passati si è dato vita ad una gara di generosità, che ha permesso a tanti amici, che ci hanno seguito, di sostenere e realizzare progetti importanti a favore di popolazioni dell’Africa e dell’Asia, in Burkina Faso, Darfur, Kenya, Zimbawe, Uganda, Filippine, Vietnam, Malawi, Zambia. Quest’anno, “Nel Nome del Cuore” e nel nome di S. Francesco, contiamo di portare aiuto e solidarietà alle popolazioni terremotate di Haiti”.

 

Edda CattaniNel nome del cuore
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Guardarsi intorno!

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"Noi ci vediamo!"

 

Dopo l'accorato appello di una madre che ha lanciato su facebook il suo richiamo, ecco il commento  di P.V. all'articolo sulla "Giornata della Memoria" pubblicato qui sotto. Guardiamone un passo:

 

…Accorgersi così della presenza di tante vite che ci vengono incontro da ogni lato,
ognuna con il suo percorso, in attesa di essere da noi conosciute e riconosciute.
Cos'altro é stato il cammino di Gesù e dei suoi discepoli se non un guardare intorno?
Come si sarebbe espressa la forza liberante dei suoi gesti, se non fosse stata sollecitata
da un guardare compassionevole? 
E noi? Forse potremmo fare spazio ad una goccia di vita se solo guardassimo davvero.
Il samaritano, guarda e presta soccorso all'invisibile.
Il ladro, dalla croce guarda e apre il suo ultimo battito alla speranza…

 

Ecco la goccia di vita: una madre che non ha denaro per comperare un panino alla figlia ammalata, destinata ad una fine precoce, perchè già segnata da una malattia incurabile! E noi cosa possiamo fare oltre che lamentarci delle istituzioni, delle promesse mancate, dell'insensibilità delle persone…

Certo, possiamo dire: "Ti sono accanto con la preghiera…" mentre le ore passano inesorabili e ad una bimba si spegne sempre più il sorriso! Guardiamo questa creatura dal corpicino piagato  che aspetta una nostra risposta… e la sua Mamma… così dignitosa che vuole solo un lavoro per fargliela…

 

 

 

 

C'è anche chi scrive sulla bacheca: "Ditemi come possiamo aiutare realmente questa ragazza e la sua famiglia: non ci sono parole per descrivere il mio dissenso…. Noi, amiche e amici di fb, insieme possiamo farcela, ci basta solo sapere cosa possiamo fare!!!!! "

 

Grazie infinite a TUTTI. Ecco qua ciò che occorre: AMBROSIO ANGELA – Via Malacarne, 2 S.Gennaro Vesuviano (NA) 80040   Conto Posta posta-pay è 4023 6105 6956 8968 Codice fiscale MBRNGL66A41H931T



 

 

"ASSISTENZA E DIGNITA' PER MIA FIGLIA"

 

 

 

 

L'accorato appello di una mamma che da sola lotta contro la Klippel Trenaunay Weber la malattia rara di cui è affetta sua figlia Anna destinata a morire. Angela Ambrosio, una signora di San Giuseppe Vesuviano che da sedici lunghi anni convive con una gioia immensa e con un dramma che le dilania l'anima e la mente. La gioia infinita è sua figlia Anna. Le sue piccole conquiste, le emozioni, i gesti, gli sguardi e l'innata vanità di una ragazzina che, grazie all'amore incommensurabile di sua sorella Pina e di mamma Angela si conquista ogni giorno dei suoi dolorosi 16 anni di vita. Il dramma è la Klippel Trenaunay Weber. Una malattia rara per la quale non vi sono cure e che in fine al percorso ha un solo triste e nefasto epilogo. Al momento Anna sta vivendo una fase della malattia similare ad un malato terminale di cancro. Dolori atroci, necrosi, sanguinamenti, infezioni, linfoangite, metastasi in tutto il corpo e aggressività in momenti dolorosissimi. "Mia figlia è dolcissima, nonostante l'afasia e il ritardo intellettivo che l'ha colpita dopo un vaccino, ma che non ho potuto mai provare a causa della sua patologia. – dice mamma Angela – Anna capisce tutto e vive una sofferenza atroce sin dalla nascita. E' stata seguita dal secondo policlinico di Napoli, che diagnosticò la Klippell Trenaunay Weber, ma non contenta scrissi al centro di informazioni di malattie rare, che mi ghiacciarono con una lettera, che conservo ben stretta. Mi dicevano che non sapevano come aiutare Anna così come tanti altri nel mondo. Non c'erano cure". Poi l'inizio del calvario. Prima i ricoveri che pian piano si diradarono nel tempo, poi mille scuse, poi indirizzarono Angela alla terapia del dolore. "Ci andai con Anna,e loro mi dissero se provavo con gli oppiacei. – ricorda la signora – Nel giro di 24ore mia figlia aveva un blocco renale e per poco non moriva. Poi l'allontanamento definitivo dall'ospedale anche se il professore Andria, mi disse che se avessero avuto riscontri, per aiutare Anna mi chiamavano. Ma quando?" Angela è una mamma coraggiosa e da anni combatte una battaglia di dignità per la sua Anna che è stata lasciata sola sia dalle strutture ospedaliere che da quelle assistenziali territoriali. Quasi come se, visto che non si salverà da questo triste destino, fosse stata cancellata dalle persone che hanno diritto all'assistenza ed alla dignità della malattia. Anna risiede a San Gennaro Vesuviano, ma non va a scuola ed occuparsi della sua assistenza continua sono mamma Angela e Pina la sorella maggiore, che ha rinunciato agli studi universitari pur di accudire la sorella. Due donne sole. Ed Anna. A cui lo stato riconosce 480euro al mese. "Pago 345 al mese di fitto più spese condominiali e bollette. Come dobbiamo vivere?" – con amarezza affermo: "Io no ho più fiducia nelle istituzioni, non mi sento cittadina italiana. E dov'è l'articolo 1 della Costituzione italiana?"Angela anela ad un lavoro. Sino ad oggi, invece, le istituzioni non hanno fatto nulla nonostante le dovute insistenze,ho lavorato presso una cooperativa della 328 ambito nove come figura di assistente ai minori.nei comuni vesuviani "Purtroppo i pagamenti avvenivano ogni 5mesi e non tutta la retribuzione, mentre a me i soldi necessitavano tutti i giorni e fui costretta a lasciare", ricorda in questi anni ho anche registrato la fine del mio matrimonio con il disinteresse del padre di Anna. Ha trovato porte chiuse dappertutto e qualche associazione si è avvicinata solo per cercare di approfittare della condizione di Anna. Quello che è riuscita ad ottenere lo ha fatto solo con l'aiuto di una rete di persone amiche che l'hanno aiutata ad arredare la piccola casa in cui vivono. Non ha l'auto anche se Anna ama uscire. "Ci sono belle giornate di sole e stamattina mi ha detto: "io uscire". Dove la porto se non ho i soldi per comprarle un panino? – dice con la voce tremante, ma determinata – Senza di me Anna non avrebbe dignità e sto facendo di tutto affinchè non la perdi mai". vorrei acquistarla l'auto..ma l'accompagno di Anna non è reddito e non ho una busta paga per accedere ad un finanziamento..come fare non so..e l'auto è essenziale per me.Se gli succede qualcosa devo chiamare l'autoambulanza…!!!!!!E il lavoro per Angela è la condizione essenziale affinchè questo possa accadere dal momento che a Napoli non valgono le agevolazioni, che il Nord eroga a chi vive condizioni di estrema difficoltà per malattie così gravi come una casa ed un sussidio di 500euro al mese.Anna ama tantissimo il mecdonald.

 

 Questo appello deve trovare risposta… se siete in tanti a leggere queste mie pagine, non passate oltre!

 Sentite cosa mi scrive questa Mamma speciale:

"Grazie cara Edda,le dolci parole,del Signore che escono da voci lontane,riempiono il cuore sempre,e devo dire che la mia fede è stata la medicina di Anna,perchè solo chi crede vede le meraviglie di Dio,e io sono felice che Dio mi ha affidato un compito molto difficile,vedere la sofferenza in Anna e dire,"grazie Dio di avermi scelta e vivere questi giorni sulla terra in tua compagnia"il sorriso che mi dono' ha avuto un grosso compito essere allegre nel giorno delle sofferenze è solo un dono di Gesù,ringrazio DIO di poter avere persone che mi stanno vicino anche da lontano,grazie per le affettuose parole,un abbraccio affettuoso. "
 
Edda CattaniGuardarsi intorno!
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Alzheimer: la memoria azzerata

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I volti della demenza

Mercoledì 21 settembre 2011 si è celebrata la 18esima edizione della Giornata Mondiale dell'Alzheimer, il cui titolo è "I volti della demenza": in tutt'Italia si sono svolte iniziative da parte di diverse associazioni per sensibilizzare il più possibile, l'opinione pubblica. Il morbo (chiamato così in onore di Alois Alzheimer, il primo neuropsichiatra, che la descrisse) è la forma più frequente di demenza, cioè l'effetto di un progressivo declino della memoria e delle funzioni cognitive, tale da incidere sulla qualità della vita, scatenata da patologie che alterano sempre più le  funzioni cerebrali . Il morbo di Alzheimer attualmente colpisce 36 milioni di persone


 La solitudine nell'oblio assoluto
Una campagna Sms in aiuto delle famiglie

I malati sono oggi oltre 600 mila in Italia e 35 milioni in tutto il mondo. Un dato destinato a crescere come conseguenza dell'invecchiamento della popolazione. nei prossimi vent'anni raddoppierà. Fino al 13 febbraio si potranno donare 2 euro inviando un SMS al numero 45503 da tutti i cellulari privati.

Se ti fa piacere, ascolta anche la mia testimonianza:

Video Rai.TV – Sulla via di Damasco 2009 – 2010 – Viva la vita
Source: rai.tv

 

   

"Se perdi la memoria perdi tutto". Con questo slogan parte la campagna per sostenere, inviando un sms solidale, "Pronto Alzheimer", il primo servizio telefonico per i malati e i loro familiari. Non si tratta semplicemente di un telefono amico ma di un aiuto concreto gestito dalla Federazione Alzheimer Italia , la maggiore organizzazione nazionale no profit dedicata alla promozione della ricerca medica e scientifica sulle cause, la cura e l'assistenza per la malattia di Alzheimer. I malati di Alzheimer sono oggi oltre 600 mila in Italia e 35 milioni in tutto il mondo. Un dato destinato a crescere notevolmente come conseguenza dell'invecchiamento della popolazione. Secondo i dati della Federazione, il numero delle persone colpite da demenza nel mondo nei prossimi vent'anni raddoppierà.   

La famiglia è la seconda vittima. La maggior parte delle telefonate e delle mail  – circa settemila richieste d'aiuto l'anno – arriva da famiglie di ammalati che spesso non sanno dove andare, a chi rivolgersi. Per il pesante carico assistenziale ed emotivo cui sono sottoposte, sono considerate la seconda vittima dell'Alzheimer.  "Questo perché  –  spiega Gabriella Salvini, presidente della Federazione che coordina in tutto 47 associazioni – non esiste ancora una mappatura nazionale, ma neanche regione per regione, dei centri dove si può avere una valutazione dell'Alzheimer. Noi siamo riusciti a fare una mappatura delle unità di valutazione ma solo per la regione Lombardia. E'un lavoro enorme, spesso gli indirizzi non esistono neanche in internet, e richiede sostegni".
 

Non si sa a chi rivolgersi. Per attirare l'attenzione su questo enorme disordine che complica la vita delle famiglie dei malati, la Federazione, in occasione della giornata mondiale dell'Alzheimer ha chiamato a raccolta i responsabili regionali dei servizi socio sanitari. "Abbiamo proposto loro – spiega la Salvini – una collaborazione per fare un censimento in tutte le regioni. E' sconcertante, ma oggi non è possibile sapere neanche il numero esatto dei centri dove si può ricevere possibilità di diagnosi e di assistenza. Molte delle persone che ci telefonano e ci mandano mail per chiedere aiuto non hanno mai neanche sentito parlare delle unità di valutazione Alzhaimer. A volte, da regione a regione, cambia anche in nome, oltre che la collocazione. In certi casi si trovano negli ospedali, in altri nei distretti sanitari gestite da geriatri, in altri ancora si trovano in istituti di riabilitazione o case di riposo. Per fare un lavoro di orientamento ai servizi territoriali specifici (ASL, RSA, Centri Diurni di Assistenza integrata)  è quindi necessario avere una mappatura nazionale".
 

Non si guarisce, ma si può aiutare. Da quando è stato attivato, nel 1993, il servizio ha ricevuto più di 113mila richieste di aiuto, anche da parte delle figure professionali che a vario titolo si occupano del problema.  "La malattia è molto complessa – conclude la  Salvini – e non esiste una terapia per guarire. Quel che si può fare è dare il massimo aiuto ai malati e alle loro famiglie. Hanno bisogno di essere correttamente informate ed orientate su come comportarsi e dove andare".

La campagna solidale. Fino al 13 febbraio  si potranno donare 2 euro inviando un SMS al numero 45503 da tutti i cellulari privati Tim, Vodafone, Wind e 3 o da telefono abilitato Telecom Italia oppure chiamando lo stesso numero da rete fissa Fastweb, sarà inoltre possibile donare  5 o 10 euro chiamando da rete fissa Telecom Italia. La linea telefonica di "Pronto Alzheimer" (02-809767) è attiva dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18, ed è gestita da una struttura dedicata composta da 2 persone affiancate da volontari.

(18 gennaio 2011)

 
 

Edda CattaniAlzheimer: la memoria azzerata
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Emergenza Haiti!

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Il dramma di Haiti tra violenza, elezioni e colera

 

L'acqua inquinata ha portato il colera, che in pochi giorni ha ucciso un migliaio di persone e ne ha mandate all’ospedale circa 17 mila. Ma di inquinata, ad Haiti, c’è anche una campagna elettorale che sta aumentando le tensioni sociali e sta spegnendo le speranze della popolazione, già soffocate dal terremoto che nel gennaio del 2010 ha provocato più di 222 mila vittime coinvolgendo più di 3 milioni di abitanti.
E' difficile tornare alla normalità in un Paese che la normalità non l'ha mai conosciuta. Lo racconta a Sky.it un operatore di un'organizzazione umanitaria che ha lavorato nell'isola e che ha accettato di parlare della sua esperienza chiedendo di restare anonimo. Valerio (il nome è di fantasia) ha la qualifica di
"Disaster manager". Ha trascorso quasi due mesi ad Haiti e adesso che è tornato in Italia continua a seguire giorno dopo giorno la situazione nel Paese.

Una canzone per prevenire il colera – Il colera è un'infezione intestinale che porta rapidamente alla morte. Alla fine di ottobre parte della popolazione ha iniziato a manifestare sintomi tipici come diarrea, vomito e febbre alta. Subito dopo sono arrivate le prime morti con casi anche nella vicina Santo Domingo e in Florida.
Ma come si fa per limitare i danni? "Occorre lavarsi bene le mani e non entrare in contatto con acqua contaminata", spiega Valerio. "C'è un metodo che noi insegniamo. Forse farà ridere ma è diffuso a livello internazionale:
consiste nel cantare per due volte di fila la canzoncina 'Happy Birthday' mentre ci si lava le mani. È un modo per assicurarsi che la pulizia di tutte le dita avvenga in maniera efficace anche senza il sapone".
Mentre gli operatori delle ong utilizzano mascherine e guanti per diffondere i messaggi di prevenzione ai cittadini viene diffuso soprattutto con gli sms. "Può sembrare strano – continua Valerio – ma ad Haiti sono molto diffusi i cellulari. Le compagnie telefoniche hanno ricevuto dei finanziamenti dopo il terremoto e vendono gli apparecchi con delle ricariche per 10 dollari, che comunque è una cifra considerevole".
Intanto Medici Senza Frontiere, che
nel Nord del Paese ha aperto un nuovo centro per trattare il virus, ha lanciato un allarme alle organizzazioni che operano nell’isola: “Le previsioni a breve e lungo termine indicano che la situazione peggiorerà”.

Il ritorno dei rapimenti – Tra i danni causati dal terremoto c'è anche il crollo di due carceri che ha rimesso in libertà 4500 detenuti. Molti di loro si sono riorganizzati in bande dedite al business dei rapimenti. “Le vittime possono essere sia operatori delle ong che persone del posto, dal momento che in alcune zone di Port Au Prince vivono famiglie benestanti”. Il riscatto? “Vengono chiesti intorno ai 12 mila dollari, che non sono neanche una cifra altissima”. E intanto il coprifuoco per i volontari, che prima era alle 18, è stato anticipato alle 12.


Per sostenere i bambini CLICK!

Haiti_emergenza_report_19112010[1]

 di Alberto Giuffrè

 

Ad Haiti è morta anche la Madre Teresa del Brasile

Da http://www.miliziadisanmichelearcangelo.org/

 

 

 

 

 

Il devastante terremoto di Haiti si è portato via anche la Madre Teresa del Brasile. Zilda Arns, 75 anni, candidata tre volte al Nobel per la Pace, era conosciutissima in patria, dove tanti anni fa, nello Stato di Paranà, diede il via alla Pastoral da Criança, la Pastorale dei bambini, un programma di salute pubblica che oggi coinvolge oltre 250 mila volontari, e dà assistenza sanitaria a 1 milione 300 mila persone in Brasile. Zilda Arns ha puntato tutto sui bambini. “Il bambino – ha detto – è il seme della pace o della violenza nel futuro: dipende da come viene curato ed stimolato. Pertanto il suo contesto famigliare e comunitario deve essere compreso e inteso come il grande granaio per la costruzione di un mondo più giusto e fraterno, a servizio della vita e della speranza”. Parole che ha messo in pratica. Si forma come medico pediatra, e da subito si occupa di salute pubblica. Decisiva è, nel 1980, la sua esperienza come coordinatrice della campagna di vaccini anti-polio …

…   in Brasile: crea un suo metodo, che poi sarà fatto proprio dal ministero della Salute brasiliano. Nel 1983, fonda la Pastorale della Salute, su richiesta della Conferenza Episcopale dei vescovi brasiliani. Inizia nello stato di Paranà, ma il progetto, da locale, diventa presto qualcosa di grande: in questi venticinque anni, la pastorale ha accompagnato oltre 1 milione e 800 mila bambini al di sotto dei sei anni e quasi un milione e mezzo di famiglie povere in 4060 municipi brasiliani. Ogni mese, i volontari fanno visita  alle famiglie, celebrano la giornata del peso, detta “la giornata della celebrazione della vita”, e si riuniscono per riflettere e pregare. Oggi l’iniziativa è divenuta un’organizzazione ecumenica internazionale che aiuta milioni di bambini e le loro famiglie: la Pastoral da Criança si avvale di tutti i mezzi di comunicazione per educare sia agli aspetti sanitari di base per ridurre la mortalità infantile, sia ai valori della solidarietà e della fraternità per costruire una società più giusta.

Zilda Arns si trovava ad Haiti in missione umanitaria. La sua morte ha profondamente scosso il Brasile, che ha perso la sua “madre Teresa”. La segreteria del presidente Lula ha chiamato l’ex arcivescovo Evaristo Arns, suo fratello, per esprimere le condoglianze.

 “Come cristiani – ha detto una volta  la dottoressa Arns, possiamo portare in questo campo la forza propulsiva dell’amore al fratello, che è il più forte agente di trasformazione sociale”.

Andrea Gagliarducci

 


Edda CattaniEmergenza Haiti!
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