LA MERAVIGLIA DELLA VITA UMANA "La grandezza della vita sta nella grandezza del Sogno in cui si è deciso di credere" (MARTIN LUTHER KING) Ci siamo incontrati per parlare dell'amore ed ora vediamo le domande che si pone il papà di Lene, nell'articolo postato sotto. Vogliamo parlare di questa esistenza come meraviglia o sogno. Pensiamo che anche la vita animale e vegetale è meraviglia e ci è affine. Riconosciamo questa meraviglia, immergiamoci riconoscenti nella dolcezza, nel valore di questa continuità. Ma anche realizziamo che solo la vita umana può dire a se stessa la meraviglia che: la vita, solo nella vita umana, la vita giunge alla coscienza di sé. La vita umana è quel luogo della materia matura dove si accendono misteriosamente coscienza, pensiero, esperienza morale, manifestazioni di spiritualità contemplativa e creativa, nostalgie e dedizioni e tragedie d'amore, tutte cose su cui non voglio fermarmi perché sono accessibili all'esperienza comune, ma che fanno della vita umana una parte più grande dell'intero universo biologico e fisico che la contiene, un effetto che può trascendere l'immensa causa da cui ha origine, non contentarsi di questo universo, metterlo in questione, chiedergli radicale giustificazione di sé nell'ordine dell'essere e nell'ordine del valore con la scienza e la filosofia. L'uomo è micidiale all'uomo, perché non vede che cosa veramente è l'uomo. Come meraviglia si contempla la vita umana come tenerezza del cuore.
Il cuore ha un suo modo di vedere, che non è quello de! pensiero ma che è conoscitivo. Non è conoscenza quella che acquisisce il padre nello scrutare il profilodel bambino che tiene in braccio, non è conoscenza quello che l'innamorato segue nei movimenti di lei … Queste cose conosce della vita umana la tenerezza del cuore e altre quali le beatitudini evangeliche, che parlano di una vita che supera l’autoaffermazione naturale. Questa conoscenza sa toccare, gli orrori, le disperazioni sempre possibili della vita in un modo che inspiegabilmente solleva, guarisce. Non dovremmo mai dimenticare come ogni vita, ogni stadio della vita, può presentarsi all'amicizia incondizionata, alla tenerezza del cuore. «La cosa forse più bella della vita umana è che ci sono altre vite umane», molto accade come se nel semplice essere se stessi, essere grandi, al limite divini, non si realizzasse ancora la pienezza di quello che l'idea di vita umana contiene o promette. La vera vita sembra essere un vivere insieme la vita: perfino in Dio, se è vero il più profondo mistero cristiano che essa sia vita non sola, ma con altri, per altri, di altri; comunione di vita. La vita più vera e più forte non è quella che si contrappone alle altre e forse le sovrasta, ma quella che maggiormente si comunica, che maggiormente comunica con tutte le vite. La vita più grande e più forte è la vita di (tra) tutte le vite. .."Ma le canzoni Altra meraviglia è contemplare la vita umana come appare all'abisso della fede. Qui la vita umana è avventura [senza Fine. Una volta che c'è, è] per sempre. Noi ammessi alla vita, questi e non altri, per eterno decreto, saremo stati l'unica storia dell'essere nell'infinità del possibile, saremo appartenuti al club più esclusivo che si possa pensare. L'essere avrà avuto il mio volto. L'eternità avrà per sempre il mio volto. Perché proprio il mio, scelto dall'Amore infinito? Entro l'abisso della fede, la vita si presenta guardata molto più dal termine, dall’éschaton, che dall'inizio. L'inizio già non è povera cosa, come abbiamo visto: la cellula umana è un miracolo di complessità che richiede un'immensità per formarsi, il suo grembo è un universo di miliardi di anni luce. Ma nulla distingue nel visibile quella cellula dalle altre cellule viventi, e mortali. È dal termine che, nella fede, si comprende l'inizio. In Dio viene prima ciò che viene dopo, il compimento della storia: quelle cellule come tutte le altre sono l'inizio di una vita eterna elevata alla visione di Dio. Dal dopo si capisce il prima. La fede vede il mondo alla rovescia. La vida es sueno: dalla vita che «è sogno» ci risveglieremo alla vita che è realtà. Diremo: era solo un sogno. Vedremo come stanno veramente le cose. Si ridimensioneranno incredibilmente tutti i valori. La grandezza umana: era un sogno. La sofferenza, il fallimento, l'orrore: era soltanto un brutto sogno. Ecco quello che contava: la buona volontà: ecco anello che conta: la gloria di Dio, il dono di Dio.
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2 comments
Join the conversationPeter Versac - 10 settembre 2011
La lettura di questo intenso scritto ha riportato alla mia memoria una poesia del poeta turco Nazim Hikmet
ALLA VITA
La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell’al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.
La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla è più bello, più vero della vita.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.
Edda Cattani - 11 settembre 2011
Amico nostro, come dice il poeta " nulla è più bello, più vero della vita" e va presa sul serio! Grazie infinite per il bellissimo contributo. Un abbraccio di sole!