MESSAGGI DALL’INDIA
Alla nostra Associazione di Padova abbiamo ospitato PADRE GABRIELE GASTALDELLO un sacerdote di Vicenza, laureato in filosofia all’Università di Padova e dottorato di ricerca all’Università di Benares (India) sull’umanesimo induista. Questa figura di apostolo e missionario che ha conosciuto Madre Teresa di Calcutta, ha saputo trasmetterci lo spirito dell’India, una cultura complessa ma di stile alquanto semplice. Il Padre, animatore della ‘Scuola del Villaggio’ che ha un sito www.scuoladelvillaggio.it ci invia sovente comunicazione e contenuto dei suoi incontri. Ecco qualche pillola di saggezza.
Sulla piazza del mondo le culture si incontrano. Noi condividiamo la sapienza di altri popoli e diventiamo sempre più “fratelli universali”. Tutti siamo riscaldati dallo stesso sole, respiriamo la stessa aria, usiamo la stessa acqua e posiamo i piedi sulla stessa terra. Non abbiamo un altro pianeta perché questo non è di nostro gradimento! È bello collaborare per un mondo più umano!
Il neurologo Moreno Toldo che da quattro anni serve un centro di aiuto sanitario a Benares in India condividerà le sue esperienze con le nostre esperienze di dialogo con l’Oriente.
La perla della antica cultura vedica abita in questo messaggio: “Il bene che fai è l’affitto che paghi per il posto che occupi sulla terra. Continuamente tu adoperi il sole, l’aria, l’acqua e la terra. Sii consapevole di questi elementi cosmici di cui è fatto il mondo e di cui sei fatto anche tu: considera quanto sole hai sintetizzato, quanta aria hai respirato, quanta acqua hai adoperato, quanti pasti hai mangiato…. Nella rugiada delle piccole cose la mente si illumina e il cuore si appassiona. Perché la rosa fiorisce e non si chiede il perché? I fiori dei campi fioriscono gratuitamente, gli uccelli del cielo cantano gratuitamente. Celebra anche tu la gratuità! Celebra l’alba e il tramonto. Celebra il silenzio e la parola. Celebra il lavoro e il riposo. Celebra la gratuità di ogni giorno e di ogni respiro. Gratuità è la via più bella per apprezzare la vita!”
In India i devoti fanno il bagno sacro sul Gange per iniziare il giorno con energia. Da quel gesto significativo (rito) abbiamo ricavato una proposta bella per tutti noi: alla finestra del mattino allunga le braccia in alto, in-spira con abbondanza. Poi allarga le braccia ed e-spira anche l’aria residua chinandoti in avanti. In-spira calma, e-spira sorriso…. Chiama la compagnia di parole significative che proteggono e potenziano la mente (mantra). Offri l’inno della gratuità che abbiamo scritto per te.
Porta messaggi di dialogo con l’Oriente e … “svegliati antico Oriente dentro di me”. (Tagore).
gratuità
Ogni mattina al tocco della luce hai un giorno nuovo davanti a te. Non hai diritto di essere vivo: la vita è gratuita. Ogni mattina puoi dire: “Anche oggi adopero il sole, l’aria, l’acqua, la terra”. Pensa quanto sole hai sintetizzato, quanta aria hai respirato, quanta acqua hai usato, quanti pasti hai mangiato fino a questo punto…..
Il grande grembo del mondo rende possibile la tua piccola vita. Il grande tempio del mondo fa da casa al piccolo tempio della tua vita. Ogni mattina puoi dire: “Anche oggi adopero gli occhi che vedono, gli orecchi che odono, il cuore che batte, i polmoni che respirano, la mente che pensa…..”.
Tu sei tutti quelli che hai incontrato lungo il cammino della vita che ti hanno lasciato qualche cosa che ti ha aiutato a vivere. Considera le mille mani che ti hanno fatto arrivare fino a questo punto.
Il bene che fai agli altri è l’affitto per il posto che occupi sulla terra.
Tu puoi fare esperienza di Dio nella gratuità di ogni giorno e di ogni respiro. Tu vieni dalla grande vita, tu abiti nella grande vita e alla grande vita ritornerai.
Abituati a bene-dire = dire-bene cioè apprezzare: è uno stile di vita da portarsi appresso sempre.
· · Benedetto Dio per la vasta terra che ci dai in usufrutto.
· · Benedetto Dio per il potere che dai alla terra di produrre pane.
· · Benedetto Dio per il nutrimento che ci dai in ogni tempo.
Gratuità è l’atteggiamento migliore per apprezzare la vita che è un dono da donare: l’amore dono fa fiorire la vita.
Alla finestra del mattino dici: “Ti offro le azioni della giornata, fa che siano belle!”.
Alla finestra della sera volgi le palme al cielo e dici: “Ti adoro mio Dio, ti ringrazio del giorno che finisce, del bene compiuto, dei volti incontrati, delle parole belle ascoltate e donate, della salute, del lavoro, del cibo, del riposo…..”.
Su tutto ciò che la coscienza ti rimprovera chiama queste parole: “Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito fermo, non cacciarmi lontano dal tuo volto, non mi togliere il tuo spirito di santità” (Salmo 50).
Dio grande e misericordioso, visita la nostra casa (fermati a guardare i volti e a recitare i nomi di chi prega con te), allontana le insidie del male, manda i tuoi angeli a custodirci nella pace, la tua benedizione sia sempre con noi.
Dio ci benedica e ci protegga.
Dio faccia splendere il suo volto su di noi.
Dio ci doni serenità e pace per mezzo dello Spirito Santo.
Mandala (dal sanscrito maṇḍala (मण्डल), letteralmente: «essenza» (maṇḍa) + «possedere» o «contenere» (la); tradotto anche come «cerchio-circonferenza» o «ciclo», entrambi i significati derivanti dal termine tibetano (dkyil khor) è un termine simbolico associato alla cultura veda ed in particolar modo alla raccolta di inni o libri chiamata Rig Veda. La parola è utilizzata, anche, per indicare un diagramma circolare costituito, di base, dall’associazione di diverse figure geometriche, le più usate delle quali sono il punto, il triangolo, il cerchio ed il quadrato. Il disegno riveste un significato spirituale e rituale sia nel Buddhismo che nell’Hinduismo.
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