Newsletter n.13 del 28 Dicembre 2012
“Ecco noi ci siamo trasformati per essere sempre più piccoli ed entrare dentro di voi silenziosi. La tua pace mamma è la pace di chi con te riconosce il canto dell'amore Divino.” (S. Natale da V.S.)
Con gli auguri dei miei Cari, vi raggiungo ancora una volta, in punta di piedi per non turbare la serenità di questi giorni di letizia e d’amore. Il Santo Bambino è giunto anche nelle vostre case ed avrà sicuramente portato quell’aria di innocenza, di pace e d’ amorevolezza che Lui solo può dare. Ci eravamo salutati con Cattolica 2012 imminente ed ora ci salutiamo con la chiusura dell’anno di associazione “Padova 2012: Scienza e Fede”.
Sono state esperienze forti e gratificanti. Cattolica è implosa come unico convegno in Italia a quel livello: per anzianità, programma e (permettetemelo, non per me ma per Paola Giovetti) conduzione. Ha portato ad una svolta con la presenza delle metafoniste di FB e di figure di notevole spessore che mai si erano presentati ai nostri Convegni. Sono seguite valutazioni da parte di giornalisti poco scrupolosi che ne hanno fatto un business tutto a nostro vantaggio. Poi tutto è tornato alla normalità ed anche “Padova 2012” nel suo piccolo ha ripreso le medesime tematiche raggiungendo coloro che, nel Veneto, non potevano permettersi lunghe distanze.
Ed ora mi permetto di trascrivere ciò che ha rappresentato il nostro cammino in quest’annata così piena di avvenimenti, ma di grande ricchezza spirituale. E’ un aneddoto che ho letto durante il nostro ultimo evento:
Wanted:l’assassino della “fedeltà”
Da tempo le cose in paese non andavano bene. Nessuno si fidava più di nessuno. Nemmeno dei fratelli, delle sorelle, degli amici e persino dei genitori. Ognuno sospettava degli altri. Nessuno si arrischiava più a fare progetti di una certa durata. Si viveva alla giornata, senza entusiasmo. Non nascevano più bambini e da fuori nessuno si arrischiava più a prendere il domicilio in paese. Si fecero lunghi dibattiti in consiglio comunale per scoprire le cause della morte della fedeltà. Un giorno comparve, sui muri delle case, una dichiarazione firmata dal sindaco: si era scoperto il colpevole della morte della “fedeltà”. Il sindaco diceva di averne un identikit preciso. Se la gente voleva vederlo venisse pure nella sala del consiglio. I cittadini accorsero in massa, per curiosità. Furono fatti sfilare ad uno ad uno davanti a una piccola edicola coperta da un drappo. Mano mano passavano, il drappo veniva alzato. Dietro il drappo c'era un semplice specchio dove ciascuno poteva vedere il proprio volto. Era il volto del colpevole.
Le mie relazioni hanno sempre trattato argomenti affini al messaggio che ne perviene ed anche il mio augurio aderisce a questo monito. La Fedeltà di Dio sostiene tutte le altre forme di carità fraterna. In un’epoca in cui non vi sono più certezze, non quella di una casa, di un posto di lavoro, della stabilità della famiglia, dei rapporti stabili e duraturi … e la fedeltà delusa finisce per dare adito a nuove infedeltà… Dio solo resta a dare garanzia alla vita umana. Siamo fedeli nella crescita personale, nel servizio al prossimo, nella testimonianza benefica! Tutto quanto riceviamo deve diventare strumento per giungere a vedere “…il cielo aperto” e la giustizia del Padre sorgente e sostegno di ogni fedeltà.
Con Fra Benito capiamo meglio il senso del proseguimento di quel versetto di Giovanni: '.. ma le tenebre non l'hanno accolta ..' .. c'è una profezia di bene nel Natale, ma anche una profezia di male, un male che vuole inghiottire quella Luce .. quasi a dirci che non c'è cristianesimo senza croce .. è vero .. ma io aggiungo che non c'è croce senza resurrezione .. anche se davanti a un Cielo che annuncia pace la terra invece si riveste di sangue .. il vangelo dice che le tenebre non l'hanno accolta quella luce, ma non che l'hanno vinta .. ecco perché il senso della fede è nella bellezza della vita e nell'audacia del quotidiano .. non dentro atti di eroismo .. ma vivendo ogni giorno, giustizia, bontà, tenerezza, amore, servizio .. il male si può vincere solo con il bene .. il buio si vince con la luce, anche piccola, piccola .. che si apre varchi senza sporcarsi con l'oscurità .. Auguri, amici!
Buon Anno allora! Buon Anno alle Famiglie che vivono il disagio, per chi ha perso un lavoro, per chi ha perso un figlio, un famigliare, un amico, una persona cara, una mamma, per chi ha perso la fede, per chi ha perso la speranza, per chi ha perso il sorriso, la voglia di vivere, la voglia di aiutare, per chi ha perso l’allegria di un piccolo gesto, per chi non guarda mai il cielo, per chi, non guarda mai l’orizzonte, per chi… non sente amore, per chi non sa né dare amore né riceverlo, per chi non sa pregare, per chi non ha il coraggio di chiedere, per chi non ha il valore di offrire, per chi non sa ascoltare, per chi non sa aiutare e per chi non vuole essere aiutato… Sono parole vostre, vostri sentimenti che traboccano dai vostri scritti che ricevo quotidianamente e ripropongo sulle bacheche di FB.