NATUZZA EVOLO : una mistica dei nostri giorni
1° Novembre: Anniversario
La mistica di Paravati verso la gloria degli altari. Al via la causa di canonizzazione di Natuzza Evolo
Natuzza Evolo verso la gloria degli altari. I vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Luigi Renzo, darà l’avvio alla causa di canonizzazione con la scelta del Postulatore, la cui nomina sarà ufficializzata domattina durante la messa che sarà celebrata a Paravati, in provincia di Vibo Valentia. Dopo aver ottenuto il nulla osta dalla Conferenza episcopale calabra, al quinto anniversario dalla morte di Natuzza (1 novembre 2009), come prescritto dal Diritto canonico, mons. Renzo nominerà infatti don Enzo Gabrieli, presbitero dell’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, Postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione della Serva di Dio, Natuzza Evolo, la mistica di Paravati, frazione del comune di Mileto, dando il via alla fase preliminare dell’inchiesta diocesana.
”Esprimo la mia gratitudine a monsignor Renzo -spiega all’Adnkronos don Enzo Gabrieli- perché mi ha chiamato a questo delicatissimo compito, spero di servire al meglio la Chiesa e i tanti devoti di Natuzza che attendono di vederla additata come testimone. La santità è una delle vie che San Giovanni Paolo II ci ha additato per la pastorale della nuova evangelizzazione”.
‘Mamma Natuzza’, come la chiamava chi la conosceva, prosegue il sacerdote, ”laica e mamma di famiglia, ci indica la via dell’umiltà e ci spalanca le porte del cielo. Interceda lei per il nostro lavoro. Come soleva dire Natuzza: Io non conto nulla. Non cercate me, cercate Gesù e la Madonna”.
A Natuzza Evolo
Riceviamo da Domenico Caruso da S. Martino di Taurianova (Reggio Cal.)
Volgi su noi lo sguardo, mamma cara,
che pur vermi di terra ci sentiamo,
la vita è sempre un’esperienza amara
se nel Signore non ci confidiamo.
Serva di Dio tu sei e fonte chiara
di bene, di preghiera, di richiamo:
Natuzza, ora dal Cielo ci aspettiamo
la grazia della pace così rara.
Felice con la Vergine Maria
e con Gesù da te sofferto e amato
or ti vediamo in sì beato loco.
Mostra a noi tutti la diritta via
che ci preservi da grave peccato
e il cor c’infiammi del divino fuoco.
La mistica calabrese Natuzza Evolo, morta in concetto di santità il primo novembre 2009, era particolarmente legata agli spiriti celesti. Anzi riguardo a tutto il suo apostolato esterno di soccorso alle tantissime persone che si rivolgevano a lei per consigli ed aiuto, si può certamente dire che esso si basava soprattutto sul dono di Dio di poter vedere costantemente oltre il proprio angelo custode anche gli spiriti celesti di coloro che si rivolgevano a lei, Natuzza ha sempre affermato che la profondità delle sue risposte e dei suoi consigli provenivano non dalle proprie capacità ma dall’essere in contatto con gli angeli di Dio. La signora Luciana Paparatti di Rosarno dichiara: “Tempo fa mio zio Livio, il farmacista, stava facendo una cura contro il colesterolo. Un giorno, andando da Natuzza, portai con me zia Pina, la moglie di zio Livio. Quando fummo ricevute, la zia le disse: “Sono venuta per mio marito, vorrei sapere … … se le medicine sono giuste, se ci siamo affidati ad un buon medico…”. Natuzza la interruppe, dicendo: “Signora, ve ne state preoccupando troppo. C’è solo un po’ di colesterolo!”. Mia zia diventò tutta rossa e Natuzza, come per scusarsi, le disse: “L’angioletto me lo sta dicendo!”. La zia non le aveva parlato di colesterolo, aveva solo chiesto se la terapia era giusta e il medico bravo”.
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2 comments
Join the conversationPeter Versac - 1 novembre 2012
Lascia sempre stupore e lode nell’animo di ognuno la constatazione che è nei più piccoli e stolti che si compie quella maestosa perfezione che fa battere le ali alle farfalle.
Che cosa ha da dire Natuzza a noi, donne e uomini di questo tempo? Questa donna è la semplice indicazione che ci fa volgere lo sguardo verso tutto ciò che non termina nell’angusta visuale del nostro asfalto quotidiano.
Non conosceva parole. Non andava oltre alla quantità di sale che serviva per dare sapore al pane della mensa. Eppure, quante voci gloriose le parlavano gioiosamente.
Natuzza è un sorriso bonario che ci mostra con le sue mani da contadina la vastità di Luce, presenza della nostra realtà ultima.
Edda Cattani - 1 novembre 2012
“Chiunque non riceve il regno di Dio come un bambino non vi entrerà affatto”. (Marco 10:15) I bambini non sono soltanto umili, sono anche ammaestrabili.
Perciò per ereditare il Regno di Dio dobbiamo accettare il messaggio del Regno e ubbidire a ciò che impariamo,e come bambini appena nati, dobbiamo ‘nutrire ardente desiderio del latte non adulterato che appartiene alla parola, affinché per mezzo d’esso cresciamo verso la salvezza’. (1 Pietro 2:2).
Alcuni però potrebbero obiettare: “Chi è ammaestrabile non potrebbe essere facilmente ingannato?” La risposta è no, se chi è ammaestrabile ha una guida fidata.
I bambini, per esempio, si rivolgono istintivamente ai genitori per avere una guida,e anche noi abbiamo motivi simili per avere fiducia nel nostro Padre celeste.
Grazie amico mio!