Il ritorno straordinario
di Giampiero Campana.
(Evelina Bencivenga e Gina Campana)
Ero da poco tempo entrata nella grande famiglia del Movimento della Speranza ed ebbi modo di sentire parlare di Gina Campana e dello straordinario ritrovamento del figlio, mancato tragicamente.
Mamma Gina ci ha consegnato fotocopia del documento originale con cui Padre Gino Concetti, uno dei teologi più competenti del Vaticano, ha detto in una intervista: "Secondo il catechismo moderno, Dio consente ai nostri cari defunti, che vivono in una dimensione ultraterrena, di inviare messaggi per guidarci in certi momenti difficili della nostra vita. La Chiesa ha deciso di non proibire più il dialogo con i morti, a condizione che questi contatti siano motivati da seri propositi religiosi e scientifici".
Sono andata alla ricerca dei documenti passati da internet che riportano tuttora questo caso espostoci prima nel ridotto del Teatro di Cattolica e poi in teatro dalle due protagoniste.
Dal Portale di Pignataro Maggiore 1 dicembre 2005:
Intervistata Gina De Matteo la professoressa caiatina che riceve messaggi (tramite medium) dal figlio scomparso tragicamente.
Il Caso
Una donna della provincia di Caserta
RICEVE MESSAGGI DALL’ALDILA’ CON LA STESSA GRAFIA DEL FIGLIO MORTO 13 ANNI FA!
Contenuto dei messaggi sottoposto a tre revisori Canonici della Chiesa e ai Padri Superiori Gesuiti e Dehoniani.
La perizia grafologica è stata effettuata da Jeanne Lecerf, che lavora per il Vaticano e per i tribunali francesi.
E’ risultata la stessa grafia di Giampiero da “vivo”!
SUL “CASO GIAMPIERO”, SI’ SONO ESPRESSI IN MODO ILLUMINANTE: PADRE GENTILI, TEOLOGO SCRITTORE; P.MAGNI, SUPERIORE DELLA COMPAGNIA S.PAOLO- VICEPRESIDENTE DEL CENTRO INTERNAZIONALE DI COMPARAZIONE E SINTESI DI ROMA; PADRE MARTINETTI, GRANDE ESPERTO IN MATERIA; PADRE FRANCOIS BRUNE di PARIGI; PADRE PASSIDOMO, GESUITA; PADRE CENNAI, BENEDETTINO.
Scheda di Padre Guido Sommavilla autore del libro “ DI LA’ QUALCUNO CI SCRIVE”, seconda edizione, pubblicata con licenza dei Superiori e secondo il Decreto di Paolo VI
Gesuita a 20 anni, è laureato in lettere(germanistica), filosofia e teologia.
Ha pubblicato articoli e libri di letteratura, filosofia e teologia, con Rizzoli, Rusconi, San Paolo, Jacca Book. Ha tradotto dal tedesco importanti opere di Hans Urs von Balthasar e di Romano Guardini. Già redattore di Letture e Communio; collaboratore di La civiltà cattolica.
CAIAZZO- (CASERTA)
L’incredibile testimonianza di una mamma casertana
MIO FIGLIO MI SCRIVE DALL’ALDILA’!
Luisa De Matteo da anni tramite una medium, riceve messaggi dal figlio scomparso tragicamente nel 1992
(di Giuseppe Sangiovanni)
Di morti che si fanno vedere o sentire, con i classici tre colpi, ne sono piene le storie!
Bufale, montature, leggende, illusioni o trucchi? Forse no. Almeno da quanto vedremo in avanti, nella vicenda raccontata, senza pretendere di spiegare compiutamente un fenomeno che lascia senza fiato.
VOLATO IN CIELO A DICIOTTO ANNI
Una storia al limite della credibilità, difficile da raccontare. La storia di un ragazzo, di una mamma, da anni in “corrispondenza”, con il figlio morto tragicamente alcuni anni fa. Una storia straordinaria, appassionante ed inquietante. Secondo i punti di vista. Una vicenda che sfugge alla logica comune, difficile da spiegare con la forza della ragione. Per comprenderla meglio, c’è bisogno di fede. Di tanta fede, unita a prove scientifiche.
Un fenomeno che va studiato ed analizzato, per capire “dinamiche” fai da te. Troppo spesso, “congenite”. Per evitare dissacrazioni e demonizzazioni facili.
La storia di Giampiero Campana, un bellissimo ragazzo, di appena diciotto anni, rapito da un destino crudele: volato nel mondo dei più, il 10 marzo del 1992- che da più di un decennio, invia messaggi divini dall’aldilà ai familiari, servendosi di una medium, “mamma spirituale”, come ama definirla Giampiero nei messaggi inviati alla signora prescelta – che mediante scrittura automatica(una “forza” che muove e manovra misteriosamente la mano, a suo arbitrio), trascrive, pensieri, considerazioni, invocazioni e raccomandazioni – con l’esatta sua grafia.
STESSA GRAFIA DI GIAMPIERO DA VIVO
La stessa del brillante e gioviale studente liceale. Il tutto confermato scientificamente dopo esami grafologici e una meticolosa perizia grafica, di un’importante grafologa francese, Jeanne Lecerf, che ha lavorato per i Tribunali francesi e per il Vaticano: che ha fondato nella capitale l’omologa della Societè de Grapfologie Francais- coadiuvata dalla professoressa Tina Beretta Trezzi, docente alla Sorbona di Parigi. Studi su cui ruota la verità e l’autenticità di questa straordinaria storia.
Teatro dell’incredibile vicenda, Caiazzo, comune di seimila anime dell’entroterra casertano.
All’inizio degli anni novanta, Giampiero, brillante studente liceale- fino allora, un giovane allegro, solare, dinamico, intelligente- con tanta voglia di vivere, dopo aver partecipato ad una seduta spiritica- accusa i primi malesseri.
Esperienza che lo segnerà profondamente, che lo farà chiudere a riccio: cupo, triste, taciturno- con la tristezza e la malinconia a farla da padroni. Poca voglia di uscire da casa, abbandonato dagli amici, dalla fidanzata. Emarginato. Chiuso a chiave nella sua cameretta. A soffrire.
Talvolta furioso con le sorelle e l’adorata mamma, Luisa De Matteo, docente di disegno e storia dell’arte, del locale liceo scientifico.
Furibondo, riusciva però sempre a controllarsi. A fermarsi ed evitare il peggio.
“Non sono Giampiero, sono Giaco”!(nome che ricorda Jago, personaggio diabolico di Otello)”!- la sua sorprendente risposta, dopo gli affettuosi richiami della mamma.
Mai la mamma, le sorelle, il padre, funzionario della Regione Campania- avrebbero immaginato, il gesto disperato del loro caro, lanciatosi dal terzo piano della sua abitazione, “volato in cielo”, prima di impattare sul cemento.
Agli occhi dei medici del pronto soccorso di Caserta, il corpo del giovane risultato intatto: senza un graffio, una tumefazione, un’ecchimosi. “Senza evidenti importanti lesioni esterne”- come attestò il dott. Alfonso Marra. Era il 10 marzo 1992.
“DITE A MAMMA CHE NON DEVE DISPERARSI”
Una settimana dopo l’evento luttuoso, la medium- dotata di carisma nuovo, spontaneo, insolito, riceve il primo messaggio di Giampiero: mai conosciuto in vita.
“Voi dovete telefonare a mia mamma Gina Campana a Caiazzo e dirle che sono suo figlio Giampiero, che sono vivo e salvo e che non deve disperarsi”.
Intercettazioni medianiche, messaggi che comincerà, dopo titubanze e timore di essere presa per folle a consegnare alla signora Luisa, alcuni mesi dopo.
Dotata di una visione bilocata retrospettiva: come si dice in gergo. Trovatasi diverse volte in due luoghi diversi in simultanea. “Rapita” dal cielo per aiutare angeli in missione sulla terra- come si legge in una dotta pubblicazione sul caso.
Dono della bilocazione (lo stesso di Padre Pio, che lasciava il corpo a casa e viaggiava per apparire a km di distanza) – provato e verificato personalmente dal gesuita Padre Guido Sommavilla S.J, autore del libro “ DI LA’ QUALCUNO CI SCRIVE”- edizioni Dehoniane, dedicato a Giampiero Campana, pubblicato alla fine degli anni novanta. Un’ampia analisi e valutazione sul Caso Giampiero, sul contenuto dei messaggi, sottoposto a tre revisori Canonici della Chiesa e ai Padri Gesuiti e Dehoniani. Un’antologia che comprende una parte delle lettere-messaggio, inviate per la maggiore alla mamma naturale.
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