I messaggi di Bea
(L'Angelo che detta alla madre messaggi "cristici")
Il sorriso di Beatrice invade ogni angolo della casa, a Milano. Rivive dentro le cornici in argento che custodiscono frammenti fotografici preziosi, che catturano ciò che rimane della sua vita terrena. Strappata troppo presto, all'età di 22 anni, a un futuro brillante dopo la laurea in Economia e commercio ("Di lì a poco avrebbe cominciato a lavorare, il suo primo colloquio di lavoro era andato subito a buon fine", ricorda ancora commossa la mamma, Maria Stella Candela). Tutto per un terribile incidente stradale, avvenuto nel 1988. La madre e il papà Francesco piombano in un dolore che non si può raccontare se non si prova sulla pelle. Dopo tre giorni, però, succede qualcosa. Un fatto straordinario che si può leggere solo con gli occhi della Fede. "Avevo chiesto a Dio di riavere in qualche modo la mia Bea. Pochi giorni prima della sua scomparsa l'avevo affidata alla Madonna – ci racconta la signora Candela -perché lei soffriva per amore. E poi questa morte improvvisa, inspiegabile. Ho pregato tanto. Dopo tre giorni mia figlia è tornata in sogno e ha cominciato a parlarmi. 'Sono con i Santi, in Paradiso', mi ha detto".
Si sviluppa così un dialogo che unisce cielo e terra: Maria Stella trascrive i messaggi di Beatrice in quadernoni da cui nascono, in seguito, alcuni libri. La figlia invita la madre a offrire il suo dolore a Dio. "Non le spine fanno belle le rose, ma la bellezza delle rose fa sopportare le spine: è una delle sue frasi che stanno a significare che bisogna passare attraverso il dolore per conquistare una gioia più grande", racconta questa mamma con un velo di commozione che traspare dagli occhi lucidi, luminosi e profondi.
Il dolore vissuto nella Fede: un nodo difficile da sciogliere per tanti genitori che come lei hanno perso un figlio. Maria Stella (nella foto a destra) sa che la sua missione è portare pace e avvicinare i sofferenti a Dio. Attraverso le sue pagine.
Ma è solo il primo dei segni della presenza della figlia. Maria Stella comincia ad avvertire anche un profumo di fiori. E dopo un pellegrinaggio a Medjugorie Bea comincia a parlarle attraverso la locuzione interiore. Un dono mistico, "un singolare dono che il Signore accorda nella misura della fede/fiducia che riponiamo in Lui", scrive Padre Antonio Gentili nella prefazione al libro Incontro con Dio (Edizioni Virgilio). Si tratta dell'ultimo volume in cui Maria Stella per la prima volta raccoglie le rivelazioni che lei dice di aver ricevuto dallo stesso Signore Gesù. "Tutto nasce dal ritorno da un viaggio a Lourdes, nel 1990. Sento una voce che riconosco non appartenere a mia figlia: Io sono Colui che è".
La signora Candela, ex insegnante nata a Trapani ma trapiantata a Milano (oltre a Beatrice ha due figli maschi Giovanni e Alessandro), è cresciuta in una famiglia molto religiosa, e si affida, in questa sua profonda apertura al trascendente, alla guida di alcuni sacerdoti che sanno infonderle coraggio e serenità. "Solleverai, attraverso me, ogni anima che incontrerai senza pace, perché io ti ho risollevata dalla pena e ti ho dato la pace", si legge a pagina 60. "La preghiera è il soccorso più grande per chi vive in terra e per chi non lo è più", le rivela ancora il Signore.
Questo incontro con Dio si fa dunque parola di luce, che si sedimenta giorno dopo giorno nell'anima di Maria Stella. "Nel settembre del 2005 sono pronta, così mi dice la voce, a rendere pubbliche le rivelazioni che ho ricevuto".
Sono tantissime le lettere che la mamma di Beatrice riceve da chi soffre e cerca conforto. Lei non si sottrae, è questo il suo compito. "Il Signore mi ha chiesto: consumati per me". Spesso Maria Stella chiede a Gesù se sia proprio lui a parlarle, perché proprio io?, si domanda. "Scelgo l'anima comune, mi ha risposto". Dall'abisso alla luce, recita il sottotitolo del libro.
"L'abisso è il dolore per la scomparsa di Bea, che sfocia nella luce di questo incontro con Dio". Sono dialoghi che vibrano corde molto intime, vanno letti e riletti per coglierne il senso più profondo. "L'oscurità di una notte stellata non imprime paura come quella di una notte senza stelle", le ha detto Beatrice. "Una notte senza stelle è il dolore vissuto senza la Fede", ci dice Maria Stella.
I Libri dettati a Maria Stella
I suoi libri sono pubblicati senza scopo di lucro ma sostengono un Centro Missionario in Brasile che è stato fondato in ricordo di Beatrice.
L'ultima pubblicazione : maggio 2011
e del dicembre 2010
“Scintille eterne d’amore”
“Ricorda, mamma , che la speranza che io ti porto è più della mia presenza. Non è impossibile amarsi cambiando dimensione, ma è più facile e più profondo il sentimento che si diffonde tra cielo e terra.”
“Il compito sublime, principale che Dio mi ha dato è amarvi, avere cura di tutti e questo è per me facile, facile. Il cielo è il mondo della carità perfetta.” “La volontà perfetta dell’uomo è sempre nel gradire ciò che Dio chiede senza nulla scrutare e senza nulla rifiutare.”
“Il libro del nostro amore avrà ancora pagine piene, avrà ancora conforto per tutti, e nella luce che io ti
proietto ci sarà luce anche per gli altri.” “Nella tua attenzione amorosa il mio spirito si posa e ti annuncia la vita.” “Non è terreno facile, mamma, quello su cui tu semini, ma la luce di Dio non ti abbandonerà mai.”