Da chi difendere i nostri bambini ?
Esistono gli “orchi”???
Dedicato a tutti i piccoli toccati dall’ ORCO
e a te piccolina caduta o buttata da un balcone…
Nel folclore e nelle fiabe dei paesi europei, specialmente nordici, gli orchi (ogre in inglese) sono mostri antropomorfi giganteschi, crudeli e divoratori di carne umana.
L’orco del folclore è correlato a quello della mitologia germanica (orc in inglese); non sempre è possibile distinguere chiaramente queste due figure, sebbene l’orco della mitologia sia in generale un essere descritto come più simile a una bestia o a un demone. Gli orchi nella fantasy sono talvolta ispirati alla figura dell’orco del folclore (per esempio gli orchi di Piers Anthony), e talvolta a quella dell’orco della mitologia (gli orchi di J. R. R. Tolkien); in alcuni casi, fanno riferimento a elementi tipici di entrambe queste figure.
LE STORIE RACCONTATE DAI BAMBINI
IL BIMBO E L’ORCO
C’era una volta un orco che mangiava solo carne in scatola, fagioli in scatola, piselli in scatola e beveva solo birra in lattine. Nessuno però lo sapeva e tutti avevano paura di lui. -Non andate nel bosco- dicevano le mamme-perchè c’è un orco cattivo che mangia i bambini.
I ragazzi più grandicelli, per sembrare più coraggiosi, andavano fino al confine del bosco e si nascondevano tra i cespugli. Aspettavano che arrivasse l’orco e poi, quando lo vedevano da lontano, scappavano a gambe levate…
E’ di ieri sera la puntata di “mi manda rai tre” in onda alle 21.10
Reclusi e costretti a mangiare vomito ed escrementi per allontanare il demonio. Queste e altre sevizie avrebbero subìto i bambini vittime di una setta, detta ‘della porta accanto’, e di una persona indagata assieme a 17 adepti con ipotesi di reato gravissime. Il conduttore di Mi Manda Raitre raccoglie le rivelazioni dell’ex compagno della ‘santona’ e di un ‘pentito’ della setta.
Tra clamore mediatico e gesti come il lancio delle molotov di ieri sera, il futuro delle due maestre del ‘Cip e Ciop’ di Pistoia, in attesa che si esaurisca il processo in rito abbreviato, è divenuta una questione d’ordine pubblico. Dopo la convocazione in Prefettura di un “Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica”, le forze dell’ordine vigilano davanti alle abitazioni delle maestre incriminate per abusi. La questura di Pistoia ha inoltre fatto scattare un piano di sorveglianza per le scuole di vario ordine e grado. In un altro asilo nido, sono apparse scritte intimidatorie contro altre maestre. Le due imputate erano state trasferite al carcere di Sollicciano, a Firenze, dopo la prima udienza del processo che si celebra a Genova ed hanno ottenuto, pochi giorni dopo, i domiciliari. Timori contro il “rischio di spirale di violenza” sono stati espressi per la crescita di odio verso le maestre che non trova concordi molte delle mamme dei bambini dell’ex “asilo degli orrori”, decise a “condannare l’uso della violenza contro la violenza”.
Poi si parla del caso del piccolo Francesco Pio Martinisi, il bimbo di 4 anni morto un anno fa assieme alla nonna per l’esplosione di una camera iperbarica dell’Ocean Hyperbaric Center di Miami, dove era in cura per una tetraparesi spastica. Dopo quasi 12 mesi dalla tragedia, i genitori di Francesco Pio sono ancora in attesa di giustizia.
Scandalo preti pedofili, il Vaticano : «Per loro l’inferno sarà più terribile»
Il promotore di giustizia della Congregazione della Fede: «Meglio per loro che quei crimini fossero causa di morte»
MILANO – Forse la giustizia umana non li raggiungerà ma quella divina sicuramente. «Sarebbe davvero meglio» per i sacerdoti colpevoli di abusi sessuali su minori che i loro crimini fossero «causa di morte» perchè per loro «la dannazione sarà più terribile». Lo ha detto il promotore di giustizia della Congregazione della Fede, monsignor Charles Scicluna, incaricato di seguire tutti i casi di preti abusatori, in una preghiera di riparazione a San Pietro per lo scandalo di pedofilia nella Chiesa.
LA CITAZIONE – Monsignor Scicluna ha citato il passo del Vangelo di Marco, nel quale Gesù afferma «Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare» e ha riproposto l’interpretazione che del passo diede SAN Gregorio Magno. «Gregorio Magno – ha detto il promotore vaticano – così commenta queste terribili parole di Gesù: “Misticamente espresso nella macina d’asino è il ritmo duro della vita secolare mentre il profondo del mare sta a significare la dannazione più terribile”. Perciò – ha spiegato -, chi dopo essersi portato ad una professione di santità distrugge altri tramite la parola o l’esempio, sarebbe davvero meglio per lui che i suoi malfatti gli fossero causa di morte essendo secolare, piuttosto che il suo sacro ufficio lo imponesse come esempio per altri nelle sue colpe, perchè tendenzialmente se fosse caduto da solo il suo tormento nell’inferno sarebbe di qualità più sopportabile».