Quale idea di famiglia
In questi tempi, già difficili per tutta l’umanità per guerre, crisi economica e dissensi religiosi e politici, propongo alcune riflessioni.
Papa Francesco in “La famiglia genera il mondo” afferma: “I bambini sono in se stessi una ricchezza per l’umanità e anche per la Chiesa, perché ci richiamano costantemente alla condizione necessaria per entrare nel Regno di Dio: quella di non considerarci autosufficienti, ma bisognosi di aiuto, di amore, di perdono.”
La famiglia è al centro della predicazione del Santo Padre, specialmente nel periodo che intercorre tra i due Sinodi sulla famiglia, quello dell’ottobre 2014 e quello dell’ottobre 2015. In questo arco di tempo il papa ha rivolto alle famiglie una serie di catechesi ispirate all’icona della Famiglia di Nazareth: un vero e proprio itinerario pastorale attraverso i temi degli affetti, dei tempi della vita e dei ritmi del lavoro e della festa, fino alla vocazione sociale e ecclesiale degli sposi. Bergoglio affronta anche questioni di grande attualità come il divorzio e la separazione, la genitorialità, le sfide che investono oggi la società. Il tono degli interventi è appassionato e concreto: Francesco parla a delle famiglie reali, che ha davanti agli occhi mentre si rivolge a loro. E’ questo un messaggio di speranza e di impegno, una ”prospettiva entusiasmante”, come l’ha definita mons.Vincenzo Paglia, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia.
“Ogni persona, indipendentemente dalla propria tendenza sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con sensibilità e delicatezza, sia nella Chiesa che nella società”. È quanto si ribadisce nell’Instrumentum Laboris del Sinodo sulla famiglia, convocato da Papa Francesco dal 4 al 25 ottobre in Vaticano.
Il testo recepisce inoltre quanto approvato a maggioranza semplice, e dunque formalmente non approvato, alla scorsa assemblea straordinaria, sul tema delle famiglie che vivono l’esperienza di avere al loro interno persone con orientamento omosessuale. “Al riguardo – si legge – ci si è interrogati su quale attenzione pastorale sia opportuna di fronte a questa situazione riferendosi a quanto insegna la Chiesa: “Non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia”. Nondimeno, gli uomini e le donne con tendenze omosessuali devono essere accolti con rispetto e delicatezza. “A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione”. Inoltre viene ribadito che “è del tutto inaccettabile che i Pastori della Chiesa subiscano delle pressioni in questa materia e che gli organismi internazionali condizionino gli aiuti finanziari ai Paesi poveri all’introduzione di leggi che istituiscano il “matrimonio” fra persone dello stesso sesso”.
Per i credenti o appartenenti alla comunità cattolica, sono questi temi decisivi di accoglienza e condivisione. Facciamolo noi tutti con il dovuto rispetto!