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Al di là dei sogni

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“… ma io lo sogno…”

Possiamo comunicare con i nostri Cari, attraverso il sogno?

 

Franco era un bel bambino, con due grandi occhi bruni, sorridente e sereno. I miei zii l’avevano accolto con tanto amore e su di lui avevano fatto mille progetti. Poi, un giorno terribile, subentrò una circostanza nella felice famigliola e nella vita di Franco che fu inibito nelle principali funzionalità. I genitori, pur nella sventura, ebbero cura di seguire il loro figliolo e, grazie a questo amore, egli poté condurre una esistenza al limite della normalità. Ma, com’era prevedibile, non ebbe la durata di una vita media ed un giorno Franco se ne andò; andò via in silenzio com’era vissuto, ormai distrutto nel corpo, quasi cieco, povera creatura martoriata da mille dolori. La madre, quella santa donna di mia zia, gli stette vicino, determinata fino all’ultimo, per raccoglierne gli ultimi istanti finché lo vide sorridere verso la porta… i nonni defunti erano venuti a ricevere il loro nipotino.

         Franco mancò quasi contemporaneamente al mio Andrea e, con la zia, abbiamo sovente scambiato lacrime ed espressioni. Lei ascoltava quanto le dicevo e leggeva, attraverso “l’Aurora”, quanto raccontavo e commossa mi chiedeva: “… ma tu gli parli? E cosa ti dice? Sta bene? E’ felice?”. Sono queste le domande di sempre che tutti i genitori “orfani” rivolgono; ma alle mie risposte lei replicava: “Io non lo sento, ma lo sogno sempre!”. Sono convinta e credo a questo, come sono certa che Franco abbia trovato una via privilegiata per contattare la sua mamma che l’ha accudito ed amato con disperata fermezza. Mi chiedo allora cosa ci possa essere al di là di questo fenomeno così enigmatico che gli studiosi del settore definiscono “sogno veridico” asserendo che, fra tutte le vie primarie di possibile contatto con coloro che ci hanno lasciato, la via più naturale passa attraverso il sogno.

        

         Ricordo di avere letto, qualche tempo fa, che nell’ora della giornata in cui le tensioni si attenuano e giungiamo al riposo, la coscienza riesce a percepire le vere immagini o messaggi che giungono dall’altra dimensione. E’ come se, fra noi e loro, ci fosse una rete di maglie; queste si allentano proprio nel momento del contatto per farci percepire quanto i nostri Cari vogliono dirci. Ovviamente stiamo parlando sempre di “sogni veridici” o meglio paranormali  cioè corrispondenti a fatti reali. E’ in questo campo che si verificano le premonizioni, sia nel bene che nel male, che anticipano il futuro e che possono essere attribuibili a facoltà di colui che sogna, ma anche a presumibili entità spirituali.

         Si tratta, pertanto, di circostanze straordinarie ed enigmatiche perché trascendono la nostra realtà corporea e psichica proponendoci una situazione impalpabile e labile, sfuggente e da ripercorrere a ritroso con opportune riflessioni e agganci. Il sogno si presenta denso di significato che acquista per noi una valenza determinante per farci considerare che qualcosa o qualcuno ci ha raggiunto e ci presenta prove certe della sua esistenza.

         Spesso alcuni affermano di non sognare e di non avere esperienze in tal senso ma in verità questo non è possibile, perché lo stato di sonno, con le cosiddette fasi di REM e NON-REM, appartiene a tutti; in caso contrario piomberemmo nel patologico. Quando mancò Andrea, ci trovammo sommersi da un’infinità di segni a cui non sapevamo dare spiegazione: io non connettevo e vivevo in una condizione di astenia totale finchè dopo qualche giorno, mio marito che afferma di non sognare si svegliò all’improvviso per raccontarmi quanto gli era successo. Mi disse di avere visto Andrea con una grossa borsa da viaggio, in partenza per una stazione indefinibile; il ragazzo non si decideva a salire sul treno, ma Mentore, pure in un grande stato di angoscia, lo prese per mano e lo condusse verso la carrozza. Mi disse di aver visto il treno che si allontanava pian piano e di averlo seguito a lungo, con lo sguardo; egli era certo che Andrea, dopo i tanti tentativi fatti, intorno a noi, per darci prova della sua esistenza, dovesse a quel punto allontanarsi e che abbia voluto farsi accompagnare dal suo papà, nel suo estremo viaggio, per essere da lui rassicurato, come aveva fatto nelle fasi più importanti della sua esistenza sulla terra.

         Qualche giorno dopo vennero gli amici di Andrea a casa nostra e si fermarono nella sua stanza, come sempre, per sentire un po’ di musica; io e Mentore ci eravamo appartati in malinconica riflessione sui tempi andati e sulla nostra famiglia ormai distrutta. All’improvviso fummo raggiunti da un suono forte e dolce ad un tempo che Mentore definì di “una tromba d’argento” che persisteva, con tono uguale senza volere cessare. I vicini di casa uscirono per vedere se qualche auto non avesse l’allarme innescato, ma fuori non vi erano macchine in questa condizione. I ragazzi con molta semplicità si affacciarono alla finestra dicendo: “questo zé Andrea che fa casìn” , mentre una vecchierella nella casa accanto confessava allarmata: “Madona, ghe zé i spiriti!”. Noi ci trovammo inebetiti a sorridere, comprendendo il messaggio finché Mentore disse: “Ora basta Andrea, abbiamo capito che sei tu!”. A quel punto il suono cessò. Qualche notte dopo sognai Andrea che ben distintamente mi disse: “Sono io mamma, quell’angelo che suona la tromba.”

        

La mia amica Cettina

              Ora vorrei raccontare un sogno accaduto ad altri, ma che mi ha coinvolto direttamente. Nei primi congressi a cui ho partecipato ho conosciuto una cara persona, la mamma di Giovanni, che mi è diventata amica al punto che Andrea definisce Giovanni “mio fratello”. E’ stata lei stessa, che ritroverò a Cattolica proveniente da Taormina, a raccontarmi quanto segue:

“Ho conosciuto, andando in cimitero, la mamma e la zia di Danilo, un ragazzo mancato dopo i nostri figli. Un giorno la zia mi disse di avere sognato di trovarsi in cimitero e di avere visto accanto a sé un bel giovane che le sorrideva e che le aveva detto ‘Sono Andrea, il fratello di Giovanni!’. Io le feci presente che a Taormina non c’era il fratello di Giovanni, che si chiama con un altro nome ed abita a Torino. Ci incamminammo verso casa e giunti lì, la zia di Danilo entrò e le feci vedere l’altarino dove tengo le foto del mio Giovanni e, accanto a lui, c’é quella di Andrea che tu mi desti al nostro primo incontro. A quel punto la zia trasalì e mi disse: “…ma questo è il giovane che ho visto in cimitero!” E’ chiaro che Andrea ha voluto dire anche ad altri, attraverso un sogno, che lui e Giovanni sono vicini come fratelli.”

            Tanti sono gli episodi che potrei raccontare, di cui tanti di noi sono in possesso, ma ci sarà modo di approfondire l’interessante tematica del sogno paranormale in un incontro congressuale futuro. Non vi è dubbio, però, che fra le varie “tecniche” che abbiamo a disposizione per riprendere i contatti con i nostri Cari, in un dialogo che supera la morte fisica, vi sia anche una via naturale, spontanea quale quella del sogno.

         Anche le scritture bibliche parlano, più volte, di sogni attraverso i quali Dio ha dato conto della sua presenza e dei suoi disegni: pensiamo a Giacobbe che proprio in sogno ebbe la visione della scala che poggiava sulla terra e la cima giungeva fino al cielo, mentre angeli andavano e venivano attraverso essa (Genesi 28,12). I padri della Chiesa interpretarono questo sogno come un’anticipazione dell’incarnazione del Verbo che avrebbe mediato fra cielo e terra. Gesù poi  confermò il sogno del Patriarca: “vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo” (Giovanni 1,51). Altri hanno voluto interpretare l’immagine della Provvidenza di Dio attraverso gli angeli.

 

Dalle nostre amiche di FB 

Questa è Vanessa

 Io sono Loredana Valente.. nonché la zia dell’angelo di Vanessa Di Roma.. Figlia di mia sorella Anna Maria Valente…Vanessa era una figlia per me…!! La sogno spesso..ma questa notte è successo una cosa bellissima..!! Io tutte le notti.. o per insonnia o non so che sia.. mi sveglio e vedo l’orario dalla radiosveglia..!! Potevano essere circa le ore 4.. e.. vedo sui numeri della radiosveglia un e.. poi altri tre numeri… poco dopo .. mi sveglio e vedo 2 e altre numeri(dei minuti).. poco dopo mi sveglio e vedo 3 … ed un numero (dei minuti).. alla fine mi sveglio e vedo la mia radiosveglia con i 4 … Che cosa bellissima..!!! Peccato che non ho fatto le foto… non ho pensato a farle..!! Pensavo fosse una vista mia ottica???? Cosa vuol dire?? Il mio angelo era con me?? E’ stato bellissimo…!!!

Edda CattaniAl di là dei sogni
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Notte del 5 dicembre

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         Notte del 5 dicembre

 

 

Andrea se ne andò una sera limpida di dicembre, sotto un cielo stellato, mentre gli angeli stavano preparando il Natale e noi, in famiglia, con lui, predisponevamo gli spazi per l’albero e il presepe. Non manca anno che la notte della vigilia, si verifichi qualche fatto straordinario quasi a volermi riportare nella condizione di quel vissuto. Gli stessi dolori fisici, accompagnati da un cerchio al capo… quasi una corona di spine per me… e i tanti passaggi che mi fanno ripercorrere a ritroso una sofferenza infinita cosparsa di tanta “grazia” ricevuta  Ogni anno mai è mancato, in quella notte, un segno della sua presenza. Desidero in questo Anniversario riportare ancora l’articolo scritto nel decennale: “Lassù qualcuno mi ama”.

Vorrei però fare questa aggiunta in premessa: I giorni scorsi ho accusato una paradontite che mi ha portato all’ambulatorio che sono solita frequentare. All’uscita, mentre mi tenevo con la mano la guancia dolorante mi è apparsa una visione… una monaca di altri tempi… quasi una reliquia… Il viso pallido, la veste composta con un lino bianco intorno al capo… Le ho sorriso e incosciamente mi sono avvicinata per salutarla come ci conoscessimo da sempre: “Ma chi è lei, da dove viene?” “Sono una suora di clausura del Monastero di San Daniele” “E io sono la mamma di Andrea” “Ahhh!… il giovane mancato in un incidente stradale… lo ricordiamo sempre nelle preghiere della Messa… ma non abbiamo più visto il suo papà…” “Eh… non c’é più… ha raggiunto Andrea”… Incontri strani, casuali… in un momento di dolore… ma cosa avviene per caso? Nel mio giardino ormai senza fiori resiste alle intemperie un bocciolo di rosa bianca…

Ed ora val la pena di leggere la storia che riporto…


 

 

Una storia vera per un Natale di pace.

“LASSU’  QUALCUNO  MI  AMA…E  MI  RAGGIUNGE!”

 

 

 La notte del cinque dicembre scorso si è preannunciata come gli anni precedenti. Questo era il decimo anno, da quando Andrea è  uscito di casa per non farvi ritorno. Era mezzanotte e un quarto: una splendida notte gelida e serena, mentre  lo aspettavo con la luce accesa… Questi e altri pensieri affollavano la mia mente, ancora una volta, ripercorrendo passo passo il tragitto di quei tragici ultimi istanti. Un dolore lancinante alle tempie mi martellava il cervello; tutto il mio corpo sembrava rivivere lo strazio di quelle ore. Ho raggiunto il letto di Andrea che è ancora disposto come un tempo. Ho posato la testa sul cuscino pregando Dio e lui, il mio bambino, di lasciarsi raggiungere: “Andrea, all’inizio mi davi tanti segni in questi anniversari. Credi forse che non ne abbia più bisogno?… sono debole e stanca…” Di lì a poco, un po’ assopita, ho avvertito una presenza, vicino a me, alla mia sinistra. Ho guardato senza timore ed ho visto una donna vecchia, con i capelli bianchi, dal viso dolcissimo, ma addolorato e tanto smunto. Ho cercato di parlarle ed ho osservato che stava pregando sommessamente, sottovoce, a mani giunte. Le ho detto: “Ma quanto stai soffrendo… forse sei qui perché condividi il mio dolore?”. La donna ha sorriso e lentamente ha posato il capo sulla mia spalla, quasi a voler lenire la mia lacerazione. Mi sono sentita confortata, poi mi sono alzata e, fino al mattino, girovagando per casa,  ho continuato a chiedermi chi potesse essere quella creatura. Ho pensato alla mia mamma ammalata, che abita lontano da me e mi sono ripromessa di telefonarle appena possibile. In verità, quella donna, non aveva nulla di mia madre: era magrissima e doveva avere molti anni in più.

Quando si è alzato Mentore, il mattino a buon ora, gli ho raccontato l’episodio e abbiamo deciso di recarci al monte di San Daniele, alla periferia di Abano, dove c’è un Monastero, in cui, il 5 di ogni mese, viene celebrata una messa per Andrea. Mentore va ad ogni anniversario, ma io non ero mai andata lassù. Per strada mio marito mi ripeteva che le monache conoscono Andrea, che pregano e lo ricordano nelle loro intenzioni. Era ancora buio quando abbiamo raggiunto l’eremo, ma entrati nella cappellina illuminata, ci siamo accorti che non c’era la messa prevista per le ore 7,45. La monaca sagrestana e la superiora ci hanno raggiunto subito: “Signori Cattani, come ci dispiace! Non possiamo dire la messa per Andrea. La sposteremo più tardi. Sapete, questa notte è mancata una nostra consorella (e accennava alla piccola bara appena disposta al centro della cappella). Era molto anziana e ha sofferto tanto, poverina… le diremo la messa con Andrea che lei conosceva così bene!” Come non associare a questa notizia, colei che la notte era venuta a confortarmi? “Lassù qualcuno mi ama… e mi ha raggiunto”. Il mio Andrea ha inviato alla sua mamma proprio colei che, da anni,  pregava per lui, per dirmi, subito dopo il trapasso,  che mi è vicina e mi vuole bene.

Fra pochi giorni sarà Natale e, sull’albero, metterò un lumino anche per te, dolce Madre Benedetta, e,  sono certa, che tu lo guarderai, insieme  ad Andrea, lassù dal Paradiso.

 

 

 

Edda CattaniNotte del 5 dicembre
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Spiritologia

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Spiritologìa

Trascrizione di autorevole Dibattito sul tema:

Comunicazione con l'aldilà e dintorni del Paranormale

 

Ascoltato su RADIO RAI – trasmissione 'Oggi 2000'

Con la partecipazione diretta e telefonica di

* Monsignor Corrado Balducci: Teologo, Filosofo, studioso di Psichiatria e Parapsicologia.

* Padre Amort: Teologo, Scrittore e ben noto Esorcista

* Professor Steno Ferluga: Astrofisico. Presidente del CICAP

* Partecipa in collegamento: Giuseppe Ferrari, Professore e Segretario generale del GRIS
* Padre Andre' Reich della Cattedra di Paranormologia collegata all'Universita' Lateranense

 

************

 

Trascrizione del Testo

 

RAI Radio 1 – Domenica 15 novembre 1998 (ore 10.00)

Trasmissione "Oggi 2.000

 

Parte Prima

… Il Papa, nell'udienza di Mercoledì, due settimane fa.
Ma sentiamo dalla stessa voce di Papa Woityla, cosa ha detto:

"…non bisogna tuttavia pensare, che la vita oltre la morte, cominci solo con la resurrezione finale, questa infatti è preceduta dalla condizione speciale in cui si trova fin dal momento della morte fisica ogni essere umano. Si tratta di una fase intermedia, in cui, alla decomposizione del corpo, corrisponde la sopravvivenza e la sussistenza di un elemento Spirituale il quale è dotato di coscienza e di volontà, in modo tale che l'io umano sussiste, pur mancando nel frattempo del complemento del suo corpo".

Il papa parla dunque, lo avete sentito, di una condizione speciale in cui si trova l'uomo dopo la morte fisica. Di una fase intermedia, in cui sopravvive un elemento Spirituale dotato di coscienza e volontà.
Il mistero dell'anima.
Ospiti di oggi 2.000, in questo percorso con i misteri dell'aldilà: Monsignor Corrado Balducci, teologo, filosofo, studioso di psichiatria e parapsicologia. Autore di numerose pubblicazioni.
– Buongiorno Monsignor Balducci
– Buongiorno.
– C'è poi, in collegamento da Bologna, il professor Giuseppe Ferrari, segretario generale del GRIS .
– Buongiorno Professor Ferrari
– Buongiorno.
– E il professor Steno Ferluga, Astrofisico, docente di Fisica all'università di Trieste, Presidente del CICAP, Centro Italiano Controllo Paranormale in collegamento da Trieste.
– Buongiorno Professor Ferluga
– Buongiorno.

E allora, prima di cominciare ad approfondire il nostro discorso perché l'aldilà attira così tanto l'attenzione Popolare, rivolgiamo questa domanda a Monsignor Balducci che è quà in studio con noi.

– "Monsignore (Balducci) come mai l'attenzione per questi fenomeni??
– E perché oggi si vanno diffondendo questi fenomeni di comunicazione con l'aldilà, coi defunti ? "
E ed è, dico da subito – e non è una cosa che dico io solo – una nuova forma di spiritismo.
Spiritismo mitigato, all'acqua di rose diciamo, che è iniziato undici anni fa. Nel 1987.
Da una signora: Agnese Moneta, la quale signora aveva perduto un figlio in età molto giovane e fragile, e chiamò un medium, o andò da un medium, per vedere se riusciva a mettersi in contatto.
E di lì, iniziò il tutto. Sono stati stampati alcuni libri da questa signora. Pubblicati.
E lei pensa di parlare col proprio figlio. Questo intensificarsi di libri e conferenze e interviste che cominciò a fare, ha dato motivo alla nascita di una corrente spiritistica, come dicevo, molto mitigata.

– Professor Ferrari, l'interesse della Scienza, quando comincia ??
– Innanzi tutto, c'è da dire che l'interesse della scienza, è molto più antico, non è contemporaneo.
Le basti sapere che ad esempio, verso la fine del secolo scorso, lo scienziato russo Mendeleev, che era l'ideatore del sistema periodico degli elementi, arrivò a costituire una commissione scientifica nell'ambito della società di fisica, che studiasse i fenomeni di tipo Spiritico. Per tanto lo spiritismo è un fenomeno che non è recente.
All'università di Leningrado, come si chiamava allora, appunto c'era una cattedra di Parapsicologìa.
Beh, io quì non parlo tanto di parapsicologia, quanto proprio di una commissione particolare costituita all'interno della società di fisica di allora, per studiare i fenomeni Spiritici.
Che poi arrivò ad una conclusione ben precisa. Comunque venne sciolta questa commissione da un Mendeleev molto amareggiato, perché arrivò anche a dichiarare che aveva assistito allo spettacolo della menzogna, che con le buone o con le cattive aveva la meglio sulla verità.
Tanto la commissione era arrivata a conclusioni negative sui fenomeni di tipo spiritico.

– Voglio chiedere al Professor Ferluga: e la ricerca scientifica su questi fenomeni, in Italia, quando è cominciata e a che punto è?

– Diciamo che, per fare della ricerca scientifica, occorre avere dei fenomeni.
Se, non ci sono quelli. Manca il punto di partenza per una ricerca scientifica.
E in effetti la Scienza, anche dopo il tentativo di Mendeleev come si diceva giustamente prima, la Scienza, nei confronti dello Spiritismo, è sempre rimasta completamente al di fuori, completamente scettica sull'autenticità della cosa.
Ora noi abbiamo questo comitato, il CICAP, che fa un lavoro di informazione del pubblico, e anche di investigazione scientifica con criteri razionali di tipo scientifico, di alcuni casi che vengono di volta in volta presentati dai mass-media dai giornali, dalla televisione, a proposito del paranormale.
In tutti questi casi, però debbo dire, che noi da quando esistiamo – e sono dieci anni che esistiamo – non abbiamo mai trovato nulla di autentico.

– Ecco, grazie professor Ferluga.
Prima di andare avanti con i nostri ospiti, iniziamo questo nostro viaggio con una serie di brani registrati.
Ascoltiamo questa intervista, che Miriam Castelli ha fatto a Padre Gabriele Amorth, Teologo ed esorcista ben noto.

– Esiste un filo diretto tra l'aldilà e l'aldiquà. Insomma è vero che qualcuno riesce a parlare con le anime dei defunti ??
– Non è vero per iniziativa nostra. È vero per iniziativa di Dio.
Ossia è vero che Dio possa permettere che un defunto si presenti per sua iniziativa.
Questo è possibile.
Ne abbiamo anche varie prove e vari casi nella vita dei Santi.
Ma che sia l'uomo, con suoi marchingegni, con suoi sistemi a potere evocare le anime dei defunti. Questo no.

– Ma perché tante persone evocano le anime dei defunti ??
– Ci sono tanti motivi. Direi che l'evocazione dei defunti, è un po' insita nella mente umana per il desiderio di parlare con le persone care. O per il desiderio di avere aiuti, protezioni, consigli. Quindi presso tutti i Popoli anche i più antichi esiste l'evocazione dei defunti.
Lei immagini anche oggi, un padre muore il figlio, la figlia, come desidera un padre o una madre, parlare con questi. Una persona cara, un marito perde la moglie, di cui era innamoratissimo, il desiderio di mettersi in contatto con lei.
Motivi di interesse, di chiedere consigli, se fa bene di fare una cosa o farne un'altra.
Ci sono tanti motivi, motivi di studio, di curiosità, tanti motivi che possono portare a questo.

– Motivi di studio di curiosità scientifica, dice Padre Amorth. Lei, Monsignor Balducci, come studia questi fenomeni, come li ha incontrati ?
– Io li ho incontrati, perché fin dall'inizio dello spiritismo, c'è una spiegazione che venne data dagli scienziati del tempo. Non dai sacerdoti, dai teologi.
E cioè la spiegazione animistica, le anime dei disincarnati.
Poi piano piano, a questa interpretazione, i teologi ne escogitarono un'altra.
Sempre rimanendo nel mondo dell'aldilà. È l'ipotesi demoniaca. E in quanto tale, certo in particolare quella che interessava me.
Ma non è questa la spiegazione vera come tipo di fenomeno. Ma dal momento che gli scienziati con la prima spiegazione erano andati nel mondo dell'aldilà a cercare questa spiegazione. Non potevano pensare i teologi che fossero fenomeni naturali.
E allora No, le anima dei disincarnati. Perché guai, non sarebbe consono, Dio non permetterebbe. Sono, vivono all'unisono in gran parte, per lo meno quelli che sono nella via purgativa, con la volontà Divina. Quindi non si possono prestare a queste cose.
Poi, ma da questo insieme di spiritismo del tempo, nacque addirittura una religione spiritica. Oggi e ieri, lo spiritismo, significava tre cose: una, un metodi di investigazione.
La seduta spiritica.
Un altro modo, una maniera di provocare questi contatti. Ed è la seduta spiritica.
Terzo significato, nacque una religione basata su questi interventi che fu ufficialmente scritta, raccolta da Allan Kardec, anziché il suo proprio nome Denise Riveil.

– Prima di dare la parola ai nostri ospiti laici, sentiamo ancora la parola di padre Amorth intervistato da Miriam Castelli:
– Che cos'è lo spiritismo.
– Lo spiritismo, è una invenzione di satana per spingere l'uomo a volere andare al di là delle sue conoscenze.
Il Libro della Sapienza ci ammonisce: "Uomo non volere sapere cose più grandi te".

– Ma allora in queste sedute spiritiche intorno a un tavolino, in una stanza buia, con i convitati che fanno la catena congiungendo pollici e mignoli, c'entra anche il demonio.
– Può c'entrarci. Molte volte c'entra la suggestione, c'entra l'imbroglio.
Da notare che oggi le sedute spiritiche sono diventate più numerose che nel passato.
Perché mentre nel passato si doveva chiamare un medium o una medium che andava in trance, e allora si chiedeva di evocare un'anima di un defunto. Poi magari si sentiva una voce, si sentiva qualcosa, ma nessuno poteva garantire che fosse proprio quel defunto che veniva evocato.
Adesso ci sono tanti altri sistemi. Lei pensi che il 36% dei ragazzi delle scuole superiori, hanno fatto almeno qualche volta il cosiddetto "gioco del bicchierino": il cartellone con un bicchierino o una moneta che si sposta, forma delle lettere e tanti ne hanno subìto degli shock da dover ricorrere poi alle cure di uno psichiatra.
Però c'è anche il rischio che ci sia la coda del diavolo. Io ho persone che per avere fatto molte volte sedute spiritiche, sono state colpite da mali, malefici o addirittura dalla possessione diabolica.
Poi ci sono anche altri sistemi. Glieli dico perché sono purtroppo molto usati.
Per esempio, uno se lo fa anche da solo, la seduta spiritica. O in genere i 2 mezzi più usati: col registratore o con la scrittura automatica.
C'è addirittura un movimento chiamato movimento della speranza, purtroppo ne fanno parte anche sacerdoti, i quali insegnano ai genitori che hanno dei figli morti, come parlare al figlio defunto.

Parte Seconda

– E di queste cose ve ne faremo sentire delle registrazioni e parleremo dei congressi della speranza. Adesso voglio chiedere al Professor Ferluga: Lei come scienziato, come affronta l'aldilà ?
– Non lo affronto per nulla, perché la scienza si occupa dell'al di qua. Si occupa dello studio della natura.
Tanto se esistessero dei fenomeni concreti che ci dessero delle evidenze sperimentali dell'esistenza di un altro universo di altre cose, potremo studiarle scientificamente.
Ma quì siamo a livello proprio di teologia. Lasciamo la sopravvivenza dell'anima ai teologi.

– Dunque Professor Ferluga, tutto quello che avviene nello studio di questo fenomeno come lo spiega. Come suggestione, come fenomeni positivistici di telepatia. Come lo spiega ?
– È molto interessante cercare di capire appunto cosa succede invece di quello che le persone credono che avvenga.
Perché in realtà, in questi tentativi di contatti con i propri morti, diciamo, ci sono delle persone che sperano di comunicare con l'aldilà. Che si illudono, che credono, che sono profondamente convinte di avere dei contatti, però poi si va a studiare quello che accade si scopre che il contatto in concreto non c'è.
Che non c'è un trasferimento di informazione nuova, che viene dal di fuori, ma l'informazione a disposizione sono sempre quelle che sono nell'ambiente o nella coscienza.
O eventualmente che potevano anche essere nell'inconscio di qualcuno dei partecipanti o dei presenti.

– Professor Ferrari, lei ha una posizione diversa ?
– Ma, io vorrei aggiungere qualcosa a quello che ha detto Monsignor Balducci, quando parlava di scienziati che avevano indagato questo mondo spirituale, chiamiamolo così, per primi.
Io penso che lui si riferisse a scienziati umanisti, alla scienza umanistica.
Perché per quanto riguarda scienze fisiche naturali, la scienza sperimentale, come ha detto il Professor Ferluga, credo assolutamente che non sia il suo compito di indagare in ambito Spirituale.

– Monsignor Balducci è qui. Monsignore, si riferiva a scienziati umanistici ??
– Ma, i dotti del tempo, io adesso in concreto, che siano filosofi, scienziati. Fattostà che non c'è stata una spiegazione naturale. Ma io purtroppo ho parlato di 2 spiegazioni.
Ma invece quella che è la vera spiegazione, purtroppo all'inizio non ho sentito cosa è stato detto e me ne dispiace assai – ho sentito le ultime parole di Ferluga, dove ha accennato a questa spiegazione del soprannaturale.
Certo non c'è nessun ragionamento che ci possa portare all'aldilà. È oggetto di fede.
Ma adesso lasciamo stare la prima interpretazione delle anime dei disincarnati.
Questa fu la interpretazione che fece Manbaster di tutte queste cose.
Poi i teologi risposero con quella demoniaca. Neppure questa era la spiegazione del fenomeno in sé. Dovevano arrivare agli inizi del secolo attuale per potere avere un qualche cosa di serio e con la Metapsichica – si chiamava – Charles Risse, prima ancora degli anni 20, verso la fine degli anni 10.

– Dica Professor Ferrari
– Io direi che in realtà, dimostrare l'esistenza dell'aldilà, dal punto di vista delle scienze sperimentali, è impossibile.

– Certo, è basato sulla fede, quindi siamo in un campo completamente diverso.
– Allora addentriamoci in questo itinerario di mistero. Sia fede, sia scienza, sia positivismo, sia spiritualismo, l'avevamo detto prima, ci sono delle associazioni di genitori – cosiddetti congressi della speranza – genitori e figli che vorrebbero mettersi in contatto con i figli, con gli amici morti, con i genitori, ma questa cosa come la fanno?
Com'è possibile ? Ve lo spiego così didascalicamente, fanno funzionare un registratore con un nastro vergine. Lo fanno registrare come se dovesse funzionare in un ambiente silenzioso e c'è chi racconta – e adesso lo ascolteremo – che una volta riascoltata la cassetta ha sentito voci, bisbigli, rumori.
È possibile, come è possibile ?
A queste domande aveva già cercato di dare delle risposte il programma "Misteri" di Lorenza Foschini.

– Le rievocazioni, vanno direttamente contro al primo comandamento, che è il comandamento fondamentale. Anche Gesù lo ha ricordato, che il primo comandamento è l'amore a Dio, quindi all'unico Dio. Non ci sono altri dei.
Non si crede più oggi all'unico Dio, e allora si va dietro a queste favole.
Non si crede più all'unico Maestro.
Non si va a cercare la verità da Gesù Cristo che ha detto: "Io sono l'unico Maestro, la Via, Verità e Vita". Si va a cercare di qua e di là.

E allora tanti credono di potere essere cristiani pur professando delle fedi, delle convinzioni.
Tipico. Oltre un quarto degli italiano, crede nella reincarnazione.

La reincarnazione è assolutamente incompatibile con gli insegnamenti biblici.

– Il primo testimone, è un sottufficiale dell'aeronautica che vive a Roma.
– Non so come è successo, ma un giorno ho messo una cassetta nel registratore.
Chiusi la stanza e andai via. Me ne dimenticai. Ritornai nella cameretta di mia figlia.
Guardai tutte le cose, sembrava di starle vicino insomma.
Mi volevo aggrappare a qualcosa.
Mandai indietro la cassetta istintivamente. E feci play.
Sentivo dei rumori di sottofondo.
A un certo punto, sento una voce che chiama mia figlia. E dopo che questa signora ha chiamato mia figlia. Si sente la voce di Maddalena.
E ride. Ritorno indietro e la riascolto. La riascolto 100 volte.
(Si sente la registrazione)
– Certo che è difficile per voi. Comunque dice: ciao Alberto, mamma e papà.
– La prima frase di Maddalena mi ha salvato.
Secondo me – io ho pensato molto a questo – è che Dio ha avuto pietà di noi.
Di noi, di mia moglie, di Andrea.
E ce l'ha fatta sentire. Mia figlia non è morta.

Lei mi richiama: La voce grossa non sta bene".
La faccio risentire.
Questa è la cassetta dove Maddalena parla al fratello.
La prima volta non si sente bene.
La voce inconfondibile di mia figlia. Se non la riconosce il padre, chi la riconosce…
E poi altri nastri, di altri ragazzi, ragazze, mio padre e mia madre.
Questa è la mia mamma che mi fa coraggio che dice : "campare bisogno eh":

E ascoltiamo ora un'altra testimonianza tratta da Lorenza Foschini di un anno e mezzo fa.
– Voglio dire subito che la mia storia è un poco diversa. Perché io ciò due figli ed un marito nel cosiddetto aldilà.
Io registro le loro voci e sono più di 10 anni. Ognuno si presenta con la propria voce.
Ma la cosa più eclatante è che loro parlano di noi adesso. Di questa vita qua.
Non sono rimembranze della loro vita, di quando erano sulla terra.

Allora, io sto salutando mio figlio, e dico: "Massimo mi senti ?"
E lui risponde : "ecco, torno, sono contento (dove vive lui) .

Poi c'è il padre che dice: "Si riferisce alla nascita del nipotino che è avvenuta recentemente".
– Esistono, sono convintissima, e non ho bisogno più di niente.
(Altre voci)

– Ricerche, esperimenti, fatte nell'ambito di associazioni cattoliche, comunque fatti da credenti.
Qual è la posizione della chiesa? Prima di sentire Monsignor Balducci, sentiamo ancora Padre Amorth al microfono di Miriam Castelli.

– Qual è dunque la posizione della Chiesa?
– La posizione della chiesa è che un peccato di superstizione decisamente contrario a leggi Divine addirittura scritte nella Bibbia. Quindi un peccato grave. Quindi aggiungo io da esorcista, una porta aperta per l'intromissione del maligno.

– Se qualcuno avesse praticato lo spiritismo e volesse uscirne. Come può farlo ?
– Smettendo subito. Con tanta Preghiera e quando occorresse anche con benedizioni e Sante Messe. Uno deve riparare un peccato commesso. Aggiungo anche – penso che anche questo sia interessante sapersi – che molte volte c'è l'azione malefica.
E non rare volte l'azione malefica del demonio, può rivelarsi anche a distanza di molti anni.
Ci sono dei casi di persone maleficiate o addirittura possedute dal demonio – poi durante l'esorcismo, io interrogo il demonio – e ho saputo che la causa erano state sedute spiritiche fatte per esempio 20 anni prima.
E le conseguenze possono anche rivelarsi a grande distanza di tempo.

– Monsignor Balducci. Questa è una condanna dello spiritismo. Ma si può condannare anche questi esperimenti del nastro ??
– Un momento. Ci sono troppe cose da dire. Dunque, un punto fermo è che oggi – e non solo da oggi – io questo lo scrivevo in un libro del 1959. Un punto fermo è che questi fenomeni hanno in sé una spiegazione naturale. E questa spiegazione naturale quale sia, non ce né ancora una soddisfacente.
Io dirò per quanto concerne il Movimento della speranza, questi contatti coi defunti.
Ce ne sono almeno 13. E lo stesso nome con cui a volte, spesso si indicano questi congressi, sono "convegno di Psicofonia" – perché Psicofonia, è già una delle 13 spiegazioni che però è assurta al punto di indicare questo tipo di manifestazioni.
La spiegazione naturale, per cui se uno volesse in un caso particolare dire: "Sì, quì c'è veramente la voce di mio figlio" è veramente un caso non naturale o preternaturale o soprannaturale. Lo deve poter dimostrare nel caso singolo. E questo vale per tutto il preternaturale. Vale per riconoscere la presenza del demonio.
Vale per riconoscere le cosiddette lacrimazioni, che oggi ce ne sono tante. Tutto quello che è preternaturale oggi, ha una spiegazione naturale come tipo di fenomeno.
Ciò non toglie dal momento che esiste Dio, che esiste la Madonna, che esistono i defunti. Ciò non toglie che anche i defunti possono. Ma possono nell'orientamento dell'economia Divina – col permesso Divino – hanno bisogno del permesso Divino.
Io parlo dei defunti, non dei cosiddetti dannati.
Il Paradiso e il purgatorio.
Questi vivono in armonia con Dio. Per cui, queste mamme, oltre ad altri inconvenienti, che avrò modo mi auguro di poter dire – altri inconvenienti, tra l'altro vengono pure ingannate, perché sono vittime di una spiegazione.
Nella loro convinzione sono vittime di una spiegazione scientifica.

– Sentiamo il Professor Ferluga. Avete avuto modo di indagare su questi fenomeni di cui abbiamo parlato anche prima, di queste registrazioni ??
– Certamente. Abbiamo indagato e debbo dire che mi sento un po' a disagio, tra defunti, dannati, tra preternaturale, soprannaturale.

Non tiriamo in ballo queste cose. Perché per spiegare quando si sentono quei rumori, quei fruscii sulle audio cassette, lasciati nei registratori, è sufficiente considerare le interferenze radio.
Noi abbiamo fatto delle misure abbiamo fatto dei lavori. Abbiamo anche un valente collaboratore che si chiama Morocutti (che è un tecnico elettronico esperto in queste cose).
Ci ha fatto proprio ascoltare come questi rumori che in certi casi possono sembrare delle parole, in realtà possono addirittura essere dei messaggi delle navi nei porti, a centinaia di chilometri di distanza – in un codice particolare che cripta i messaggi.
Sono messaggi criptati, per cui decriptati, viene fuori che la nave chiede di poter entrare – con un certo rimorchiatore – sono interferenze radio di cui il nostro etere, l'ambiente elettromagnetico in cui viviamo è pieno.
Quindi questo spiega da sé, senza bisogno di ricorrere a nulla, quella casistica che si chiama Psicofonia. Quel discorso delle audio cassette.

– Professore, semplificando questa spiegazione che sta dando lei, per gli ascoltatori; in pratica il registratore non farebbe altro che captare delle onde radio. Onde Hertziane, come le vogliamo chiamare che stanno vagando nell'etere. O che in diretta sono bloccate in qualche cuscinetto dell'atmosfera. È così no?
– Molto banalmente, il registratore ha tutta una circuiteria elettronica dentro, la quale fa da antenna che si comporta in maniera molto inefficiente, ma in qualche modo fa da radio. Capta le trasmissioni.

– Sentiamo il Professor Ferrari, come spiega questo fenomeno del registratore.
– Ma guardi, io vorrei fare due tipi di riflessioni. Concordo con quanto ha detto il Professor Ferluga.
Sicuramente perché non si capiva proprio nulla dai messaggi andati in onda.

– E sono tra i più chiari. Debbo dire….
– La prima riflessione di quel mondo che si cerca di scrutare – perché chi ha contatti con l'aldilà, cerca di scrutare un mondo che non conosce. Che ritiene di aver questi contatti.
Io credo che rimarrà sempre un mistero per la sapienza umana. Perché se non fosse così, considerando anche che l'autentica conoscenza di determinate realtà significa possibilità di influire, se non di dominare sulle stesse. Allora dovremmo chiederci perché quell'uomo che ritiene attraverso sedute spiritiche o tecniche di vario genere, di avere la possibilità di interagire a piacimento con questo mondo – non è neppure in grado di determinare con certezza ciò che può accadergli nella vita terrena di tutti i giorni.
Cioè, lui domina una realtà sconosciuta e non è in grado di dominare quella in cui vive.
Prima considerazione.
La seconda è legata strettamente all'appartenenza religiosa di molte persone che praticano questo tipo di sedute spiritiche o di contatti con l'aldilà di vario genere.

– Al di fuori di queste spiegazioni naturali o filosofiche, noi vi proponiamo adesso una testimonianza in qualche modo curiosa. C'è un altro episodio raccontato soltanto, ma degno di fiducia per il personaggio che ne è al centro.
Il padre Agostino Gemelli, mitico fondatore dell'Università Cattolica.
A raccontarlo è un sacerdote. Padre Ulderico Pasquale Magni.

– Ma io direi che l'esempio più eclatante è stato quello raccontatomi dal padre Ernetti, Benedettino, docente di musica polifonica al conservatorio di Venezia.
Il 17 Settembre 1952 era al laboratorio di Padre Gemelli a Milano per potere fare delle esperienze di ricerche di musica.
Nel momento in cui s'è rotto il filo (a quei tempi c'era il filo) Padre Gemelli che era un tipo sanguigno… ha perso la pazienza e come al solito si rivolgeva a papà.
Papà dammi una mano. Rimette su il filo e sente papà che gli dice: "Ma si che t'aiuto".
Lui è rimasto costernato, ha detto, ma questo è mio papà !
Ha riprovato e gli ha detto: "ti aiuto testone". Lo ha chiamato testone, come lo chiamava da vivo.
Hanno preso l'apparecchio e l'hanno portato da Pio XII e padre Gemelli sudava freddo, m'ha detto Ernetti – perché diceva adesso il Papa mi accusa di spiritismo.
Il Papa gli disse: No Padre, questo non è spiritismo, quì è un fatto di scienza che bisogna approfondire.

 

Parte terza

Paranormale è al centro dell'attenzione religiosa. Tant'è che a Roma, all'accademia Alfonsiana, collegata all'Università Lateranense c'è una cattedra di Paranormologia, retta dal padre Redentorista André Reish.

Ascoltiamolo al microfono di Stefano Maria Paci.
– Come mai un insegnamento sul paranormale in una Università Cattolica ?
– Io sono incaricato qui – la prima volta nella storia della chiesa – una Cattedra diciamo a parte, per questi fenomeni. Soprattutto nell'ambito religioso, si parla di molti fenomeni paranormali straordinari. E allora si deve vedere se questi sono soltanto delle immaginazioni o qualche finta. O se c'è qualche cosa dietro tutto questo. Vuol dire un fenomeno reale.

– Voi studiate tutti i fenomeni legati al paranormale. Anche fenomeni legati alle apparizioni di Spiriti o cose simili.

– Sì, quello che io faccio qui, io ho introdotto il nome di Paranormologia. Vuol dire la scienza dei fenomeni paranormali. Certamente come lei ha detto anche la questione di spiriti e spettri. Della sopravvivenza.
– Lei si è mai imbattuto in fenomeni spiritici, che hanno un fondamento reale ??
– No, in una cosa naturale o una cosa di immaginazione.
– È lo zero virgola uno per cento che rimane.
– Ci sono delle persone che hanno una certa forza. Ho visto un fenomeno per esempio di psicocinesi. Vuole dire che c'era una persona, e in quel momento un pezzo di vetro si è mosso per cinquanta centimetri. Questo l'ho visto.
Un'altra cosa si trattava di una casa infestata, connessione con una persona.
Una ragazza di 16 anni. Io parlavo con questa ragazza. In un momento sento un rumore molto forte. Tutte le scatole di una scrivania erano uscite.
– Lei, dopo i suoi studi , che immagine ha dell'alida ?
– Dell'aldilà, tutte queste informazioni che si hanno nell'ambito dello spiritismo, di tutte queste parti no. Per mezzo delle tavole ceranti, delle voci sul nastro e così via. Tutto questo per me non è convincente. No…

– Per affrontare il Paranormale, ci sono oltre a questo del registratore di cui abbiamo dato una interpretazione spiritualista e positivista? Tanti tanti altri sistemi: la scrittura automatica, i medium, la psicocinesi, etc. Monsignor Balducci e Professori Ferrari e Ferluga. Vorrei delle conclusioni da voi. Siamo in presenza di fenomeni di Fede, di telepatia, di suggestione, di energie fisiche sconosciute, di truffe o di mistificazioni.
E in che percentuale diamo una soluzione. Cominci lei Monsignor Balducci.

– Guardi Padre Reiss, ha parlato dell' 1%. Io sarei ancora più scettico.
Vorrei aprire una porta. Sono ancora meno, quando si parla di fenomeni, non si può parlare di fenomeni – lo ho già detto prima questo – ma il caso singolo, se interessa, che va messo in considerazione e sottoposto a una spiegazione. Ma il caso singolo, se rientra solo nella parapsicologia non è ancora di sicura spiegazione. Perché la parapsicologia ha fatto qualche progresso. Ma solo nel dire – ed è già molto – che certi fenomeni li studia lei.
Sono naturali. Vorrei spendere anche una parola a favore, forse Ferluga non mi sente – perché lui ha ridotto solo al fatto delle onde elettromagnetiche ecc. No lasciamo anche che la parapsicologia faccia i suoi studi.

– Come li fa la parapsicologia – professor Ferluga – la parapsicologia i suoi studi ??
In che direzione ?
– Allora, nella parapsicologia ci sono tante sfaccettature. Se si fa parapsicologia in maniera un po' fantasiosa, poco rigorosa, e pronti a credere a tutto, con la volontà di trovare qualcosa a tutti i costi, anche se magari non si è confortati dall'evidenza.
Beh, allora non è parapsicologia, non è scienza.
Se si fa parapsicologia con rigore scientifico – e sono pochi, ma c'è qualcuno che lo fa – non si trova fino adesso nulla.
Perché gli unici parapsicologi che hanno lavorato in maniera veramente scientifica non hanno ancora trovato un solo fenomeno paranormale che sia stato dimostrato e comprovato. Quindi in sostanza non c'è niente da fare. Non ci sono i fenomeni. Ed è lì che bisogna partire per fare scienza.

– Professor Ferrari, una sua sintesi.
– Due cose guardi, una con le parole di Mendeleev: Sono gli spiritisti che debbono convincerci che la loro ipotesi è fondata sui fatti e non contrasta alcuna legge naturale.
Seconda, con le parole della Sacra Scrittura: Deuteronomio Cap. 18.
"Non si trovi in mezzo a te, né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti. Perché chiunque fa queste cose è in abominio al signore".

– Grazie. Una parola conclusiva a Monsignor Balducci.
– Per questo ci sono anche dei decreti del Sant'uffizio: 1998 – 1917.
Ma io volevo concludere, visto che di tempo non ce ne è più a disposizione. Ma perché io vorrei rivolgere queste parole, questi consigli a quelli che sono impelagati in questa ricerca. Che non viene dal cielo. Non la vuole il Signore.
Il Signore vuole una cosa da noi: la Fede, la Fede.
Ricordate cosa disse San Tommaso "Se non metterò il dito non crederò".
Seconda cosa. Ma perché non utilizzare la sofferenza a scopo di suffragio per questi figli che sono morti. Signore offro a te questo dolore.
A suffragio dei miei figli.
Non turbiamo la serenità dei nostri defunti. E chiudo con una frase di S. Agostino.
Meditiamola. S. Agostino dice: "I nostri cari fissano i loro occhi pieni di gioia nei nostri pieni di lacrime". Non turbiamo questa serenità. Questa gioia loro, se vogliamo bene ai nostri cari defunti.

– Grazie Monsignor Balducci. Le abbiamo dato modo di concludere alla maniera del Sacerdote. Come giusto per una trasmissione di informazione religiosa.
– Ringraziamo gli ospiti e voltiamo decisamente pagina e ascoltiamo le cronache del Giubileo.

 

 

Edda CattaniSpiritologia
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