Tutto è vibrazione
A Mentore sarebbe piaciuto e glielo dedico! Me lo inviò Felice Masi come ricevuto da un Cerchio Medianico:
“…ciascuna forma di vita anche la più minuscola… per raggiungere l’illuminazione … un sentimento d’amore per la propria divinità originaria, questo sentimento d’amore, ravvivato, diviene veicolo della penetrazione per le forze superiori. L’umano deve incarnare il super-umano. Aprite il cuore alla calda energia d’amore. Nessuna paura e calcolo. Siate sempre positivi, disponibili e attivi per la comprensione. Pulite la mente e il cuore da qualsiasi sentimento di rabbia e di rancore perché siete scintille divine nate tutte da un’unica fonte d’amore. Spandete luce come il sole attraverso il vostro cuore. Una speciale trasmissione al di fuori delle scritture, nessuna dipendenza da lettere e parole: Puntate direttamente al centro dell’anima dell’essere umano riscoprendo la propria natura. Ciascuna forma di vita, anche la più minuta è l’universo in miniatura e per conseguire l’illuminazione ogni essere vivente risponde alla legge: “divieni ciò che sei”. Non ci sono trucchi, non ci sono formule, l’unica verità è diventare puri come bambini perché il cuore possa emanare vibrazioni pure in perfetta risonanza con la fonte originaria, la musica dell’universo, con la sua virtù originaria. Esseri di luce, angeli, Dio non ha creato il male. E’ l’essere umano con le sue credenze e con i suoi pensieri… Ricordate: Dio vi manda solo angeli! Ripeto: l’amore è l’origine di tutto, l’amore è respiro e crescita, dove c’è amore c’è vita ed espansione. Ogni respiro di Dio è un puro atto d’amore che penetra nei vostri corpi sostenendo la vita stessa. Il vostro battito, sono delle pulsazioni d’amore. Imparate a cambiarle attraverso il respiro. Attraverso l’inspirazione e l’espirazione c’è la fusione tra onda eterica divina e onda eterica sanguigna. Amore, devozione, saggezza, sapienza, ordine, sapere, intelligenza attiva, sono sette energie che giungono da diverse distanze dell’universo, arrivano sulle costellazioni dell’Orsa Maggiore e delle Pleiadi e amplificate da Sirio vengono proiettate sul vostro sistema solare. Queste energie realizzano e potenziano ogni pensiero. Iniziate a ringraziare tutto ciò che vi circonda: la luna che illumina le vostre notti e che porta consigli, il sole che illumina e vi riscalda, la vostra casa, il pianeta terra che è un paradiso e state facendo di tutto per trasformarlo in un inferno. Ringraziate voi stessi, quel cuoricino che batte per voi sin dalla vostra nascita, batte senza fermarsi mai, batte perché vi ama. Vi chiedo solo questo: amate voi stessi e tutto ciò che vi circonda perché amando voi stessi cambierete la vibrazione del cuore. Sono vibrazioni potentissime che investono e cambiano qualsiasi cosa si mette davanti. Grazie a tutti.”
Ed è lo stesso riscontro che riscontrai nel brano con cui terminai la mia prima relazione ad Arezzo, nel 1993. E’ il brano più bello per rappresentare l’Eterno, l’Infinito!
Trovo conferma, di questo stato di grazia, nelle espressioni poetiche e più enfatiche, ma certamente non più significative, delle pagine medianiche di Symbole:
“Come descriverti lo splendore della Via, la Luce crescente ove gli astri perdono il loro fulgore, questo incendio fatto di tutti i soli, ma soprattutto di tutti gli splendori e di tutte le fiamme? Che termini adoperare per tradurti gli accordi dell’Infinito; perché tutto brilla, tutto vibra, tutto risplende e risuona, tutto si irradia e canta? Le parole umane servono per le cose umane e la parola muore dove comincia l’Infinito…Ogni dolore, ogni sforzo, sono un passo fuori dall’ombra a vantaggio della Luce…Io vedo dappertutto sforzo ed equilibrio, tutto segue immutabilmente l’ordine eterno. L’Illimitato non è un condizionale. L’Assoluto non sa che farsene del relativo… No, qui non ci sono né dimensioni, né calcoli. L’algebra crolla sulla soglia dell’Incalcolabile. L’Infinito si aggiunge all’Immenso, l’Immenso all’Insondabile, l’Insondabile all’Assoluto, ed il totale di questa enorme addizione forma il piedistallo di Dio.”
(Brano tratto da M.C. e J.L.Victor “L’Appel des Etoiles”, Ed. du Phare, Cahors, Francia, 1967).