L' A.C.S.S.S. ha le sue splendide pubblicazioni
Questo lavoro è di Miriam Maglione che ha tenuto una relazione al convegno dell'A.C.S.S.S.
Vivere quotidianamente con i bambini è guardare il mondo con occhi diversi. Loro, i bambini, hanno il grande dono di dare significati differenti alla nostra vita. Rallenta e ascolta. Ascolta l’in-canto, il canto interiore. Il canto le cui vibrazioni proiettano nell’armonia universale.
categoria Narrativa
Prezzo Via E. Fermi, 80/1 – Fraz. Feletto Umberto
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Miriam Maglione è un'insegnante che ama soprattutto i bambini e con loro realizza meravigliose attività di scoperta che divengono documenti importanti per i contenuti proposti. I bambini sono una meravigliosa risorsa per chi sa cogliere in loro quello che Miriam definisce "incanto".
Angeli e bambini (1) VIDEOCLIP
Gli angeli visti dai bambini!!!…e la trasformazione che hanno avuto nel loro immaginifico
L’angelo è l’anima del mondo, a detta di molti poeti; per altri è l’anima popolare; per altri ancora è l’insieme di ogni credenza e ogni fede; è l’immagine speculare del divino, secondo gli studiosi delle tradizioni orali e delle favole….Le favole sono un modo per sognare, per andare oltre.. per entrare dentro il sé profondo….le favole sono anche per gli adulti… Ovunque ci si giri si possono vedere, scoprire, ammirare, acquistare gli angeli…Anche di questi meravigliosi esseri l’uomo ha organizzato un bussines
Dal punto di vista della visione moderna del mondo non sembra facile prendere sul serio l’idea degli angeli custodi o altro.. Ma è un’idea che persiste così a lungo, che continua a riaffacciarsi continuamente, che deve pur dire qualcosa di importante per i bambini e per noi!!1
COME FARLO?
Di qui l’idea di guardarci intorno in modo diverso, con occhi diversi, cercando di far parlare il cuore, guardare, sentire con gli occhi del cuore… ed il cuore sussurra….
Ed ecco i bambini alla ricerca dell’angelo
Con loro è una ricerca con la musica, che viaggia da 29 anni e che si è snodata in un crescendo di immagini, di colori, di parole, di danze e movimenti, di frasi, di racconti, di favole,poesie…
La musica è diventata un veicolo per comunicare e interloquire silenziosamente con il loro “ sentire” con il loro io più profondo.
Intesa come ARTE , la musica è diventata un mezzo per far affiorare reminescenze arcaiche, ancestrali, che sembrano state incise dentro di loro e dentro di noi , ancor prima della nascita……
Quando propongo loro attività di disegno, o viaggi, o racconti, o poesie, ascoltare la musica ad occhi aperti e a occhi chiusi, mi guardano dapprima un po’ perplessi, ma poi provano come un senso di attrazione verso la persona , forse di un’altra generazione, un extraterrestre forse, ma che probabilmente emana un certo fascino..forse per il “ qualcosa di nuovo”….Ed è meravigliosa la loro capacità di andare “ oltre”: oltre il muro di infrastrutture che l’adulto ( come il gigante egoista di Oscar Wilde) nel corso della vita si è costruito con “i sassi che non diventano gomma”
Ciò che vi propongo è la sintesi di una ricerca didattica sull’angelo custode e sugli angeli.
Nell’ età della scuola dell’Infanzia ( 3- 5 anni) si sviluppa la consapevolezza di sé attraverso il gioco, cose e oggetti esterni, favole, filastrocche, che consentono di inserirsi e camminare nel mondo.
Si sono proposti quindi racconti e preghiere – filastrocche, ormai in disuso, per poter immaginare o meglio re- immaginare, sentire, l’angelo attraverso il suono delle parole dell’insegnante. ( Diap 2)
E’ un panorama vasto e differenziato in cui i bambini hanno espresso il sé interiore con un input( la voce) per sentire.
I popoli primitivi mitizzavano ciò che osservavano nei processi della natura. Cioè con una descrizione immaginativa della realtà il noto è messo in rapporto con l’ignoto, in non conosciuto, per mezzo di un sistema di corrispondenza E ‘ così che sono nate le leggende di attività angeliche associate alla luna, al sole, alle stelle, e al tempo atmosferico.
Le storie saranno state fantasiose, ma per far sì che le persone potessero vivere con i processi inesorabili della vita era necessario personalizzare il fenomeno e questo antico metodo di umanizzare gli elementi( L’Angelo del sole, della luna, dei venti o quat’altro…)li aiutò a divenire consapevoli che c’era qualcosa lassù come la benefica sollecitudine di Dio per la natura e per gli uomini Le storie di incontri con gli angeli sono sempre colorate dalla personalità dell’osservatore, ed è così che dev’ essere. La dimensione personale ha molto a che fare con le forme angeliche…In effetti la creazione personale dei miti e lo sviluppo di una varietà di forme angeliche personali rendono possibile il collegamento con una gamma di energie spirituali necessarie per la vita.